Zona euro, in 2020 forte crescita debito causa pandemia
BRUXELLES (Reuters) - Lo scorso anno il debito della zona euro è decisamente aumentato, con i governi che hanno aumentato fortemente la raccolta per mantenere le economie in vita durante i lockdown e una crescita delle nuove emissioni particolarmente evidente nei Paesi già indebitati.
È quanto emerge dai dati a cura di Eurostat, che mostrano che nel 2020 il debito pubblico aggregato dei 19 Paesi che condividono l'euro è balzato di 1.240 miliardi di euro a 11.100 miliardi di euro, o il 98% del prodotto interno lordo, dall'83,9% del 2019, con il deficit passato al 7,2% dallo 0,6% del Pil.
La Grecia, già alle prese con un ingente debito dopo la crisi del debito sovrano, ha visto le emissioni aumentare di 25 punti percentuali lo scorso anno a un totale di 341 miliardi di euro, o il 205,6% del Pil -- il debito più alto d'Europa se rapportato alle dimensioni dell'economia.
L'Italia è seconda nel blocco per rapporto debito/Pil, pari al 155,8%, in rialzo di 21,2 punti rispetto al 2019, ma è il Paese più indebitato in Europa in termini assoluti con 2.570 miliardi di euro.
L'Estonia, tra gli ultimi Paesi a entrare nella zona euro, e la Bulgaria -- candidata all'adozione della moneta unica -- hanno registrato tra le migliori performance, con un rapporto debito/Pil di solo il 18,2% per l'Estonia e del 25% per la Bulgaria.
La Germania, prima economia della zona euro, ha visto un aumento del debito di 10 punti percentuali al 69,8% del Pil, mentre la Francia, seconda economia del blocco, ha registrato una crescita di 18 punti, al 115,7% del Pil.
Le direttive dell'Unione europea, sospese al momento a causa della pandemia, prevedono che i governi debbano tentare di mantenere il debito pubblico al di sotto del 60% del Pil.
(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)