Wall Street poco mossa in assenza di dati macro. Focus su Snap
La seduta odierna dovrebbe partire a due velocità per la piazza azionaria americana, stando a quanto anticipato dai futures sui principali indici che viaggiano su binari diversi. Il contratto sull'S&P500 cede lo 0,05%, mentre quello sul Nasdaq100 mostra un frazionale rialzo dello 0,04%.
Sul fronte macro è stato diffuso l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari che è rimasto invariato rispetto alla scorsa ottava dopo la flessione del 2,6% precedente, mentre le domande di rifinanziamento sono scese dello 0,5%.
Per oggi non sono previsti altri aggiornamenti macro e un'ora dopo l'avvio degli scambi si guarderà al petrolio visto che sarà diffuso il report sulle scorte strategiche da parte del Dipartimento dell'energia.
Sul fronte valutario il dollaro è debole nei confronti dello yen e si riporta in area 113,5, mentre il biglietto verde prova a guadagnare terreno contro l'euro che scende frazionalmente verso quota 1,159.
Prese di profitto sul petrolio che dopo la chiusura in rosso di ieri continua ad indietreggiare e scende poco al di sotto dei 57 dollari al barile, mentre si spinge in avanti l'oro che raggiunge quota 1.281,5 dollari l'oncia.
Tra i vari titoli da seguire Snap che viaggia in flessione di circa il 6% nella fase di pre-apertura, sulla scia dei conti trimestrali diffusi ieri. Il gruppo ha chiuso il terzo trimestre con una perdita pari a 442,3 milioni di dollari, in forte peggioramento rispetto al rosso di 124 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. La perdita per azione è stata pari a 0,36 dollari, al di sopra dei 33 cents messi in conto dagli analisti.
I ricavi sono aumentati del 62% a 207,9 milioni di dollari, deludendo però anche in questo caso le previsioni del mercato che puntava ad un fatturato pari a 236,9 milioni di dollari.
A deludere la crescita degli utenti giornalieri che nel terzo trimestre è stata pari a 4,5 milioni di unità, per un totale di 178 milioni, ma le attese della comunità finanziaria erano per un incremento ben più corposo di 8 milioni.
Da seguire anche Oracle (NYSE: ORCL - notizie) che ieri ha annunciato un'emissione obbligazionaria per una raccolta complessiva di 10 miliardi di dollari. L'offerta comprende 1,25 miliardi di dollari di titoli con rendimento al 2,625% e scadenza al 2023, 2 miliardi al 2,950% e 2024, 2,75 miliardi al 3,250% e 2027, 1,75 miliardi al 3,800% e 2037 e 2,25 miliardi al 4,000% e 2047.
Da segnalare che a mercati chiusi si guarderà ai risultati degli ultimi tre mesi di Eastman Kodak.
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