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Wall Street non trova gli spunti giusti per salire ancora

Il semaforo scatta nuovamente sul rosso per la piazza azionaria americana che, dopo la conclusione positiva di ieri, si prepara ad accogliere un ritorno delle vendite almeno in avvio. I futures sui principali indici viaggiano al di sotto della parità e vedono il contratto sull'S&P500 in calo dello 0,11%, seguito da quello sul Nasdaq100 che arretra dello 0,16%.

Il mercato non ha trovato alcun sostegno nei due dati macro riferiti al settore immobiliare che si sono rivelati entrambi peggiori delle stime.
Il Dipartimento del commercio ha reso noto che nel mese di giugno i nuovi cantieri edili si sono attestati a 1,173 milioni di unità, accusando una pesante flessione del 12,3%. Il dato ha deluso le previsioni degli analisti che si erano preparati ad un ribasso meno marcato a 1,323 milioni di unità.

Sempre a giugno le licenze di costruzione sono state pari a 1,273 milioni di unità, in contrazione del 2,2%. L'indicazione odierna è stata peggiore delle stime del mercato che puntava ad un rialzo a 1,328 milioni di unità.

Mezz'ora dopo l'avvio delle contrattazioni avrà inizio l'audizione alla Camera del presidente della Fed, Jerome Powell, che difficilmente dovrebbe riservare sorprese rispetto a quella di ieri al Senato.
Un'ora dopo l'apertura di Wall Street sarà diffuso il consueto report sulle scorte strategiche di petrolio da parte del Dipartimento dell'energia.

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Due ore prima della chiusura di Wall Street si guarderà al Beige Book, il tradizionale rapporto della Fed sullo stato di salute dell'economia a stelle e strisce.

Sul fronte valutario il dollaro è in arretramento rispetto allo yen con il cross fotografato a 112,72, mentre il biglietto verde guadagna terreno rispetto all'euro che indietreggia verso area 1,162.
Segno meno per il petrolio che scende in direzione di quota 67,6 dollari al barile e perde terreno anche l'oro che cala in area 1.225 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) che ha diffuso i conti del secondo trimestre, archiviato con un utile netto in rialzo del 39% a 2,437 miliardi di dollari. Il risultato per azione è stato pari a 1,3 dollari, al di sopra degli 1,11 dollari previsti, mentre i ricavi sono saliti del 12% a 10,61 miliardi di dollari, contro i 10,05 miliardi messi in conto dagli analisti.

Da seguire anche Texas Instruments (Swiss: TXN.SW - notizie) che ieri ha presentato i dati preliminari del secondo trimestre, in attesa di quelli definitivi che saranno resi noti il prossimo 24 luglio.

Il periodo in esame è stato archiviato con un utile per azione pari a 1,4 dollari, al di sopra degli 1,3 dollari attesi, mentre i ricavi sono saliti del 9% a 4,02 miliardi di dollari, battendo anche in questo caso le previsioni degli analisti che si erano preparati ad un fatturato meno corposo a 3,97 miliardi.
Texas Instruments ha inoltre comunicato le dimissioni del CEO Brian Crutcher per violazioni del codice di condotta.

Sempre in tema di risultati societari ricordiamo che a mercati chiusi si guarderà alle trimestrali di American Express (Swiss: AXP-USD.SW - notizie) e Alcoa (TLO: AA.TI - notizie) , dalle quali ci si attende un utile per azione di 1,82 e di 1,38 dollari, mentre per i conti di eBay e di IBM (NYSE: IBM - notizie) le attese parlano di un eps pari rispettivamente a 0,51 e a 3,04 dollari.

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