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Wall Street radiosa, Piazza Affari avversata

Gli investitori festeggiano: l'indice delle borse mondiali (ACWI) calcolato da Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) raggiunge un nuovo massimo storico. Non potrebbe essere diversamente, con il CESI - Citi Economic Surprise Index salito ai livelli più elevati da giugno 2010. Un bull market dunque ancora una volta trainato da dati macro superiori alle aspettative degli economisti. Dall'inizio dell'anno, il progresso medio dei listini azionari mondiali si misura nel 6%; i bond vantano un progresso simbolico (+1%), le materie prime un modesto ripiegamento (-1%). Ha avuto ragione la nostra asset allocation, che dalla fine di dicembre prescrive un'esposizione in borsa considerevolmente (77% del portafoglio) superiore alla norma. Domani sera vedremo se questa sovraesposizione sarà confermata per il mese entrante.

Malgrado si accinga a festeggiare l'ottavo compleanno, il bull market rimane ignorato, avversato, minimizzato. Dal pubblico, ma anche dagli investitori professionali, con diversi gestori di hedge fund che la passata settimana hanno sfilato per professare la loro negatività. Evidentemente c'è denaro non impiegato in borsa, parcheggiato, pronto a sostenere se non a sospingere le quotazioni. Gli Orsi fanno notare - quando mai... - le valutazioni elevate; i Tori rilevano come in dieci anni il MSCI ACWI abbia guadagnato appena il 16% (nel 2000 la performance decennale superava il 150%): e sarebbe questa la bolla speculativa?

Naturalmente, la parte del leone è fatta da Wall Street, con il Dow Jones reduce dall'undicesima seduta positiva di fila. Dal 1896, è appena l'ottava volta che ciò si verifica; a testimonianza dell'eccezionalità del rally che stiamo vivendo. Intervengono fattori stagionali, che a ripetizione confermano lo scenario bullish di medio-lungo descritto nel 2017 Yearly Outlook. Il target iniziale sullo S&P500 ivi riportato si avvicina e gli analisti, spiazzati, iniziano a chiedersi se non sia il caso di aggiornare gli obiettivi per l'anno corrente. I lettori dell'Outlook annuale sanno bene che trattasi soltanto di un target provvisorio, e che nel 2017 ulteriori mete saranno raggiunte.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) frattempo Piazza Affari ripiega minacciosamente. Nel mirino nuovamente i supporti. E nel frattempo, si registra un setup eccezionale: per cinque sedute di fila, il put/call ratio sull'indice è risultato superiore a 1.9 volte. Mai successo, perlomeno negli ultimi sedici anni. Allargando i parametri, dal 2001 in poi si contano soltanto cinque casi di PCR superiore a 1.6 volte per cinque sedute consecutive: il rapporto di oggi li identifica, e chiarisce cosa aspettarci dall'indice MIB per i mesi a venire.

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Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.

Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online