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Whirlpool annuncia 1.350 esuberi in Italia, governo critico

Operai al lavoro in una fabbrica di elettrodomestici. REUTERS/Stringer

ROMA (Reuters) - Occupazione di nuovo a rischio nel settore del bianco in Italia dopo la lunga vertenza Electrolux dello scorso anno.

Stamani, il colosso degli elettrodomestici Whirlpool ha annunciato 1.350 esuberi complessivi nel piano di integrazione con Indesit, rilevata dalla famiglia Merloni, a fronte di investimenti in Italia per 500 milioni in quattro anni.

Il personale in eccesso comprende i circa 950 addetti già noti, più altri 400, di cui 250 negli stabilimenti e 150 nei centri di ricerca.

La notizia è arrivata al termine dell'incontro al ministero dello Sviluppo fra la multinazionale americana e i sindacati e non è piaciuta all'esecutivo che ha espresso "forte contrarietà per gli aspetti legati agli impatti occupazionali" chiedendo di "non procedere a licenziamenti unilaterali" fino al 2018, come ha spiegato il ministro Federica Guidi.

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Whirlpool sottolinea che gli esuberi "sono stati mantenuti al livello più basso possibile" e che il piano aumenta i volumi di produzione in Italia.

"Noi abbiamo espresso il nostro più profondo dissenso", dice Gianluca Ficco della Uilm nazionale.

La Fiom guarda con favore alla parte investimenti che comprende "il rientro di produzioni attualmente fatte in Cina, in Turchia e in Polonia", ma rigetta gli annunci di chiusura degli stabilimenti, in particolare l'impianto di Carinaro (Caserta) dove lavorano più di ottocento persone.

Il progetto prevede inoltre la chiusura di Albacina (Fabriano), "i cui seicento lavoratori dovrebbero essere trasferiti nella vicina fabbrica di Melano, e la cessione del sito di None (Torino), dove attualmente ci sono novanta addetti fra il magazzino e il centro ricerche", aggiunge Ficco.

INDESIT E LE ALTRE ITALIANE ACQUISITE DAGLI STRANIERI

Il 10 luglio scorso Whirlpool ha annunciato l'acquisizione del 60,4% di Indesit dalla famiglia Merloni per 758 milioni di euro. Il colosso americano ha poi lanciato un'Opa obbligatoria sul capitale restante.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva parlato di "operazione fantastica" con prospettive favorevoli per l'occupazione, mentre molti commentatori lamentavano il nuovo colpo al Made in Italy dopo lo shopping straniero su Loro Piana e Avio.

Lo shopping straniero in Italia è proseguito in questi mesi con la cessione da parte di Finmeccanica di Ansaldo Breda e del 40% di Ansaldo Sts ai giapponesi di Hitachi e l'acquisizione da parte dei cinesi di ChemChina della maggioranza di Pirelli. A breve anche Pininfarina potrebbe passare nelle mani degli indiani di Mahindra.

Il prossimo incontro al Mise sul piano Whirlpool è previsto lunedì 20 aprile, ma i sindacati sono già sul piede di guerra: "I lavoratori dovranno mettere in campo iniziative e mobilitazioni", annuncia la Fiom.

(Giuseppe Fonte e Francesca Piscioneri)