Chi controlla i viadotti?
Avrebbe dovuto chiamarsi Ansfisa, l’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali. Un ente che sulla carta, dopo la tragedia del Ponte Morandi, avrebbe avuto il compito di controllare le oltre 7mila “opere d’arte” del Paese, fra cui i ponti, viadotti e tunnel. Ad oggi di Ansfisa non c’è ancora traccia operativa. L’agenzia è infatti in attesa del parere del Consiglio di Stato in merito a un regolamento attuativo. Avrebbe dovuto inglobare almeno 500 fra ispettori e dirigenti, con un organigramma già stabilito, ma attualmente tutto è rimasto fermo. Manca un organo di controllo adeguato, ma manca soprattutto una mappatura dettagliata delle infrastrutture a rischio. L’ultimo documento rimane il rapporto del Cnr, datato giugno 2018, quando mancava ancora più di un mese al crollo del Ponte Morandi. Il rapporto parla chiaro: in Italia ci sono venti ponti o viadotti che destano preoccupazione. (continua nel video...)