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Wall Street si risolleva con dati macro e trimestrali

Dopo la chiusura negativa di ieri che ha portato l'S&P500 a chiudere gli scambi sui minimi da un mese, la piazza azionaria americana sembra pronta a ripartire. I futures sui principali indici viaggiano in salita e vedono il contratto sull'S&P500 in progresso dello 0,46%, seguito da quello sul Nasdaq100 che sale dello 0,39%.

Dal fronte macro sono arrivate buone notizie dai prezzi alla produzione che a settembre hanno evidenziato una variazione positiva dello 0,3%, in rialzo rispetto alla lettura invariata di agosto e oltre le attese del mercato che puntava ad un incremento dello 0,2%.
La versione "core" ha mostrato un progresso dello 0,2%, in rialzo rispetto allo 0,1% del mese precedente e oltre le previsioni degli analisti che si aspettavano una conferma di quest'ultimo dato.

Nessuna sorpresa invece per le vendite al dettaglio che a settembre sono salite dello 0,6%, in recupero rispetto alla lettura di agosto che è stata rivista al rialzo da -0,3% a -0,2%. Il dato odierno si è rivelato in linea con le previsioni degli analisti.
Al netto della componente auto le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,5%, in rimonta rispetto all'indicazione di agosto rivista da -0,1% a -0,2% e in linea con le aspettative del mercato.

Il mercato attende di conoscere altri aggiornamenti macro che saranno diffusi mezz'ora dopo l'avvio degli scambi. Si tratta delle scorte delle imprese che ad agosto dovrebbero salire dello 0,1% dalla lettura sulla parità di luglio, mentre il dato preliminare della fiducia Michigan ad ottobre è visto a 91 punti dai 91,2 di settembre.

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Previsto un discorso del numero uno della Fed, Janet Yellen, ma anche un intervento di Eric Rosengren, a capo della Fed di Boston e a prendere la parola sarà anche Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis.

Sul fronte valutario il dollaro avanza nei confronti dello yen spingendosi a quota 104,16, ma il biglietto verde si spinge in avanti anche rispetto all'euro che scende da 1,1016.
Shopping sul petrolio che è arrivato a testare la soglia dei 51 dollari al barile, mentre indietreggia l'oro che scende in direzione dei 1.252,5 dollari l'oncia.

Sul versante societario oggi i riflettori saranno puntati sui titoli del settore finanziario e in particolare su Citigroup (NYSE: C - notizie) che ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto in calo dell'11% a 3,84 miliardi di dollari. L'utile per azione al netto delle voci straordinarie è sceso a 1,24 dollari, al di sopra degli 1,16 dollari previsti dagli analisti.
I ricavi sono scesi del 5% a 17,76 miliardi di dollari, al di sopra dei 17,36 miliardi messi in conto dalla comunità finanziaria.

Sotto la lente anche JP Morgan che ha archiviato il terzo trimestre con un utile netto in flessione da 6,8 a 6,29 miliardi di dollari, con un risultato per azione pari a 1,58 dollari, al di sopra degli 1,39 stimati dal consensus. I ricavi sono aumentati dell'8,4% a 25,51 miliardi di dollari, battendo anche in questo caso le aspettative del mercato fissate a 24 miliardi di dollari.

Infine, ha battuto le attese la trimestrale di Wells Fargo (Hannover: NWT.HA - notizie) che nel terzo trimestre ha riportato un utile netto in contrazione da 5,8 a 5,64 miliardi di dollari. Il risultato per azione è stato pari a 1,03 dollari, superando le aspettative degli analisti che parlavano di un eps pari a 1,01 dollari.

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