Wall Street a passo di gambero dopo i dati sul lavoro

I record storici messi a segno nelle ultime sedute e non più tardi di ieri dalla piazza azionaria americana, dovrebbero lasciare il posto quest'oggi a qualche presa di profitto, peraltro contenuta, almeno in avvio. I futures sui principali indici viaggiano al di sotto della parità e vedono il contratto sull'S&p500 in calo dello 0,16%, seguito da quello sul Nasdaq100 che arretra dello 0,27%.

Non aiutano le indicazioni dal fronte macro che ad una prima lettura appaiono miste, visto che a settembre il tasso di disoccupazione è stato pari al 4,2%, in calo rispetto al 4,4% del mese precedente e oltre le attese del mercato che si aspettava una conferma della lettura di agosto.

Sempre a settembre sono stati persi 33mila posti di lavoro nel settore non agricolo, la prima lettura negativa da settembre 2010, in peggioramento rispetto alla rilevazione precedente che è stata rivista al rialzo da +156mila a +169mila unità. Il dato odierno ha deluso le aspettative degli analisti che si erano preparati alla creazione di 130mila nuovi posti di lavoro.
Da segnalare che il dato di luglio è stato rivisto al ribasso da 209mila a 138mila unità.

Il mercato attende di conoscere un altro aggiornamento macro che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio degli scambi. Si tratta delle scorte all'ingrosso di agosto per le quali si prevede una variazione positiva dello 0,9% rispetto al rialzo dello 0,6% precedente.

In agenda un discorso di Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta (BSE: ATLANTA.BO - notizie) , ma è previsto anche un intervento di William Dudley, a capo della Fed di New York, oltre ai quali prenderanno la parola Robert Kaplan, numero uno della Fed di Dallas, e James Bullard, a capo della Fed di St.Louis.

Sul fronte valutario il dollaro si spinge in avanti nei confronti dello yen sale ad un passo da quota 113,4, ma il biglietto verde guadagna terreno anche rispetto all'euro che scende a 1,167.
Torna al ribasso il petrolio che dopo lo spunto rialzista di ieri imbocca nuovamente la via delle vendite scendendo poco sotto la soglia dei 50 dollari al barile, mentre l'oro si muove poco sotto i valori del close di ieri in area 1.264,3 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli segnaliamo Costco Wholesale Corporation (NasdaqGS: COST - notizie) che ieri a mercati chiusi ha diffuso i conti del quarto trimestre dell'ultimo esercizio fiscale. Il periodo in esame è stato archiviato con un utile netto in rialzo da 779 a 919 milioni di dollari, con un risultato per azione pari a 2,08 dollari, al di sopra dei 2,02 attesi dagli analisti.

Meglio delle stime anche il fatturato che è cresciuto da 36,56 a 42,3 miliardi di dollari, al di sopra dei 41,63 miliardi su cui aveva scommesso la comunità finanziaria.

Sotto i riflettori Boeing (NYSE: BA - notizie) dopo che la società ha fatto sapere che nel terzo trimestre le consegne sono aumentate del 7,4% su base annua, grazie alla robusta domanda per gli aerei a singolo corridoio 737.

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