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Wall Street torna a salire: voto finale per la riforma fiscale

Dopo il calo di ieri la piazza azionaria americana è pronta a riprendere la via dei guadagni, come evidenziato dall'andamento dei futures sui principali che viaggiano tutti in positivo. Il contratto sull'S&P500 sale dello 0,31%, preceduto da quello sul Nasdaq100 che avanza dello 0,4%

Il mercato mostra una buona impostazione dopo che il Senato ha approvato la riforma fiscale voluta da Trump, per la quale si attende ora il via libera della Camera, dove la proposta è tornata in seguito ad alcune modifiche.
Sul fronte macro gli investitori attendono di conoscere l'aggiornamento relativo alle vendite di case esistenti che a novembre dovrebbero salire da 5,48 a 5,52 milioni di unità.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) pomeriggio si guarderà ai prezzi del petrolio visto che sarà presentato il report sulle scorte strategiche Usa da parte del Dipartimento dell'energia.

Dando uno sguardo al mercato valutario, il dollaro guadagna terreno nei confronti dello yen, salendo a quota 113,26, mentre il biglietto verde è debole rispetto all'euro che viene fotografato ad un passo da area 1,185.
Acquisti sul petrolio che dopo il rialzo di ieri si spinge ancora in avanti ad un passo da quota 58 dollari al barile, e lo shopping interessa anche l'oro che sale al di sopra dei 1.265,5 dollari l'oncia.

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Tra i vari titoli da seguire segnaliamo General Mills (NYSE: GIS - notizie) che nel secondo trimestre dell'esercizio fiscale in corso ha riportato un utile netto in calo da 481,8 a 430,5 milioni di dollari, con un risultato per azione pari a 0,74 dollari, ma al netto delle voci straordinarie il dato sale a 0,82 dollari, poco sotto gli 83 cents attesi dal mercato.

I ricavi sono saliti da 4,11 a 4,2 miliardi di dollari, superando le previsioni degli analisti che puntavano ad un fatturato meno corposo a 4,08 miliardi di dollari.

Sempre in tema di risultati societari da monitorare Micron Technology (Francoforte: 869020 - notizie) che ieri dopo la chiusura del mercato ha diffuso i numeri del primo trimestre dell'esercizio fiscale corrente.

Il gruppo ha riportato un utile per azione pari a 2,45 dollari, al di sopra dei 2,2 dollari stimati dagli analisti, mentre il fatturato è aumentato del 71% a 6,8 miliardi di dollari, al di sopra dei 6,39 miliardi su cui aveva scommesso la comunità finanziaria.

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