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Wall Street non sfrutta i buoni dati macro. Il focus è su Trump

A Wall Street prevale ancora la debolezza dopo che ieri il mercato ha archiviato la seduta con la peggiore performance da settembre scorso. Le forti vendite della vigilia non sembrano aver soddisfatto i ribassisti, visto che i futures sui principali indici segnalano anche per oggi una partenza in calo. Il contratto sull'S&P500 scende dello 0,27%, seguito da quello sul Nasdaq100 che limita i danni ad un frazionale calo dello 0,03%.

A pesare sugli indici è il sentiment negativo alimentato dalle ultime notizie su Trump che minacciano gravemente le speranze risposte dagli investitori nelle promesse fatte dal neo inquilino della Casa Bianca in campagna elettorale.
Il mercato sta provando a ridurre le perdite dopo le buone indicazioni arrivate dal fronte macro, con le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che nell'ultima settimana sono state pari a 232mila unità, in calo di 4mila unità rispetto alla lettura precedente. Il dato ha battuto le attese del mercato che si era preparato ad un rialzo a 240mila unità.

Molto positiva la lettura dell'indice Philadelphia Fed che a maggio è balzato in avanti a 38,8 punti, rispetto ai 22 punti della rilevazione precedente. L'indicazione odierna si è rivelata nettamente migliore delle previsioni degli analisti che stimavano un calo a 19,4 punti.

Atteso un altro aggiornamento macro che sarà diffuso dopo l'avvio degli scambi e si tratta del Superindice di aprile per il quale le previsioni segnalano una variazione positiva dello 0,4%, in linea con la lettura precedente.
Da segnalare un discorso di Loretta Mester, presidente della Fed di Cleveland, focalizzato sull'economia e sulla politica monetaria.

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Sul fronte valutario il dollaro viene scambiato a ridosso della parità nei confronti dello yen poco oltre quota 110,7, mentre il biglietto verde recupera rispetto all'euro che passa di mano a 1,114.
Debole il petrolio che dopo il rialzo di ieri si riporta al di sotto dei 48,5 dollari al barile, ma indietreggia anche l'oro che scende verso area 1.258,5 dollari l'oncia.

Sul versante societario sotto i riflettori Cisco Systems (Xetra: 878841 - notizie) che nel terzo trimestre dell'esercizio fiscale in corso ha registrato un utile pari a 2,52 miliardi di dollari, con un risultato per azioni pari a 0,5 dollari, ma al netto delle voci straordinarie il dato sale a 0,6 dollari, al di sopra dei 58 cents previsti dal consensus. I ricavi sono scesi dello 0,5% a 11,94 miliardi di dollari, poco oltre le stime degli analisti che indicavano un fatturato pari a 1,9 miliardi.

Per il trimestre in corso Cisco Systems prevede di realizzare un utile per azione compreso tra 0,6 e 0,62 dollari, da confrontare con i 62 cents su cui scommette la comunità finanziaria. Da segnalare che il gruppo è pronto a ridurre ulteriormente la sua forza lavoro per 1.100 unità, in previsione di un quarto trimestre dell'esercizio in corso che dovrebbe riportare ricavi in flessione tra il 4% e il 6%.

Sempre in tema di risultati societari da monitorare Wal-Mart che nel primo trimestre ha visto l'utile calare da 3,08 a 3,04 miliardi di dollari, con un risultato per azione pari a 1 dollari, al di sopra dei 96 cents stimati dagli analisti.
I ricavi sono aumentati da 115,9 a 117,5 miliardi di dollari, al di sotto dei 117,74 stimati dal mercato, mentre le vendite nei negozi aperti da almeno un anno sono aumentate dell'1,4%, contro l'1,3% atteso dalla comunità finanziaria.

A mercati chiusi l'attenzione si sposterà sulla trimestrale di Gap che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un eps pari a 0,29 dollari.

Cattive notizie per Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) al quale l'Antitrust UE ha deciso di comminare una sanzione da 110 milioni di euro per aver fornito informazioni fuorvianti nel momento in cui ha acquistato Whatsapp nel 2014.

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