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Zona euro, inflazione registra calo record, ma prezzi core accelerano

Le bandiere dell'Unione europea sventolano davanti alla sede della Commissione europea a Bruxelles

FRANCOFORTE (Reuters) - L'inflazione nella zona euro ha registrato a marzo un rallentamento record, ma la crescita dei prezzi core ha subito un'accelerazione, secondo i dati Eurostat, rafforzando probabilmente l'ipotesi di altri rialzi dei tassi da parte della Banca centrale europea.

I prezzi al consumo sono aumentati del 6,9% a marzo dopo un incremento dell'8,5% a febbraio, il che significa la maggiore decelerazione da quando l'Eurostat ha iniziato a raccogliere dati nel 1991.

Il calo è dovuto quasi esclusivamente alla diminuzione dei prezzi dell'energia rispetto a marzo dell'anno scorso, quando si erano impennati in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Ma l'inflazione core, che esclude i prezzi volatili dell'energia e dei generi alimentari, considerato un migliore indicatore della tendenza sottostante, ha registrato una leggera accelerazione al 7,5% dal 7,4% di febbraio.

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Gli analisti intervistati da Reuters si aspettavano che l'inflazione complessiva nei 20 Paesi della zona euro si attestasse al 7,1% e quella core al 7,5%.

Dopo una serie record di rialzi dei tassi, la Bce si è astenuta dall'impegnarsi su altri aumenti, affermando che ciò dipenderà dall'attenuarsi delle attuali turbolenze nel settore bancario e dai dati relativi all'inflazione di fondo.

Tuttavia, diversi policymaker della Bce, tra cui il capo economista Philip Lane, hanno recentemente affermato che probabilmente saranno necessari ulteriori aumenti dei costi di finanziamento per riportare l'inflazione al target del 2%.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Sabina Suzzi)