Wall Street storce il naso dopo alcune trimestrali

Dopo la chiusura contrastata di ieri, la seduta odierna dovrebbe partire in calo per la piazza azionaria americana, stando a quanto anticipato dai futures sui principali indici. Il contratto sull'S&P500 viaggia in rosso dello 0,27%, seguito da quello sul Nasdaq100 che arretra dello 0,38%.

Dal fronte macro la prima indicazione arrivata oggi ha deluso le attese visto che nel mese di giugno i prezzi alle importazioni hanno evidenziato una variazione negativa dello 0,2%, in recupero rispetto al calo dello 0,3% precedente. L'indicazione odierna si è rivelata leggermente peggiore delle previsioni degli analisti che puntavano ad una flessione più contenuta dello 0,1%.

Il mercato attende di conoscere un altro aggiornamento macro che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio degli scambi e si tratta dell'indice Nahb di luglio per il quale si prevede un rialzo da 67 a 68 punti.

Sul fronte valutario intanto si appesantisce sempre più il bilancio negativo del dollaro nei confronti dello yen, con un cambio fotografato in area 111,85, ma il biglietto verde perde quota anche rispetto all'euro che si spinge oltre quota 1,156.
Acquisti sul petrolio che viaggia in direzione dei 47 dollari al barile e il segno più precede anche l'oro che sale al di sopra di area 1.241 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Bank of America (Swiss: BAC-USD.SW - notizie) -Merrill Lynch che nel secondo trimestre ha visto l'utile netto salire da 4,78 a 5,27 miliardi di dollari, con un risultato per azione pari a 0,46 dollari, al di sopra dei 43 cents previsti. I ricavi sono cresciuti da 21,51 a 23,07 miliardi di dollari, battendo anche in questo caso le stime del mercato che puntava ad un fatturato pari a 21,78 miliardi di dollari. Da segnalare però che il gruppo ha registrato una contrazione del 9% delle entrate dalle attività di trading.

Sempre nel settore bancario segnaliamo Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) che nel secondo trimestre ha registrato un utile per azione pari a 3,95 dollari, ben oltre i 3,39 dollari del consensus, mentre i ricavi sono calati da 7,93 a 7,89 miliardi di dollari, al di sopra però dei 7,52 miliardi su cui aveva scommesso la comunità finanziaria.

In tema di risultati societari segnaliamo anche Johnson & Johnson (NYSE: JNJ - notizie) che nel secondo trimestre ha visto l'utile calare da 1,43 a 1,4 dollari per azione, ma al netto delle voci straordinarie il dato sale a 1,83 dollari, contro gli 1,79 dollari del consensus.

I ricavi sono saliti dell'1,9% a 18,84 miliardi di dollari, poco al di sotto dei 18,95 messi in conto dal mercato. Johnson & Johnson ha rivisto al rialzo l'outlook per l'intero esercizio, per il quale prevede ora ricavi pari a 75,8-76,1 miliardi di dollari, rispetto alla stima precedente pari a 75,4-76,1 miliardi, mentre le attese sull'utile per azione sono state riviste da 7-7,15 a 7,12-7,22 dollari.

A mercati chiusi si guarderà alla trimestrale di IBM (NYSE: IBM - notizie) che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un eps pari a 2,75 dollari.

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