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Wall Street in rosso, ma lontana dai minimi

Seduta negativa anche per i listini americani, ma perlomeno la chiusura è avvenuta distante dai minimi di giornata, Wall Street, quindi, non si è lasciata prendere dal panico.

Ma andiamo con ordine perché oggi sono accadute diverse cose molto importanti. Cominciamo dai dati macro: il Chicago PMI, ossia l’indice che monitora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago, è sceso a 50,4 punti, quindi molto più delle attese (53,3 punti). Stessa sorte per l’indice Michigan che invece si riferisce alla fiducia dei consumatori, scesa a 89 punti dai precedenti 91, le stime erano per un ribasso meno accentuato (90 punti).

Occorre poi segnalare il grande balzo che ha fatto il prezzo dell’oro arrivato a 1.293 dollari per oncia, il trend rialzista, partito proprio con l’inizio dell’anno, continua senza sosta, un dato che dovrebbe preoccupare.

Così come dovremmo essere turbati da un cross Eur/Usd arrivato addirittura a 1,145. Se pensiamo che gli Stati Uniti hanno aumentato i tassi, seppur di poco, nello scorso mese di dicembre, mentre la Vecchia Europa non solo li ha diminuiti, ma ha incrementato in maniera significativa sia l’ammontare che la durata del Quantitative Easing, ebbene come minimo dovremmo fermarci un attimo per riflettere e cercare di capire quali potranno essere le conseguenze di un mercato valutario apparentemente impazzito.

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Se guardiamo poi le trimestrali vediamo più ombre che luci, oggi per la verità abbiamo assistito al boom di Amazon il cui eps, nel primo trimestre dell’anno, è risultato doppio rispetto alle attese.

Nonostante ciò, però, il Nasdaq è stato l’indice più martoriato perché non si sono fermate le vendite su titoli importanti come Cisco, Intel (Euronext: INCO.NX - notizie) ed Apple (Londra: 0R2V.L - notizie) oltre al nuovo crollo del comparto biotech, affossato dalla pessima trimestrale di Gilead Sciences (NasdaqGS: GILD - notizie) .

Insomma non ci sarebbero molti motivi per essere allegri, quindi meglio rimanere prudenti.

Dow Jones (-0,32%) rimbalzano dopo i cali degli ultimi giorni Home Depot (Swiss: HD.SW - notizie) (+0,87%), The Travelers (+0,71%) e Nike (+0,68%)

Storna pesantemente Wal-Mart (-2,96%) e continuano a scendere Intel (-2,67%) e Cisco Systems (HKSE: 4333.HK - notizie) (-1,68%).

S&P500 (-0,51%) vola dopo la trimestrale Amazon (+9,57%), rialzi più moderati per The Priceline (Xetra: 766054 - notizie) (+1,98%) e Nextera (Other OTC: NEXWU - notizie) (+0,95%)

Sul lato opposto della graduatoria Gilead Sciences (-9,06%), continuano la discesa Ultra Semiconductors Proshares (-6,20%) e Celgene (-4,28%).

Nasdaq (-0,62%) gran rimbalzo per Monster Beverage (Berlino: 28524330.BE - notizie) (+12,81%) ed Expedia (EUREX: EXDF.EX - notizie) (+8,21%), bene anche Baidu (+4,45%)

Precipitano Stericycle (Amburgo: 516444.HM - notizie) (-21,50%) e Seagate Tech (-19,07%), ribasso a doppia cifra anche per Western Digital (Amburgo: 985376.HM - notizie) (-11,27%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online