Zona euro, inflazione gennaio rimbalza oltre le aspettative
BRUXELLES (Reuters) - I prezzi al consumo della zona euro a gennaio sono aumentati al di là delle aspettative, spinti da un balzo dei prezzi in Germania e in Olanda, nonostante il continuo andamento al ribasso dei prezzi energetici.
Lo mostrano le stime preliminari pubblicate da Eurostat, l'ufficio statistico europeo.
L'inflazione nei 19 paesi della zona euro a gennaio è avanzata dello 0,2% su base mensile, con un balzo dello 0,9% su base annua, rimbalzando da un calo dello 0,3% a dicembre.
Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto a gennaio un aumento dello 0,5% su base annuale.
A gennaio, i volatili prezzi energetici sono aumentati del 3,8% su base mensile, secondo le stime Eurostat, ma calano del 4,1% rispetto alla rilevazione corrispondente nel 2020, mentre gli altrettanto volatili prezzi dei beni alimentari non lavorati sono avanzati dell'1,1% su base mensile e dell'1,9% su base annua.
L'indicatore che esclude le due componenti volatili, definito dalla Bce "inflazione core" e monitorato attentamente, è calato dello 0,3% su base mensile, incrementando dell'1,4% rispetto a gennaio 2020.
Una misura ancora più specifica dell'inflazione - che esclude i prezzi di alcol e tabacco, soggetti ad accise governative - mostra un calo mensile dello 0,5% e un incremento dell'1,4% su base annuale, ben oltre le aspettative.
Si tratta di una buona rilevazione per la Banca centrale europea, che intende mantenere l'inflazione al di sotto ma vicina al 2%. Un target non raggiunto per anni, nonostante i tassi d'interesse molto bassi e l'acquisto di bond governativi da centinaia di miliardi di euro, per iniettare liquidità nel sistema bancario.
La crescita dei prezzi al consumo più rapida a gennaio è stata rilevata in Germania, maggiore economia europea, dove i prezzi sono aumentati dell'1,6% su base annuale, e in Olanda, in rialzo dell'1,7% rispetto a gennaio 2020.
(Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Roma Stefano Bernabei)