Zona euro, Pil trim1 a 0,1% su trim, crescono esportazioni

Bandiere dell'Unione europea di fronte alla sede della Bce

BRUXELLES (Reuters) - L'economia della zona euro è cresciuta dello 0,1% su base trimestrale nei primi tre mesi dell'anno, come confermato da Eurostat, con un aumento dell'occupazione e un forte incremento delle esportazioni che hanno portato a una crescita del surplus commerciale della zona euro.

Eurostat ha inoltre confermato la stima preliminare secondo cui il Pil nei 20 Paesi della zona euro è cresciuto dell'1,3% su base annua nel periodo gennaio-marzo e ha comunicato che l'occupazione è cresciuta dello 0,6% sul trimestre, per un aumento dell'1,7% su base annua.

Sebbene non sia ancora disponibile un'analisi più dettagliata dell'aumento del Pil, i dati commerciali non corretti per il primo trimestre hanno mostrato un incremento dell'8,5% delle esportazioni rispetto allo stesso periodo del 2022, con importazioni invariate, il che indica che il commercio netto ha contribuito alla crescita.

A marzo la bilancia commerciale non corretta della zona euro è passata a un surplus di 25,6 miliardi di euro da un deficit di 20 miliardi nei primi tre mesi del 2022. Su base destagionalizzata, l'avanzo commerciale di marzo è stato di 17 miliardi di euro, in aumento rispetto al deficit di 200 milioni di euro del mese precedente.

Il miglior risultato commerciale netto del primo trimestre è derivato principalmente dall'aumento delle esportazioni di macchinari, veicoli e prodotti chimici e dal calo delle importazioni di energia.

Le importazioni dalla Russia, un tempo fornitore chiave di petrolio e gas per l'Ue, sono diminuite del 72,1% nel periodo gennaio-marzo rispetto all'anno precedente, poiché l'Ue ha smesso di acquistare gran parte dell'energia da Mosca dopo l'invasione russa dell'Ucraina a fine febbraio 2022.

Anche il deficit commerciale dell'Ue con la Cina, il secondo partner commerciale della zona euro dopo gli Stati Uniti, è diminuito nel primo trimestre a 74,7 miliardi di euro dai 92,0 miliardi dello stesso periodo del 2022, in quanto l'Ue cerca di ridurre la dipendenza da Pechino.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Stefano Bernabei)