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Warning sui mercati azionari: la correzione (appare) già in atto

Dall'estremo oriente all'occidente passando dall'Europa: la chiave di lettura è pressochè univoca e sembra essere uniforme nell'apparire improntata a segnali di incertezza generalizzati. I principali indici azionari mondiali devono scongiurare l'attuale momento di debolezza sul fronte grafico: in caso di mancata reazione - la potenziale correzione - potrebbe assumere significative conseguenze.

EUROPA

D.J. STOXX (600): l'indice europeo ha raggiunto e superato la resistenza di brevissimo periodo a 382,181 in precedenza indicata. La preannunciata chiusura superiore ad area 383,74 è arrivata solamente ieri con una dinamica dei prezzi scambiati che non convince sul fronte algoritmico. Rispetto al precedente target individuato a quota 386,170 viene rivista la strategia operativa suggerendo un completo alleggerimento agli attuali livelli o - per chi possiede una maggiore propensione al rischio - in prossimità di area 384,93. Preoccupante una chiusura inferiore a 382,20 con possibile downside fino a 379,80.

AMERICA

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S&P 500: pausa fisiologica per l'indice statunitense che ha capitolato dopo alcuni giorni sopra l'area psicologica dei 2.500 punti. Nonostante i precedenti target rialzisti siano confermati (prima a quota 2.535,67 e successivamente a 2.567,48 punti) lo scenario algoritmico appare ulteriormente peggiorato preannunciando un potenziale movimento di natura ribassista. Si rimarca l'importanza di 2.482,90 dove - in caso di chiusura inferiore - il primo obiettivo ribassista coinciderebbe con 2.453,82 punti.

AMERICA LATINA

BOVESPA: il precedente monito relativo ad un'uscita dal mercato (o riduzione delle posizioni in essere) ha evitato la pesante flessione registrata in concomitanza della violazione al ribasso dei 75.000 punti. L'impostazione algoritmica - che evidenzia accentuate soglie di ipercomprato - appare compromessa nel brevissimo termine. Il raggiungimento di area 74.164,10 favorirebbe un ulteriore estensione del movimento ribassista fino 69.487,58 punti. Ancora nessun segnale in ottica rialzista.

ASIA (PACIFICO)

NIKKEY 225: nuovamente l'ennesimo e significativo gap nel corso dell'ottava trascorsa. L'indice giapponese ha superato la soglia dei 20.000 punti approfittando di uno slancio in apertura di settimana e proseguendo la propria corsa fino a 20.481,27 dove - privo della dovuta spinta rialzista - ha poi ritracciato riportandosi a 20.400 punti. La soglia indicata a 20.417,90 (con target oltre i 20.800 punti) è stata avvicinata venerdì (massimo a 20.417,07) non trovando però la necessaria forza per mantenere la propria positiva impostazione. Questa configurazione grafica non appare abbastanza solida per le prossime giornate: solo con i prezzi sopra 20.301,33 punti si agevolerebbe un ritorno verso area 20.500. Attenzione al mancato supporto di area 20.115 che implicherebbe un ritorno dei prezzi in direzione di quota 19.952 punti.

ASIA (PACIFICO EX JAPAN)

HANG SENG: ha prevalso l'impostazione negativa su alcuni lagging indicators facendo pertanto scivolare i prezzi sotto i 27.500 punti. L'area in corrispondenza di 27.270,60 sembra essere il primo target oltre il quale - in caso di mancata reazione - i corsi potrebbero rivedere area 27.000 punti. Segnale di acquisto solo in caso di superamento di 27.960 con obiettivo oltre i 28.200 punti.

SHANGAI COMPOSITE: il supporto a 3.335,75 punti - quale parte inferiore del trading range di breve termine - ha finora contrastato le spinte ribassiste registrare nel corso delle ultime sedute: l'impostazione algoritmica denota una certa debolezza il che può preannunciare una possibile violazione al ribasso di area 3.300. Nessuna opportunità - in chiave rialzista - fino a quando i prezzi graviteranno sotto i 3.370 punti.

MUMBAI SENSITIVE: il temuto cedimento del supporto a 31.968,10 punti si è concretizzato. I prezzi - nonostante il recente pull back in chiusura nel corso dell'ultima seduta - evidenziano un quadro algoritmico ancora impostato al ribasso. Il precedente target a quota 31.135,50 rimane confermato anche se, nel brevissimo periodo, potremmo assistere ad un ritorno (momentaneo) verso quota 31.886 punti.

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