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Wall Street non si lascia influenzare dai dati macro

La chiusura contrastata di ieri dovrebbe essere seguita quest'oggi da un ritorno degli acquisti sulla piazza azionaria americana. I futures sui principali indici viaggiano in territorio positivo e vedono il contratto sull'S&P500 in progresso dello 0,31%, preceduto da quello sul Nasdaq100 che sale dello 0,42%.

Il mercato non ha dato vita a particolari reazioni dopo la diffusione dei primi due dati macro di oggi che pure hanno deluso le attese. Nell'ultima settimana le nuove richieste di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 244mila unità, in rialzo di 10mila unità rispetto alla lettura precedente. Il dato si è rivelato peggiore delle previsioni degli analisti che avevano stimato un incremento meno marcato a 240mila unità.

L'indice Philadelphia Fed invece ad aprile si è attestato a 22 punti, in calo rispetto ai 32,8 punti della lettura precedente. La rilevazione odierna ha deluso le previsioni degli analisti che stimavano un calo meno pronunciato a 25 punti.

Il mercato attende di conoscere un altro aggiornamento macro che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio degli scambi. Si tratta del Superindice di marzo che dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,4%, in frenata rispetto al rialzo dello 0,6% precedente.

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Sul fronte valutario il dollaro si conferma in rialzo rispetto allo yen passando di mano poco sopra quota 109, ma il biglietto verde arretra nei confronti dell'euro che sale a 1,0745.
Poco mosso il petrolio che oscilla intorno all'area dei 50,5 dollari, appena sopra i valori del close di ieri, ed è sostanzialmente piatto l'oro che viaggia poco oltre la soglia dei 1.280 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Bank of New York che nel primo trimestre ha riportato un utile netto di 922 milioni di dollari, con un risultato per azione pari a 0,83 dollari, al di sopra degli 0,8 dollari previsti.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore finanziario da seguire anche American Express (Swiss: AXP-USD.SW - notizie) che nei primi tre mesi dell'anno ha visto l'utile scendere da 1,4 a 1,2 miliardi di dollari, con un risultato per azione pari a 1,34 dollari, al di sopra degli 1,28 previsti dal mercato. I ricavi sono calati del 2% a 8,1 miliardi di dollari, battendo anche in questo caso le attese che parlavano di un giro d'affari meno corposo a 7,8 miliardi di dollari.

Si prevede un avvio positivo per Qualcomm (Swiss: QCOM-USD.SW - notizie) che viaggia in salita nel pre-mercato dopo che il gruppo ha chiuso il secondo trimestre dell'esercizio fiscale in corso con un risultato per azione pari a 1,34 dollari, al di sopra degli 1,19 del consensus. In flessione i ricavi che sono scesi del 9,6% a 5,02 miliardi di dollari, ma al netto delle voci straordinarie il dato si attesta a 5,99 miliardi di dollari, contro i 5,89 previsti dagli analisti.

Dopo il close si guarderà a Visa (Xetra: A0NC7B - notizie) che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un utile per azione pari a 0,79 dollari.

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