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Wall Street in frazionale rialzo. I dati macro non sorprendono

Wall Street in frazionale rialzo. I dati macro non sorprendono

La prima seduta della nuova settimana non dovrebbe riservare particolari sorprese almeno in avvio per la piazza azionaria americana. I futures sui principali indici non fanno registrare variazioni di rilievo e vedono il contratto sull'S&P500 in frazionale rialzo dello 0,14%, seguito da quello sul Nasdaq00 che mostra un lieve progresso dello 0,1%.

Il mercato sta provando con molta incertezza a mantenersi poco sopra la parità dopo la diffusione dei due dati macro di oggi che non hanno sorpreso in alcun modo.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) mese di luglio i redditi personali hanno evidenziato una variazione positiva dello 0,4%, in progresso rispetto alla lettura precedente rivista da 0,2% a 0,3%. Il dato odierno si è rivelato in linea con le attese del mercato.

Sempre a luglio le spese al consumo sono salite dello 0,3%, in frenata rispetto alla rilevazione di giugno rivista al rialzo da +0,4% a 0,5%. Il dato odierno ha rispetto le attese degli analisti.
L'indice PCE core è salito dello 0,1%, rispettando anche in questo caso le previsioni del mercato.

Intanto sul fronte valutario il dollaro continua a guadagnare terreno nei confronti dello yen e si spinge in area 102,2, ma il biglietto verde guadagna terreno anche rispetto all'euro che cala sui livelli di metà agosto a 1,117.
Lo shopping sul dollaro è favorito dall'attesa di un rialzo dei tassi di interesse nei prossimi mesi e alcuni addetti ai lavori non escludono che la stretta monetaria possa avvenire già a settembre, dopo che la Yellen nel discorso di venerdì scorso ha lasciato la porta aperta in questa direzione.

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Sarà importante seguire a fine settimana l'aggiornamento relativo al report sull'occupazione che potrebbe rivelarsi decisivo in merito alla tempistica dela prossima stretta monetaria da parte della Federal Reserve.

Spostando lo sguardo alle commodities segnaliamo l'andamento debole del petrolio che cala intorno all'area dei 47 dollari al barile, mentre l'oro resta praticamente fermo a ridosso di quota 1.320,5 dollari l'oncia.

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