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Zona euro, attività imprese balza a luglio, ma pesano pressioni prezzi e timori Covid

Una persona apre un negozio in un quartiere commerciale di Madrid

LONDRA (Reuters) - L'attività delle imprese della zona euro è aumentata il mese scorso, espandendosi al ritmo più veloce degli ultimi 15 anni, con la revoca di ulteriori restrizioni dovute al coronavirus e l'accelerazione delle campagne di vaccinazione che hanno dato slancio al settore dei servizi del blocco.

È quanto emerge dagli indici Pmi finali a cura di Ihs Markit.

Tuttavia, i disagi nelle catene di fornitura e la carenza di forza lavoro hanno fatto sì che i prezzi input siano aumentati al ritmo più veloce in oltre due decenni e i timori di ulteriori restrizioni per contenere la variante Delta del Covid-19 altamente contagiosa hanno inciso sul clima di ottimismo.

L'indice composito finale Pmi, considerato un buon indicatore della salute economica della zona euro, è salito a 60,2 il mese scorso dal 59,5 di giugno, il livello più alto da giugno 2006, ben al di sopra della soglia dei 50 punti che separa la crescita dalla contrazione, anche se leggermente al di sotto della stima "flash" di 60,6.

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"Il settore dei servizi in Europa sta riprendendo vita. L'allentamento delle restrizioni dovute al virus e l'ulteriore progresso dei programmi di vaccinazione stanno stimolando la domanda per un'ampia varietà di attività, in particolare nel turismo, nei viaggi e nel settore dell'ospitalità", ha detto Chris Williamson, chief business economist di Ihs Markit.

Con la riapertura di altre attività dei servizi, l'indice Pmi del settore è salito a 59,8 da 58,3 a giugno, al di sotto della stima preliminare di 60,4, ma comunque la lettura finale più alta da giugno 2006.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi)