A Wall Street svanisce effetto Opec. Focus su dichiarazioni Fed

La seduta odierna dovrebbe aprirsi all'insegna della cautela per la piazza azionaria americana, visto che i futures sui principali indici viaggiano al di sotto della parità. Il contratto sull'S&p500 e quello sul Nasdaq100 arretrano entrambi dello 0,15%, in recupero rispetto ai livelli di circa mezz'ora.

A favorire una parziale rimonta contribuiscono i primi due dati macro di oggi che hanno battuto le attese del mercato, senza tuttavia favorire reazioni evidenti da parte dello stesso.
Nell'ultima settimana le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono state pari a 254mila unità, in rialzo di 3mila unità rispetto alla lettura precedente rivista leggermente al ribasso da 252mila a 251mila unità. L'indicazione odierna si è rivelata migliore delle previsioni degli analisti che si erano preparati ad un rialzo a 260mila unità.

La versione definitiva del dato relativo al PIL del secondo trimestre ha evidenziato una variazione positiva del'1,4%, con una revisione al rialzo rispetto all'1,1% dell'indicazione preliminare. La lettura odierna ha superato le aspettative del mercato che si era preparato ad un incremento dell'1,3%.

Gli investitori attendono di conoscere un altro aggiornamento che sarà diffuso a mercati aperti e si tratta dell'indice home pending sales, relativo cioè alle vendite di case con contratti in corso, che ad agosto dovrebbe mostrare un rialzo dell'1%. in frenata rispetto all'1,3% precedente.

In tarda serata è previsto un discorso del numero uno della Fed, Janet Yellen, sul sistema bancario, mentre nel corso della giornata prenderà la parola Esther George, presidente della Fed di Kansas City, oltre a Patrick Harker, a capo della Fed di Philadelphia, ma sono previsti anche gli interventi di Dennis Lockhart, presidente della Fed di Atlanta (BSE: 532759.BO - notizie) e di Jerome Power, membro della banca Centrale americana.

Intanto sul fronte valutario si segnala la corsa del dollaro che avanza a grandi passi nei confronti dello yen, riportandosi in area 101,7, mentre è decisamente più cauto il rialzo rispetto all'euro che viene scambiato a ridosso di quota 1,12.

Poco mosso il petrolio che dopo il rally di ieri alimentato dall'accordo dell'Opec sul tetto della produzione, si presenta in area 47 dollari al barile. Segno meno per l'oro che arretra poco al di sotto dei 1.317 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire PepsiCo (NYSE: PEP - notizie) che ha diffuso i risultati del terzo trimestre dell'esercizio fiscale in corso, archiviato con un utile in rialzo da 533 milioni a 1,99 miliardi di dollari. Il risultato per azione è stato pari a 1,37 dollari, al di sopra degli 1,31 messi in conto dagli analisti, mentre i ricavi sono scesi da 16,33 a 16,03 miliardi di dollari, superando le previsioni del mercato fissate a 15,87 miliardi.

Da segnalare che PepsiCo ha rivisto al rialzo la guidance sull'utile per azione riferita all'intero esercizio fiscale da 4,71 a 4,78 dollari, al di sopra dei 4,76 stimati dalla comunità finanziaria.

Uno sguardo anche a Phillip Morris International che ha migliorato le stime sull'utile per azione riferite all'esercizio in corso da 4,45-4,55 dollari a 4,53-4,58 dollari per azione.

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