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Wall Street attesa in lieve progresso. Occhio alle trimestrali

La chiusura a due velocità di ieri dovrebbe lasciare il posto ad un ritorno degli acquisti sui principali indici azionari americani. Tra gli investitori prevale comunque una certa cautela come evidenziato dall'andamento dei futures che vedono il contratto sull'S&P500 in rialzo dello 0,12%, preceduto da quello sul Nasdaq100 che sale dello 0,17%.

Sul fronte macro è stato diffuso il dato relativo all'indice delle richieste di mutui ipotecari che nell'ultima settimana ha evidenziato una variazione positiva dell'1,3%, in frenata rispetto al rialzo del 10% dell'ottava precedente.
Ancor più rilevante sarà l'aggiornamento sulle vendite di case esistenti che a marzo dovrebbero salire da 5,08 a 5,26 milioni di unità.

Un'ora dopo l'avvio degli scambi si guarderà ai prezzi del petrolio visto che sarà diffuso il report sulle scorte strategiche da parte del Dipartimento dell'energia.

Intanto sul fronte valutario il dollaro arretra nei confronti dello yen passando di mano a 109,16, ma il biglietto verde indietreggia anche rispetto all'euro che che viene fotografato poco sopra quota 1,138.
Tra le commodities il petrolio si spinge al di sopra dei 41,5 dollari al barile, mentre è poco mosso l'oro che si mantiene a poca distanza dall'area dei 1.251 dollari l'oncia.

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Spostando lo sguardo sul versante societario, da seguire Coca-Cola che ha archiviato il primo trimestre dell'anno con un utile in calo da 1,56 a 1,48 miliardi di dollari. Al netto delle voci straordinarie il risultato per azione è stato pari a 0,45 dollari, appena sopra i 44 cents previsti dagli analisti, mentre i ricavi sono scesi del 4% a 10,28 miliardi, poco sotto i 10,29 miliardi messi in conto dal mercato.

Ieri dopo la chiusura di Wall Street Intel ha diffuso i conti dei primi tre mesi del 2016 che hanno evidenziato un utile netto in crescita del 3% a 2,05 miliardi di dollari con un risultato per azione pari a 0,42 dollari, più in basso dei 47 cents su cui aveva scommesso la comunità finanziaria.

I ricavi sono cresciuti del 7% a 13,7 miliardi di dollari, al di sotto dei 13,73 stimati dagli analisti, mentre per il trimestre in corso Intel (Euronext: INCO.NX - notizie) prevede di realizzare un fatturato di circa 13,5 miliardi di euro, a fronte di un margine lordo del 61%.
Da segnalare che la società ha annunciato la decisione di tagliare 12mila posti di lavoro, pari all'11% della sua forza lavoro.

Sotto i riflettori anche Yahoo (Hannover: YHO.HA - notizie) che nel primo trimestre di quest'anno ha riportato una perdita netta di 99 miliardi di dollari, contro l'utile di 21 milioni dello stesso periodo del 2015. Al netto delle voci straordinarie Yahoo ha registrato un utile per azione di 0,08 dollari, battendo le attese del mercato fissate a 0,07 dollari, mentre i ricavi sono scesi dell'11% a 1,09 miliardi di dollari, ma su base adjusted si sono attestati a 859 milioni, contro gli 846,1 milioni del consensus.

Dopo la chiusura di Wall Street si guarderà ai conti di American Express (Swiss: AXP.SW - notizie) e di Qualcomm (Hannover: QCI.HA - notizie) che per non deludere le attese dovranno centrare l'obiettivo di un eps pari rispettivamente a 1,35 e a 0,96 dollari.

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