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Wall Street resta cauta aspettando la prima audizione di Powell

Dopo i buoni rialzi messi a segno nelle ultime sedute, la piazza azionaria americana potrebbe andare incontro a qualche presa di profitto almeno in avvio. I futures sui principali viaggiano al di sotto della parità e vedono il contratto sull'S&p500 in rosso dello 0,11%, seguito da quello sul Nasdaq100 che scende dello 0,04%.

Non è certo di alcun aiuto il primo dato macro di oggi, visto che nel mese di gennaio il dato preliminare relativo agli ordini di beni durevoli ha evidenziato una variazione negativa del 3,7%, in netto calo rispetto alla lettura precedente rivista al ribasso da +2,8% a +2,6%. L'indicazione odierna ha deluso le attese degli analisti che si erano preparati ad un ribasso meno marcato del 2%.

Al netto della componente trasporti gli ordini di beni durevoli sono scesi dello 0,3% rispetto al rialzo dello 0,7% precedente, deludendo anche in questo caso le stime del mercato che puntava ad una variazione positiva dello 0,2%.

Gli investitori attendono di conoscere a breve l'indice S&P Case-Shiller di dicembre per il quale le stime parlano di un rialzo su base annua del 6,3% rispetto al 6,4% precedente, mentre l'indice relativo alla fiducia dei consumatori a febbraio dovrebbe salire da 125,4 a 126 punti.

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A frenare intanto il mercato è la cautela in vista dell'audizione alla Commissione servizi finanziari della Camera del neo-presidente della Fed, Jerome Powell.
Dal documento del suo intervento si è appreso che secondo il numero uno della Fed il ritmo della politica monetaria dipenderà dall'outlook e dai dati macro. Secondo la Banca Centrale americana ulteriori rialzi dei tassi di interesse consentiranno al meglio il raggiungimento degli obiettivi e incrementi graduali offriranno un sostegno al solido mercato del lavoro.

Sul fronte valutario il dollaro è poco mosso nei confronti dello yen, passando di mano appena sopra quota 107, mentre il biglietto verde prova a guadagnare terreno rispetto all'euro che scende in area 1,23.
Qualche presa di beneficio sul petrolio che dopo il rialzo di ieri scende verso area 63,6 dollari al barile e il segno meno precede anche l'oro che arretra in direzione dei 1.329 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Toll Brothers (Francoforte: 871450 - notizie) che negli ultimi tre mesi ha visto l'utile netto salire dell'87,6% a 132,1 milioni di dollari, con un risultato per azione pari a 0,83 dollari. Al netto dei benefici legati alla riforma fiscale Usa il dato scende a 0,63 dollari, battendo le previsioni degli analisti fissate a 0,61 dollari.
In crescita anche i ricavi che sono aumentati del 27,7% a 1,18 miliardi di dollari.

Sempre in tema di risultati societari segnaliamo Macy's che nel quarto trimestre dello scorso anno ha registrato un utile per azione di 2,82 dollari, al di sopra dei 2,68 messi in conto dagli analisti. I ricavi si sono attestati a 8,67 miliardi di dollari, appena sotto gli 8,68 miliardi del consensus.

Per l'esercizio fiscale in corso Macy's prevede di realizzare un utile per azione tra 3,55 e 3,75 dollari, mentre i ricavi dovrebbero calare tra lo 0,5% e il 2%.

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