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Accordo Opec sul taglio di produzione: il prezzo del petrolio aumenta del 6%

Con una mossa a sorpresa l’Opec trova l’accordo per tagliare le quote di produzione di petrolio scendendo a 32,5 milioni di barili al giorno. La decisione arrivata dopo 6 ore di vertice dei Paesi produttori ad Algeri fa immediatamente schizzare le quotazioni dell’oro nero che tornano al di sopra dei 47 dollari con un guadagno di oltre il 6%. La scelta, che rappresenta il taglio di produzione più importante dalla crisi del 2008, viene definita “storica” dal gruppo che riunisce i 14 principali Paesi produttori al mondo e punta a sostenere il prezzo del greggio compensando gli ultimi anni d’offerta eccedente rispetto ad un mercato già saturato dagli idrocarburi di scisto americani. L’intesa era tanto più iaspettata a fronte del disaccordo, fino alla vigilia del vertice, tra Arabia Saudita ed Iran, antagonisti e principali attori nella regione. La Russia, secondo produttore al mondo, presente al summit pur non essendo membro effettivo dell’Opec, si è detta favorevole ad un congelamento della propria produzione al livello record di settembre. Si riserva tuttavia d’attendere l’esito del vertice che si terrà a Vienna il prossimo 30 novembre nel quale verranno stabiliti i dettagli dell’intesa e le modalità per renderla operativa.