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Wall Street non reagisce al report sull'occupazione

Wall Street non reagisce al report sull'occupazione

L'ultima seduta della settimana non dovrebbe registrare variazioni di rilievo almeno in avvio per la piazza azionaria americana. I futures sui principali indici si muovono a poca distanza dalla parità e vedono il contratto sull'S&p500 in frazionale rialzo dello 0,03%, preceduto da quello sul Nasdaq100 che sale dello 0,05%.

Sul fronte macro è stato diffuso il report sull'occupazione che nel mese di dicembre ha evidenziato un tasso di disoccupazione pari al 4,7%, in rialzo rispetto al 4,6% di novembre. Il dato si è rivelato in linea con le previsioni degli analisti.

Sempre a dicembre il numero di nuovi occupati nel settore non agricolo è stato pari a 156mila unità, in frenata rispetto alla rilevazione di novembre rivista verso l'alto da 178mila a 204mila unità. L'indicazione odierna si è rivelata inferiore alle stime del mercato che si era preparato ad un dato pari a 175mila unità.
Da segnalare che anche l'indicazione di ottobre è stata rivisitata, con una revisione al ribasso da 142mila a 135mila unità.

Quanto alla bilancia commerciale, a novembre ha evidenziato un deficit pari a 45,24 miliardi di dollari, in aumento rispetto alla lettura precedente rivista da 42,6 a 42,36 miliardi di dollari. Il dato odierno si è rivelato peggiore delle previsioni del mercato che puntavano ad un saldo negativo di 42 miliardi di dollari.

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Il mercato attende di conoscere un altro aggiornamento macro che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio degli scambi. Si tratta degli ordini alle imprese di novembre per i quali le previsioni parlano di una variazione negativa del 2%., in netto peggioramento rispetto al rialzo del 2,7% precedente.

In calendario un discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago, ma a prendere la parola sarà anche Jeffrey Lacker, a capo della Fed di Richmond.

Intanto sul fronte valutario il dollaro imbocca con decisione la via dei guadagni nei confronti dello yen risalendo oltre quota 116,64, ma il biglietto verde si spinge anche in avanti anche rispetto all'euro che scende a 1,0545.
In progresso il petrolio che si muove al di sopra dei 54 dollari al barile, mentre arretra l'oro che scende verso quota 1.172,5 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Teva Pharmaceutical Industries che ha presentato le previsioni per l'anno in corso per il quale prevede di realizzare un utile per azione tra 4,9 e 5,3 dollari, contro i 5,4 dollari messi in conto dagli analisti. I ricavi sono visti tra 23,8 e 24,5 miliardi di dollari, al di sotto dei 24,8 miliardi stimati dal mercato.

Sotto i riflettori J.C. Penney che nel bimestre novembre-dicembre 2016 ha registrato un calo delle vendite dello 0,8% a parità di perimetro.

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