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A Wall Street è atteso un rientro in rosso dopo la festa

C'è grande attesa per il ritorno agli scambi della piazza azionaria americana, reduce da un week-end più lungo del solito, visto che ieri è rimasta chiusa per via della festività dell'Independence Day.
Il rientro alle contrattazioni però non promette nulla di buono visto che i futures sui principali indici viaggiano tutti in calo e vedono il contratto sull'S&P500 e quello sul Nasdaq100 in ribasso dello 0,83%.

La seduta odierna non sarà molto impegnativa sul fronte macro visto che in agenda troviamo un solo aggiornamento che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio degli scambi. Si tratta degli ordini alle imprese che a maggio dovrebbero mostrare una variazione negativa dello 0,5%, in frenata rispetto al rialzo dell'1,9% precedente.
Un'ora e mezza prima della chiusura di Wall Street si segnala un discorso di William Dudley, presidente della Fed di New York.

Intanto sul fronte valutario il dollaro perde terreno nei confronti dello yen scivolando verso quota 101,85, mentre il biglietto verde si apprezza rispetto all'euro che passa di mano a 1,1135.
Indietreggia il petrolio che dopo aver chiuso la sessione di venerdì scorso in area 49 dollari viene fotografato negli ultimi minuti a ridosso dei 47,5 dollari al barile, mentre l'oro arretra al di sotto dei 1.347,5 dollari l'oncia.

Da segnalare intanto che il rendimento dei Treasuries, ossia dei titoli di Stato con scadenza a 10 anni, secondo i dati diffusi da Reuters ha toccato il nuovo minimo storico all'1,378%.

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Tra i vari titoli segnaliamo i protagonisti del settore oil che oggi potrebbero risentire della flessione dei prezzi dell'oro nero. Sotto i riflettori anche McDonald's che ha vinto una causa legale in Europa nella causa contro la societa' di Singapore Future Enterprises, che aveva registrato i propri prodotti alimentari con il marchio MACCOFFEE.

La Corte ha ritenuto che quest'ultimo marchio è simile a quello McDonald's in termini di fonetica, aggiungendo che la combinazione del prefisso "mac" al nome di una bibita potrebbe indurre i consumatori ad associazione il marchio a quello della famosa catena di fast-food americana.

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