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Wall Street su, ma non si scompone dopo il PIL. Crolla Twitter

Wall Street su, ma non si scompone dopo il PIL. Crolla Twitter

L'ultima seduta della settimana dovrebbe partire in lieve rialzo per la piazza azionaria americana, visto che i futures sui principali indici viaggiano al di sopra della parità. Il contratto sull'S&P500 mostra un frazionale progresso dello 0,11%, preceduto da quello sul Nasdaq100 che avanza dello 0,37%.

Il mercato non ha dato vita a particolari reazioni dopo la diffusione del primo dato macro di oggi che pure ha battute le attese. La lettura preliminare del PIL del secondo trimestre ha evidenziato un rialzo del 4,1%, in deciso rialzo rispetto alla versione definitiva dei primi tre mesi dell'anno rivista verso l'alto dal 2,% al 2,2%. Il dato diffuso oggi è stato leggermente migliore delle attese che parlavano di un incremento del 4%.

Gli investitori attendono di conoscere il dato finale della fiducia Michigan a luglio dovrebbe attestarsi a 98,5 punti, in rialzo rispetto ai 97,1 punti della versione preliminare e in confronto ai 98,2 punti della lettura definitiva di giugno.

Sul fronte valutario il dollaro è debole nei confronti dello yen, ma si mantiene a galla intorno ad area 111, mentre il biglietto verde viaggia sopra la parità contro l'euro che scende a 1,1634.
Poco mosso il petrolio che viene fotografato a ridosso di quota 69,5 dollari al barile, mentre si presenta appena sotto i valori del close di ieri l'oro in area 1.222,5 dollari l'oncia.

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Tra i vari titoli da seguire Twitter (Francoforte: A1W6XZ - notizie) che nel pre-mercato è arrivato a perdere anche il 20%, sulla scia dei conti del secondo trimestre. Il gruppo ha registrato un utile netto di 100,1 milion di dollari, rispetto alla perdita di 116,5 milioni dello scorso anno, con un risultato per azione di 0,17 dollari, in linea con le stime.

I ricavi sono saliti del 24% a 710,5 milioni di dollari, contro i 697,3 milioni del consensus, ma a far crollare il titolo è la flessione di 1 milione di utenti mensili, accompagnata dalla previsione della società di un ulteriore calo, visto che Twitter proseguirà nella battaglia contro gli account falsi.

Sul fronte high-tech buone notizie da Amazon che nel secondo trimestre ha visto l'utile netto salire da 197 milioni a 2,53 miliardi di dollari, con un risultato per azione pari a 5,07 dollari, ben oltre i 2,5 dollari attesi dagli analisti. I ricavi sono aumentati del 39% a 52,89 miliardi di dollari, al di sotto dei 53,37 miliardi messi in conto dal mercato.

Per il trimestre in corso Amazon prevede di realizzare ricavi compresi tra 54 e 57,5 miliardi di dollari, da confrontare con i 58,07 miliardi previsti dalla comunità finanziaria.

Sotto i riflettori anche Intel (Euronext: INCO.NX - notizie) che nel secondo trimestre ha visto l'utile netto aumentare da 2,81 a 5,01 miliardi di dollari, con un risultato per azione che al netto delle voci straordinarie è stato pari a 1,04 dollari, oltre i 97 cents previsti.

I ricavi sono aumentati del 15% a 16,96 miliardi di dollari, battendo anche in questo caso le stime fissate a 16,78 miliardi.
Per il trimestre in corso Intel prevede un fatturato intorno a 18,1 miliardi di dollari, contro i 17,64 miliardi del consensus, mentre l'utile netto è visto a 1,15 dollari, al di sopra degli 1,08 attesi dal mercato. Per l'intero 2018 ricavi e eps sono previsti rispettivamente a 69,5 miliardi e a 4,15 dollari.

Sempre in tema di risultati societari segnaliamo che Exxon Mobil (Swiss: XOM-USD.SW - notizie) si è lasciato alle spalle il secondo trimestre con un utile in rialzo del 18% a 4 miliardi di dollari. Il risultato per azione è stato pari a 0,92 dollari, al di sotto degli 1,28 dollari attesi, mentre i ricavi sono cresciuti del 26,7% a 73,5 miliardi di dollari, contro i 74,153 miliardi del consensus.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore oil da seguire anche Chevron (Euronext: CHTEX.NX - notizie) che nel secondo trimestre ha registrato un eps di 1,78 dollari, al di sotto dei 2,1 dollari attesi dal mercato, mentre i ricavi si sono attestati a 42,24 miliardi di dollari, anche in questo caso sotto le previsioni fissate a 45,59 miliardi.

Infine, da monitorare Merck (Londra: 0O14.L - notizie) che nel secondo trimestre ha riportato un utile in calo del 12,3% a 1,7 miliardi di dollari, con un risultato per azione di 1,06 dollari, al di sopra degli 1,03 previsti. Il fatturato è aumentato del 5,4% a 10,47 miliardi di dollari.

Il gruppo ha confermato le attese sui ricavi per l'intero 2018 tra 42 e 42,8 miliardi di dollari, mentre ha rivisto al rialzo le stime sull'eps che ora è visto tra 4,22 e 4,3 dollari, rispetto alla guidance precedente pari a 4,08-4,23 dollari.

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