Wall Street poco convinta in attesa della Yellen

La negatività mostrata ieri dalla piazza azionaria americana potrebbe trovare un seguito quest'oggi almeno in avvio, visto che si prevede una partenza in flessione Il future sull'S&p500 e quello sul Nasdaq100 viaggiano entrambi in ribasso dello 0,14% in attesa di conoscere i dati macro in agenda per oggi.

Dopo l'avvio delgli scambi si conoscerà il dato finale dell'indice PMI servizi di febbraio, mentre per l'indice ISM non manifatturiero, sempre riferito a febbraio, si prevede un frazionale calo da 56,5 a 56,4 punti.

In agenda un discorso di Loretta Mester, presidente della Fed di Cleveland, ma a prendere la parola sarà anche Charles Evans, a capo della Fed di Chicago. Previsto il discorso di Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond, oltre al quale parlerà Stanley Fisher, vice presidente della Fed e tre ore prima della chiusura di Wall Street sarà la volta di Janet Yellen, numero uno della Banca Centrale americana.

Intanto sul fronte valutario il dollaro è poco mosso rispetto allo yen che prova a risalire la china con un cambio fotografato a 144,34, mentre il biglietto verde indietreggia rispetto all'euro che sale poco oltre quota 1,056.
Parziale recupero per il petrolio dopo la flessione di ieri prova a risalire la china in direzione dei 53 dollari al barile, mentre è debole l'oro che scende al di sotto dei 1.230,5 dollari l'oncia.

Spostando l'attenzione sul versante societario, segnaliamo Boeing (NYSE: BA - notizie) da cui si è appreso che la società ha ottenuto i licenziamenti volontari di 1.880 dipendenti nell'area di Seattle.

Sotto i riflettori Snap che all'indomani del debutto è finito sotto la lente di Susquehanna, i cui analisti hanno deciso di avviare la copertura sul titolo con una raccomandazione "neutral" e un prezzo obiettivo a 22 dollari.

Da seguire anche Costco Wholesale che ieri a mercati chiusi ha diffuso i risultati del secondo trimestre dell'esercizio fiscale in corso. Il periodo in oggetto si è chiuso con un utile per azione pari a 1,17 dollari, al di sotto degli 1,36 previsti dagli analisti, ma a deludere sono stati anche i ricavi pari a 29,8 miliardi, poco sotto i 29,9 miliardi del consensus.

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