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Wall Street ha voglia di riprendersi: sotto pressione Oracle

Wall Street ha voglia di riprendersi: sotto pressione Oracle

In chiusura di settimana la piazza azionaria americana sembra intenzionata a ripartire e così dopo il calo di ieri si prevede per oggi una partenza in salita. I futures sui principali indici viaggiano in progresso e vedono il contratto sull'S&P500 in rialzo dello 0,3%, seguito da quello sul Nasdaq100 che sale dello 0,28%.

Il mercato non si è lasciato condizionare più di tanto dal primo dato macro di oggi che si è rivelato inferiore alle attese. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) mese di dicembre l'indice New York Empire State Manufacturing si è attestato a 18 punti, in calo rispetto ai 19,4 punti di novembre. L'indicazione odierna ha deluso le stime degli analisti che si erano preparati ad un calo a 18,6 punti.

Si guarda ora alla produzione industriale di novembre per la quale si prevede una variazione positiva dello 0,4% rispetto allo 0,9% precedente, mentre la capacità di utilizzo degli impianti è vista in salita dal 77% al 77,1%.

Suil fronte valutario intanto prosegue il calo del dollaro nei confronti dello yen, con un cambio fotografato in area 112,2, ma il biglietto verde perde terreno anche rispetto all'euro con il crosso che passa di mano a 1,1796.
In lieve rialzo il petrolio che prova ad allontanarsi dalla soglia dei 57 dollari al barile, ma il progresso è ben più marcato per l'oro che avanza in direzione dei 1.261 dollari l'oncia.

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Tra i vari titoli da seguire Oracle (NYSE: ORCL - notizie) che viaggia sotto pressione nel pre-mercato, all'indomani dei conti societari. Il gruppo ha chiuso il secondo trimestre dell'esercizio 2017-2018 con un utile netto in rialzo del 10% a 2,23 miliardi di dollari, con un risultato per azione che al netto delle voci straordinarie si è attestato a 0,7 dollari, al di sopra dei 68 cents previsti.

I ricavi sono saliti del 6% a 9,62 miliardi di dollari, superando anche in questo caso le previsioni fissate a 9,57 miliardi.
A deludere l'outlook per il trimestre in corso per il quale Oracle prevede di realizzare un utile per azione compreso tra 0,68 e 0,7 dollari, contro gli 0,72 dollari messi in conto dagli analisti.

Sotto i riflettori anche Adobe Systems (Swiss: ADBE.SW - notizie) che, sempre ieri, dopo la chiusura dei mercati, ha presentato i numeri del quarto trimestre dell'ultimo esercizio fiscale. Il gruppo ha visto l'utile salire da 452,55 a 629,91 milioni di dollari, con un risultato per azione pari a 1,26 dollari, al di sopra degli 1,16 attesi dal mercato. I ricavi sono cresciuti del 24,8% a 2,01 miliardi di dollari.

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