Zona euro, inflazione più alta, crescita più bassa - sondaggio Bce
FRANCOFORTE (Reuters) - L'inflazione nella zona euro sarà probabilmente più alta rispetto ad alcune delle previsioni più recenti e l'aumento dei prezzi potrebbe rimanere decisamente oltre le proiezioni della Banca centrale europea fino al 2024, secondo un sondaggio della Bce.
Con un'inflazione cinque volte superiore all'obiettivo del 2%, Francoforte ha raddoppiato il tasso di riferimento sui depositi all'1,5% e promesso un ulteriore inasprimento delle politiche nel tentativo di evitare il radicamento della crescita dei prezzi.
Questo rischio è chiaramente evidenziato dalla 'Survey of Professional Forecaster' Bce, indicatore fondamentale per le decisioni politiche, che mostra una consistente pressione sui prezzi, malgrado sia probabile che la crescita economica si arresterà l'anno prossimo.
L'inflazione nel 2023 è ora vista al 5,8%, al di sopra della previsione Bce del 5,5%, mentre nel 2024 la crescita dei prezzi potrebbe essere del 2,4%, da 2,3% della previsione Bce.
"Le revisioni al rialzo riflettono principalmente una combinazione di aumento dei prezzi dell'energia non legata al petrolio e dei prodotti alimentari e l'effetto contagio sugli altri prezzi, e di una maggiore crescita salariale" ha spiegato la Bce.
Nel 2027, l'inflazione tornerebbe al 2,2%, in linea con i risultati della precedente indagine pubblicata tre mesi fa.
Secondo il sondaggio, l'anno prossimo la crescita economica rallenterà a 0,1%, ben al di sotto della previsione ufficiale Bce di 0,9%. Gli intervistati prevedono una crescita negativa tra il terzo trimestre 2022 e il primo trimestre del 2023, con un calo cumulativo dello 0,7%.
Nel 2024 è prevista un'espansione dell'1,6% dell'economia della zona euro, contro la proiezione Bce dell'1,9%.
Ieri la presidente della Bce Christine Lagarde ha detto che sulle attuali proiezioni di inflazione i rischi sono verso l'alto, mentre quelli sulla crescita sono sbilanciati al ribasso.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Alessia Pé)