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Wall Street non si lascia spaventare dai primi dati macro

Wall Street non si lascia spaventare dai primi dati macro

Sulla piazza azionaria americana la scena continua ad essere dominata dagli acquisti e così dopo la chiusura positiva di ieri, quando è stato lasciato indietro solo il Dow Jones, fermatosi poco sotto la parità, gli indici si preparano a partire in salita. Il future sull'S&P500 avanza dello 0,23%, preceduto da quello sul Nasdaq100 che si apprezza dello 0,81%.

Dal fronte macro sono arrivate indicazioni relative agli ordini di beni durevoli che a giugno hanno evidenziato una variazione negativa del 4%, in peggioramento rispetto alla lettura precedente rivista al ribasso da -2,3% a 2,8%. Il dato ha deluso le previsioni degli analisti che si erano preparati ad una contrazione meno marcata dell'1,5%.

Il mercato attende di conoscere un altro aggiornamento macro che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio degli scambi. Si tratta dell'indice home pending sales, relativo cioè alle vendite di case con contratti in corso, per il quale a giugno si stima un rialzo dell'1,1% rispetto alla contrazione del 3,7% precedente.

Un'ora dopo l'avvio degli scambi si guarderà ai prezzi del petrolio in vista del report sulle scorte strategiche che sarà diffuso dal Dipartimento dell'energia.
L'evento clou della seduta è quello in agenda alle 20 ora italiana, quando la Fed annuncerà la sua decisione sui tassi di interesse, destinati a rimanere fermi nel range 0,25%-0,5%. Sarà da seguire il comunicato che accompagnerà l'annuncio ufficiale per cercare di cogliere elementi utili relativamente alla tempistica del prossimo rialzo del costo del denaro.

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Tra i vari titoli da seguire Apple (Londra: 0R2V.L - notizie) che ieri a mercati chiusi ha diffuso i conti del terzo trimestre dell'esercizio fiscale in corso, archiviato con un utile netto in calo del 27% a 7,8 miliardi di dollari. Il risultato per azione è stato pari a 1,42 dollari, al di sopra degli 1,38 messi in conto dal mercato, mentre i ricavi sono scesi del 14,6% a 42,36 miliardi di dollari, battendo anche in questo caso le stime degli analisti fissate a 42,09 miliardi.
Per il trimestre in corso Apple prevede di realizzare un fatturato compreso tra 45,5 e 47,5 miliardi id dollari, da confrontare con i 46 miliardi del consensus.

Sotto i riflettori Boeing (NYSE: BA - notizie) che si lascia alle spalle il secondo trimestre con una perdita per azione pari a 0,44 dollari, ben al di sotto dei 9 2 cents previsti, mentre i ricavi sono aumentati da 24,5 a 24,8 miliardi di dollari, al di sopra dei 24,2 miliardi stimati dagli analisti.

Boeing ha rivisto al ribasso le stime sull'intero esercizio in corso, per il quale prevede di realizzare ora un utile per azione tra 6,4 a 6,6 dollari, rispetto alla previsione precedente pari a 8,45-8,65 dollari.

Sempre in tema di risultati societari uno sguardo a Coca-Cola che nel secondo trimestre ha visto l'utile salire da 3,1 a 3,45 miliardi di dollari. Al netto delle voci straordinarie l'utile per azione è stato pari a 0,6 dollari, 2 cents al di opra delle previsioni, mentre i ricavi si sono attestati a 11,54 miliardi di dollari, contro gli 11,64 su cui aveva scommesso la comunità finanziaria.
Per l'intero esercizio Coca-Cola si aspetta un utile per azione al netto delle voci straordinarie in calo tra il 4% e il 7%.

A mercati chiusi saranno diffusi i conti di Groupon (NasdaqGS: GRPN - notizie) che dovrebbe consegnare una perdita per azione di 0,02 dollari, mentre da Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) ci si attende un utile per azione pari a 0,81 dollari.

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