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A Wall Street gli acquirenti ci riprovano alla vigilia della Fed

Anche la seduta di ieri non ha riservato particolari emozioni per la piazza azionaria americana dove i tre indici principali si sono fermati a poca distanza dalla parità. Quest'oggi si riaffaccia qualche acquisto stando a quanto evidenziato dai futures sui principali indici che viaggiano tutti in positivo e vedono il contratto sull'S&P500 in ascesa dello 0,22%, seguito da quello sul Nasdaq100 che sale dello 0,15%. Da segnalare che oggi inizia la riunione di politica monetaria della Fed che si concluderà domani con l'annuncio sui tassi di interesse.

Il mercato attende di conoscere alcuni aggiornamenti macro che saranno diffusi dopo l'avvio degli scambi. oltre all'indice settimanale Redbook, relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa, sarà diffuso il dato finale dell'indice PMI manifatturiero che ad ottobre dovrebbe attestarsi a 53,2 punti, in linea con la lettura preliminare. L'indice ISM manifatturiero di ottobre è visto in salita da 51,5 a 51,7 punti, mentre le spese per costruzioni a settembre dovrebbero salire dello 0,5%, in deciso recupero rispetto al calo dello 0,7% precedente.

Intanto sul fronte valutario il dollaro avanza nei confronti dello yen passando di mano ad un soffio da quota 105, mentre il biglietto verde perde terreno rispetto all'euro che sale poco oltre area 1,101.
In lieve recupero il petrolio che dopo l'affondo di ieri si riporta poco al di sopra dei 47 dollari al barile, ma è ancora più decisa la corsa al rialzo dell'oro che sale in direzione dei 1.287 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Pfizer (NYSE: PFE - notizie) che ha diffuso i risultati del terzo trimestre, archiviato con un utile netto in flessione del 38% a 1,32 miliardi di dollari. Il risultato per azione al netto delle voci straordinarie è stato pari a 0,61 dollari, appena sotto i 62 cents previsti dal mercato. In crescita il fatturato che è salito dell'8% a 13,045 miliardi di dollari, appena sotto i 13,05 miliardi attesi dagli analisti.

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Da segnalare che Pfizer ha rivisto le stime per l'intero esercizio in corso, per il quale prevede di realizzare ora un utile per azione tra 2,38 e 2,43 dollari, rispetto alla guidance precedente fissata a 2,38-2,48 dollari, al di sotto dei 2,46 attesi dagli analisti. I ricavi dovrebbe attestarsi tra 52 e 53 miliardi di dollari, da confrontare con i 53,1 miliardi del consensus.

Uno sguardo ad Alcoa (NYSE: AA - notizie) visto che è stata completata la separazione del gruppo in due società distinte: da una parte il business dell'industria aerospaziale e automobilistica con il nome di Arconic, dall'altra l'unità che continuerà ad occuparsi di bauxite e alluminio sotto il nome di Alcoa.

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