A Wall Street la furia rialzista si placa in attesa della Yellen

Per la seduta odierna si prevede una partenza all'insegna della stabilità per la piazza azionaria americana che, dopo i rialzi delle ultime giornate, sembra faticare a trovare nuovi spunti per spingersi ancora in avanti. I futures sui principali indici oscillano intorno alla parità, con il contratto sull'S&P500 in frazionale calo dello 0,02%, seguito da quello sul Nasdaq100 che scende dello 0,01%.

Il mercato non ha dato vita a particolari reazioni dopo la diffusione dell'unico dato macro di oggi, rappresentato da i prezzi alla produzione che a gennaio hanno evidenziato una variazione positiva dello 0,6%, in rialzo rispetto alla lettura precedente che è stata rivista verso il basso dallo 0,3% allo 0,2%. L'indicazione odierna si è rivelata migliore delle previsioni degli analisti che si erano preparati ad un incremento più contenuto dello 0,2%.
La versione "core", depurata cioè delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, è salita dello 0,4% rispetto allo 0,2% precedente, mentre le attese erano per una conferma della lettura di dicembre.

Per oggi è previsto un discorso di Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond, oltre al quale parlerà Dennis Lockhart, a capo della Fed di Atlanta (BSE: ATLANTA.BO - notizie) , ma a prendere la parola sarà anche Robert Kaplan, numero uno della Fed di Dallas.

Senza dubbio sarà ben più rilevante l'appuntamento in calendario mezz'ora dopo l'avvio degli scambi, rappresentato dall'audizione al Senato del presidente della Fed, Janet Yellen, impegnata nella testimonianza semestrale da cui si cercheranno indicazioni sulle prossime mosse in materia di politica monetaria.

Sul fronte valutario intanto il dollaro arretra nei confronti dello yen scendendo in area 113,3 e il biglietto verde è debole anche rispetto all'euro che sale in direzione di quota 1,062.
Acquisti sul petrolio che dopo il calo di ieri si riporta al di sopra dei 53 dollari al barile, mentre si spinge in avanti l'oro che sale verso area 1.233,5 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli segnaliamo Humana (NYSE: HUM - notizie) ed Aetna (NYSE: AET - notizie) che non faranno ricorso alla decisione del giudice federale di bloccare la fusione tra le due società, annullando così l'accordo del valore di 34 milioni di dollari.
Humana ha annunciato la risoluzione consensuale dell'accordo e ha confermato che Aetna dovrà pagare una penale di 1 miliardo di dollari.

Da segnalare che a mercati chiusi saranno diffusi i conti degli ultimi tre mesi di AIG e di Devon Energy dai quali ci si attende un utile per azione pari rispettivamente a 1,18 e a 0,21 dollari.

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