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Wall Street non si sbilancia dopo la buona performance di ieri

Wall Street non si sbilancia dopo la buona performance di ieri

La buona performance messa a segno ieri dalla piazza azionaria americana dovrebbe essere seguita quest'oggi da una fase di riflessione almeno in avvio. I futures sui principali indici si muovono nel segno della cautela e vedono il contratto sull'S&P500 in calo delo 0,14%, seguito da quello sul Nasdaq100 che scende dello 0,1%.

La seduta odierna non prevede spunti macro di particolare rilievo visto che è stato diffuso solo l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari che ha evidenziato una variazione positiva delo 0,4%, mentre le domande di rifinanziamenti sono aumentate dello 0,5%.
Un'ora dopo l'avvio degli scambi si guarderà ai prezzi del petrolio visto che sarà reso noto il report sulle scorte strategiche da part del Dipartimento dell'energia.

Intanto l'oro nero recupera terreno rispetto alla mattinata e si riporta in direzione dei 45 dollari al barile, mentre l'oro procede in maniera decisamente più tonica con un allungo di oltre 10 dollari al di sopra dei 1.277,5 dollari l'oncia.
Sul fronte valutario il dollaro riduce le perdite rispetto alla mattinata ma resta in calo contro lo yen passano di mano a 108,75. Il biglietto verde arretra anche nei confronti dell'euro che risale la china e si spinge al di sopra di quota 1,14.

In fase di pre-apertura spicca il netto calo di Walt Disney che perde ben cinque punti percentuali sulla scia dei conti trimestrali diffusi ieri a mercati chiusi. Il gruppo ha riportato un utile netto in lieve rialzo da 2,11 a 2,14 miliardi di dollari, con un risultato per azione che al netto delle voci straordinarie è stato pari a 1,36 dollari, al di sotto degli 1,39 messi in conto dal mercato.
I ricavi sono aumentati da 12,5 a 13 miliardi di dollari, deludendo anche in questo caso le stime degli analisti che puntavano ad un fatturato pari a 13,2 miliardi.

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Si muove in direzione opposta Wendy's che sale del 5% dopo che il gruppo ha chiuso il primo trimestre con un utile per azione pari a 0,11 dollari, ben al di sopra dei 6 cents previsti, mentre i ricavi si sono attestati a 378,8 milioni di dollari, battendo anche in questo caso il consensus fissato a 351 milioni.

Da seguire anche Macy's che nei primi tre mesi dell'anno ha visto i ricavi scendere da 6,23 a 5,77 miliardi di dollari, al di sotto dei 5,93 miliardi previsti, mentre l'utile per azione è stato di 0,4 dollari, oltre i 37 cents messi in conto dagli analisti.

Da segnalare che Macy's ha rivisto al ribasso le previsioni sull'utile per azione di quest'anno, stimato ora tra 3,15 e 3,4 dollari, contro la forchetta precedente pari a 3,8-3,9 dollari.

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