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Zona euro, deficit commerciale stabile a gennaio malgrado aumento spesa importazioni energia

Due monete da un euro immerse in acqua

BRUXELLES (Reuters) - A gennaio il deficit commerciale della zona euro è rimasto invariato rispetto a un anno prima, con un forte aumento del costo delle importazioni di energia che ha controbilanciato la ripresa delle esportazioni di beni, secondo i dati pubblicati oggi.

In un comunicato dell'ufficio statistico dell'Unione europea Eurostat, si legge che la bilancia commerciale della zona euro con il resto del mondo ha fatto segnare un deficit di 30,6 miliardi di euro a gennaio, rispetto ai 30,2 miliardi del gennaio 2022.

Eurostat ha inoltre detto che per l'intero 2022 il deficit commerciale della zona euro è stato di 333,5 miliardi di euro, rispetto a un avanzo di 105,3 miliardi di euro nel 2021.

Per l'Unione europea nel suo complesso, i dati hanno mostrato che le importazioni di energia sono costate il 18,7% in più, anche se la spesa per le materie prime importate è diminuita.

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Il deficit commerciale dell'Ue con la Russia - il suo principale fornitore di energia fino all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022 - è sceso a 5,2 miliardi di euro dai 13,4 miliardi di euro nel gennaio 2022.

Tuttavia è aumentato il deficit commerciale con la Norvegia, altro fornitore di energia. Allo stesso tempo, sia il deficit commerciale con la Cina che il surplus commerciale con gli Stati Uniti si sono ridotti.

In termini destagionalizzati, il deficit commerciale della zona euro è sceso per il quinto mese consecutivo a 11,3 miliardi di euro dai 13,4 miliardi di euro di dicembre 2022. Il deficit ha raggiunto un picco di 46,1 miliardi di euro ad agosto.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Claudia Cristoferi)