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Wall Street ancora debole. I dati macro non aiutano

Wall Street ancora debole. I dati macro non aiutano

L'ultima seduta della settimana dovrebbe partire nel segno dell'incertezza per la piazza azionaria americana, a giudicare dall'andamento poco convinto dei futures sui principali indici. Il contratto sull'S&P500 cala dello 0,12%, seguito da quello sul Nasdaq100 che scende dello 0,05%.

Dal fronte macro sono arrivate indicazioni a due velocità visto che nel mese di aprile le vendite al dettaglio hanno registrato una variazione positiva dell'1,3%, in deciso recupero rispetto al calo dello 0,3%. L'indicazione odierna ha superato le attese del mercato che si era preparato ad un incremento dello 0,8%.
Al netto della componente auto le vendite al dettaglio sono salite dello 0,8% rispetto alla lettura di marzo rivista da +0,2% a +0,4% e anche in questo caso sono state battute le previsioni che puntavano ad un incremento dello 0,3%.

Sempre ad aprile i prezzi alla produzione hanno riportato un progresso dello 0,2%, rispetto al calo dello 0,1% precedente e sotto le attese degli analisti che puntavano ad un rialzo dello 0,3%.
La versione "core", depurata cioè delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, ha segnato un rialzo dello 0,1%, rispetto al calo dello 0,1% precedente e in linea con le previsioni.

Il mercato attende di conoscere altri due aggiornamenti macro che saranno diffusi dopo l'apertura del mercato. Si tratta delle scorte delle imprese che a marzo dovrebbero salire dello 0,2% rispetto alla contrazione dello 0,1% precedente, mentre il dato preliminare della fiducia Michigan a maggio dovrebbe attestarsi a 90 punti, in rialzo rispetto agli 89 della versione definitiva di aprile.

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Intanto sul fronte valutario il dollaro ha invertito la rotta e dopo le perdite della mattinata ora sale nei confronti dello yen, a quota 109,3 e il biglietto verde guadagna terreno anche rispetto all'euro che si spinge in direzione di area 1,131.
Resta debole il petrolio che dopo il rialzo di ieri indietreggia in direzione dei 46 dollari al barile, mentre spunta un lieve rialzo l'oro che sale sopra i 1.266 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli segnaliamo JC Penney (NYSE: JCP - notizie) che ha diffuso i conti del primo trimestre, archiviato con una perdita di 68 milioni di dollari, in contrazione rispetto al rosso di 150 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato per azione è stato negativo nell'ordine di 0,22 dollari, rispetto al rosso di 38 cents atteso dagli analisti.

A deludere sono stati i ricavi che sono scesi da 2,86 a 2,81 miliardi di dollari, al di sotto dei 2,92 messi in conto dal mercato. Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) vendite a parità di perimetro hanno riportato una contrazione dello 0,4%, mentre la scommessa della comunità finanziaria era per un rialzo del 3,2%.

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