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Wall Street resiste con il minidollaro

Il range nel quale si è mosso oggi il Dow Jones è stato di 86 punti, quindi meno di mezzo punto percentuale, se ne dovrebbe dedurre che abbiamo assistito ad una seduta poco volatile e anche un po’ noiosa, ma non è stato così.

Il sentiment è cambiato più volte nel corso della giornata, gli indici sono rimasti ad di sopra della linea della parità per l’intera mattinata, poi improvvisamente sono arrivate le vendite, ma proprio quando pareva ormai che non ci fosse più nessuno disposto a comprare ecco che sorprendentemente tornavano gli acquisti, nei minuti finali, tuttavia, l’ennesimo dietro-front.

Alla fine performance comunque molto contenute, finiscono al di sotto della linea della parità il DJ e S&P500, rimane una impercettibile freccia verde per il Nasdaq (NasdaqGS: NDAQ - notizie) .

Come ogni giovedì i dati macro hanno riguardato soprattutto il mercato del lavoro, sono risultate maggiori delle attese le prime richieste di sussidi alla disoccupazione (276.000 unità), salito ben oltre il consenso il PMI di Chicago che supera di slancio il livello spartiacque dei 50 punti.

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L’attenzione però sembra rivolta a domani, quando conosceremo il rapporto sull’occupazione.

Ma più che il mercato azionario oggi è stato quello valutario a catalizzare l’attenzione degli investitori, per la quarta seduta di fila, infatti, il dollaro si è indebolito, ed in intraday ha superato quota 1,14 nei confronti dell’euro, non accadeva dallo scorso mese di ottobre e se pensiamo a tutte le gigantesche problematiche che stanno martoriando il Vecchio Continente il fatto diventa ancora più sorprendente.

Da segnalare infine le performance con le quali si è concluso il primo trimestre dell’anno: Dow Jones (+1,49%), S&P500 (+0,77%) e Nasdaq (-2,75%).

Dow Jones (-0,18%) senza soste la risalita di IBM (Swiss: IBM.SW - notizie) (+2,05%), torna a crescere American Express (Swiss: AXP.SW - notizie) (+1,84%) positivo anche Walt Disney (+0,40%)

In calo Pfizer (-1,43%), E.I. Du Pont (-1,32%) e Boeing (-1,28%).

S&P500 (-0,20%) torna a salire Devon Energy (+4,73%), seduta positiva anche per Biogen (Swiss: BIIB.SW - notizie) (+2,42%) e General Motors (NYSE: GM - notizie) (+1,42%)

Sul fondo invece Monsanto (Amburgo: 1132157.HM - notizie) (-3,68%), Allergan (Berlino: 28551749.BE - notizie) (-2,51%) e The Priceline (Xetra: 766054 - notizie) .com (-2,13%)

Nasdaq (+0,01%) è stato il comparto biotecnologico il protagonista di giornata, sul podio finiscono Incyte (+6,03%), Biomarin Pharma (+5,61%) ed Alexion Pharma (+3,26%)

Mentre fanno segnare i maggiori ribassi Jd.com (-2,72%), Whole Foods Market (NasdaqGS: WFM - notizie) (-2,38%) e Dish Network (NasdaqGS: DISH - notizie) (-2,34%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online