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Blocco delle raffinerie, code alle pompe di benzina francesi

Le conseguenze della “Primavera Calda” francese, il blocco delle raffinerie voluto dai sindacati che chiedono il ritiro della riforma del lavoro, non hanno tardato a farsi vedere. Nonostante gli appelli di numerose prefetture ad evitare di fare scorta di carburante, questo martedì molti benzinai dell’Esagono sono stati presi d’assalto dagli automobilisti. In alcuni dipartimenti sono scattati addirittura i razionamenti. Secondo il Segretario di Stato ai trasporti Alain Vidalies lunedì sera un benzinaio su cinque era chiuso o a corto di carburante. “È una situazione difficile. Ci sono code a tutte le stazioni di servizio. Andare al lavoro sarà complicato dato che dovrò restare qua ancora mezz’ora”, afferma un uomo in scooter ad un benzinaio della tangenziale di Parigi. “Sono in giro dalle cinque e mezza di stamane, ho girato cinque stazioni nei dintorni ma senza successo. Dato che lavoro nel cantiere a fianco ho provato qui e stavolta mi è andata bene”, gli fa eco un operaio. Questa, dunque, la situazione nella capitale francese. Ma c‘è anche chi ci ha guadagnato: in Belgio le stazioni di servizio vicine alla frontiera hanno registrato vendite fino a cinque volte maggiori del normale. Nessuno rischio di restare senza carburante, assicurano però dalla Federazione dei distributori. Altri vincitori includono le app e i siti specializzati nella mappatura dei benzinai e nei dati sulle scorte in tempo reale, i quali hanno visto decollare il numero di utenti.