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Zona euro, per banche Europa meridionale maggior impatto da cambiamento clima - Bce

Diverse bandiere Ue davanti la Commissione europea a Bruxelles

FRANCOFORTE (Reuters) - Le banche dell'Europa meridionale saranno tra quelle che sopporteranno i danni maggiori se il cambiamento climatico non sarà mitigato, poiché i loro clienti sono i più esposti a disastri naturali come gli incendi.

È quanto emerge da uno studio pubblicato dalla Banca centrale europea.

La Bce ha simulato l'andamento di oltre 1.600 banche della zona euro per scoprire come reagirebbero alle conseguenze del cambiamento climatico, includendo disastri naturali e l'introduzione di misure per ridurre le emissioni.

Secondo lo studio la probabilità di default per i prestiti bancari aumenterebbe del 7% nel corso dei prossimi 30 anni in base a uno scenario 'hot house', nel quale non è prevista alcuna manovra contro il cambiamento climatico.

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Tuttavia, per quattro paesi, questo incremento potrebbe essere pari a quasi il doppio. La Bce non ha nominato direttamente gli stati, ma un grafico incluso nello studio mostra che Grecia, Portogallo, Spagna e Malta contano la più alta proporzione di aziende esposte ai rischi fisici legati al cambiamento climatico.

"Anche se gli stati europei sono esposti similarmente ai rischi della transizione, osservando le 'tail firm'... emergono comunque alcuni paesi che mostrano un'eccezionale vulnerabilità a un elevato rischio fisico", si legge nello studio della Bce.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)