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Wall Street al test della Fed. Sotto pressione l'high-tech

Wall Street al test della Fed. Sotto pressione l'high-tech

Prevale l'incertezza sulla piazza azionaria americana che già nelle ultime due sedute ha mostrato un andamento poco convinto. Per oggi è previsto un ritorno delle vendite sui principali indici e in particolare su quello tecnologico, visto che il contratto future sull'S&P500 scende dello 0,28%, mentre quello sul Nasdaq100 arretra dell'1,09%.

Per le indicazioni sul fronte macro, il mercato attende di conoscere l'indice home pending sales, relativo cioè alle vendite di case con contratti in corso, riferito al mese di marzo.
Alle 16.30 ora italiana si guarderà ai prezzi del petrolio visto che sarà diffuso il report sulle scorte strategiche da parte del Dipartimento dell'energia.

L'evento clou della seduta è quello in agenda due ore prima della chiusura di Wall Street, quando la Fed annuncerà la sua decisione sui tassi di interesse, destinati a rimanere fermi nel range 0,25%-0,5%. Sarà importante seguire con attenzione il comunicato che accompagnerà l'annuncio ufficiale, visto che lo stesso potrà fornire elementi utili per capire quale sarà la tempistica relativa al prossimo rialzo del costo del denaro negli Stati Uniti.

Sul fronte valutario intanto il dollaro è leggermente debole nei confronti dello yen a quota 111,25, e il biglietto verde arretra con più decisione rispetto all'euro che sale in direzione di area 1,132.
Tra le commodities è positiva l'intonazione del petrolio che dopo il rally di ieri sta cercando di riconquistare la soglia dei 45 dollari al barile e guadagna terreno anche l'oro che avanza in direzione dei 1.250 dollari l'oncia.

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Spostando lo sguardo sul versante societario, da seguire Boeing (NYSE: BA - notizie) che ha chiuso il primo trimestre con un utile in calo da 1,34 a 1,22 miliardi di dollari, corrispondente ad un risultato per azione, al netto delle voci straordinarie, pari a 1,74 dollari, al di sotto degli 1,83 messi in conto dagli analisti.
I ricavi sono aumentati da 22,15 a 22,63 miliardi di dollari e la società ha confermato per l'esercizio in corso la stima di un utile per azione compreso tra 8,1 5 e 8,35 dollari, mentre i ricavi sono attesi tra 93 e 95 miliardi.

Sotto i riflettori Apple (Londra: 0R2V.L - notizie) che ha archiviato il secondo trimestre dell'esercizio fiscale in corso con un utile netto in netto calo da 13,57 a 10,52 miliardi di dollari. L'utile per azione è stato pari a 2,33 dollari, al di sopra comunque dei 2 dollari previsti dal mercato, mentre i ricavi sono scesi per la prima volta in 13 anni, passando da 58,01 a 50,56 miliardi di dollari, al di sotto dei 52 miliardi del consensus.

Per il trimestre in corso Apple prevede di realizzare un fatturato compreso tra 41 e 43 miliardi di dollari, al di sotto delle aspettative degli analisti che si sono preparati ad un giro d'affari più robusto a 47,4 miliardi di dollari.

Sempre nel settore high-tech da seguire eBay che nel primo trimestre di quest'anno ha riportato un utile netto in salita da 449 a 482 miliardi di dollari, con un risultato per azione pari a 0,41 dollari, ma al netto delle voci straordinarie il dato sale a 0,47 dollari, al di sopra dei 44 cents stimati dal mercato.

I ricavi sono cresciuti del 4% a 2,06 miliardi di dollari, poco al di sotto dei 2,08 miliardi messi in conto dagli esperti. Per il trimestre in corso eBay prevede di realizzare un utile per azione tra 0,4 e 0,42 dollari, mentre il fatturato dovrebbe aggirarsi tra 2,14 e 2,19 miliardi di dollari.

Sempre in tema di risultati societari segnaliamo che dopo la chiusura del mercato si guarderà ai conti di Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) e Texas Instruments (Sao Paolo: TEXA34F.SA - notizie) che dovrebbero consegnare entrambe un utile per azione pari a 0,62 dollari.

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