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Wall Street, per ora solo una frenata

Dopo essere risaliti così tanto, dai minimi dell’11 febbraio il recupero dei listini ha superato i 13 punti percentuali, una leggera frenata, inferiore al mezzo punto percentuale, come quella alla quale abbiamo assistito oggi non dovrebbe minimamente preoccupare, però …

… però ora sta per iniziare il consueto valzer delle trimestrali e come saranno? Certamente migliori rispetto a quelle dell’ultimo trimestre 2015, ma forse sono già ampiamente scontate nei prezzi.

Temiamo quindi che si possano verificare prese di profitto in mancanza di risultati societari sorprendentemente positivi, naturalmente ci auguriamo di essere esageratamente pessimisti, ma la prudenza adesso deve tornare ad essere una nostra compagna di viaggio.

Avevo detto già nel mese di febbraio che il recupero assomigliava molto a quanto avevamo già visto dopo il crollo dello scorso agosto, e così è stato! Il fatto è che ora siamo proprio tornati sui livelli precedenti allo storno!

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Dal lato valutario poi oggi dopo cinque sedute consecutive, si è arrestato l’indebolimento del dollaro, il cambio nei confronti dell’euro è rimasto poco al di sotto dell’1,14 ma non è aumentato ulteriormente.

Notizie “contrastanti” in campo microeconomico, da un lato Tesla, che ricordo produce macchine elettriche quindi estremamente rispettose dell’ambiente, è salita dopo aver annunciato che il proprio modello “economico”, la Model 3 ha già raggiunto le 276.000 prenotazioni, dall’altro lato si è anche sparsa la notizia che SunEdison (Other OTC: SDSNP - notizie) , società che opera nel campo delle energie rinnovabili, possa a breve dichiarare bancarotta.

Insomma, come sempre c’è chi vince e c’è chi perde, ma il fallimento di società attive nel settore delle rinnovabili non è certo una buona notizia.

Dow Jones (-0,31%) bene il comparto farmaceutico che monopolizza i primi due posti della classifica con Pfizer (+2,26%) e Merck (Jakarta: 28586808.JK - notizie) (+1,30%), a seguire Apple (Swiss: AAPL.SW - notizie) (+1,03%) in seguito ad un upgrade

Un altro forte storno per Nike (-2,63%), in calo anche General Electric (Euronext: GNE.NX - notizie) (-2,19%) penalizzata da un downgrade, quindi Cisco Systems (Xetra: 878841 - notizie) (-1,92%) non può sfuggire a prese di profitto.

S&P500 (-0,32%) bel rimbalzo per Allergan (Berlino: 28551749.BE - notizie) (+3,53%), bene anche Abbvie (Euronext: ABBV.NX - notizie) (+3,12%) sul nuovo massimo dell’anno in corso quindi Bristol Myers Squibb (+1,63%) giunto al sesto rialzo nelle ultime sette sedute

Il calo del prezzo del petrolio penalizza il settore, per cui Halliburton (Hannover: HAL.HA - notizie) (-3,11%) ed Anadarko Petroleum (Other OTC: ANDKU - notizie) (-2,66%) pagano dazio, molto male anche Facebook (-3,02%) che non evita prese di profitto.

Nasdaq (-0,46%) come già anticipato la giornata è stata positiva per il comparto biotech: Vertex Pharma (+4,70%) ed Alexion Pharma (+2,91%) fra i due si piazza Tesla Motors (Xetra: A1CX3T - notizie) (+3,96%) che in intraday ha superato anche quota 250 dollari

Brutto storno per Viacom (-3,91%) e Fastenal (-3,19%), lascia sul terreno oltre tre punti percentuali anche Tripadvisor (Swiss: TRIP.SW - notizie) (-3,18%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online