Cosa sono i bitcoin? Ecco 5 cose da sapere
Quando sono nati, chi li ha inventati e da chi vengono gestiti, ecco alcune informazioni riguardo i bitcoin
Matteo Renzi al Giornale: "Su Conte dal Pd il più spettacolare autogol nella storia della politica, alla Comunardo Niccolai"
I mercati europei, compresa Piazza Affari, si avviano verso una partenza in territorio negativo, gettandosi alle spalle il buon avvio del mese di marzo. Una debolezza che si è vista anche sui listini asiatici, con la Borsa di Tokyo che ha chiuso gli scambi con una flessione di quasi lo 0,9% in scia all'alert lanciato dall'autorità bancaria di Pechino, sul rischio di bolle nei mercati finanziari esteri. In primo piano anche i prezzi del petrolio, in ribasso in attesa della riunione dell'Opec+ che prenderà il via dopodomani, giovedì 4 marzo e che deciderà i livelli della produzione per il mese di aprile. Alcuni economisti prevedono un ulteriore aumento della produzione, che potrebbe liberare fino a 1,5 milioni di barili al giorno di crude nel mercato. A livello macro, dopo la carrellata di dati giapponesi e quello sulle vendite al dettaglio tedesche per il mese di gennaio inferiore alle attese, si guarda al market mover di giornata che è rappresentato dall'inflazione della zona euro (si tratta del dato preliminare di febbraio).
Mentre si attende la firma del nuovo dpcm, il primo dell'era Draghi, il governo è al lavoro per sciogliere gli ultimi nodi.
AGI - Un giornalista birmano è stato arrestato nella sua abitazione e ha trasmesso sul suo profilo Facebook i momenti precedenti, secondo quanto confermato dalla testata per cui lavora, la Democratic Voice of Burma. La polizia e l'esercito hanno intensificato il ricorso alla forza negli ultimi giorni per cercare di contenere le proteste contro il colpo di Stato militare di un mese fa, utilizzando i lacrimogeni, le pallottole di gomma e i cannoni ad acqua. Ci sono anche testimonianze sull'utilizzo di proiettili veri da parte delle forze dell'ordine. Sono diversi i reporter già arrestati mentre seguivano le proteste per le rispettive testate: fra loro anche un fotografo dell'agenzia americana AP nella capitale Yangon. Il giornalista arrestato a casa la notte scorsa, Kaung Myat Hlaing, ha trasmesso in diretta le fasi dell'"attacco" da parte delle forze dell'ordine, durante le quali si sono sentiti rumori di spari e le grida del giornalista, prima di essere portato via con la forza. Non si conosce il luogo in cui è detenuto.
Giovanni Sebastiani (Cnr): "È stato un grave errore riaprire le scuole"
Per la finalissima del GF Vip Elisabetta Gregoraci ha deciso di sfoggiare un abito a dir poco scintillante.
"Nei 209 miliardi destinati all'Italia, una parte considerevole andranno al Mezzogiorno per infrastrutture, digitalizzazione, sanità, transizione ecologica. In più avremo i fondi europei per il settennato che va dal 2021 al 2027 e il fondo nazionale di sviluppo e coesione. Saranno circa 150 miliardi, oltre a quelli del Piano di ripresa e resilienza, il lavoro da fare è individuare i giusti progetti su cui investire". Lo dice, al 'Corriere della Sera', la ministra per il Sud Mara Carfagna. Secondo l'esponente forzista, "è un dovere" quello di "passare da un Sud assistito ad uno dove ci sono le condizioni per liberare e valorizzare le migliori energie, per produrre, assumere, creare lavoro è un dovere", per cui, dice Carfagna parlando del reddito di cittadinanza, "oggi uno strumento di sostegno universale al reddito va mantenuto, è previsto in tutti i Paesi, tanto più in tempi di crisi pandemica. Ma il reddito di cittadinanza ha limiti enormi perché, come ha ammesso anche Di Maio, mette assieme sostegno alla povertà e sostegno a politiche del lavoro, che sono cose diverse. Una correzione sarà obbligata".
AGI - Il governo lima il nuovo Dpcm con le misure restrittive per limitare la diffusione del Covid. Ieri si è tenuta una riunione interlocutoria a palazzo Chigi sul nuovo provvedimento. Ci sono ancora dei punti da chiarire, tra questi il nodo della scuola che ha diviso i presenti. "Saranno chiuse nelle zone rosse", ha spiegato il coordinatore del Cts Agostino Miozzo ma si discute se introdurre una stretta nelle zone arancioni e se apportare nuove restrizioni. Nell'incontro alla presenza del presidente del Consiglio Draghi, dei membri del Cts e dei ministri interessati, sì è ribadito inoltre - dopo il cambio di guardia che ha visto la sostituzione del commissario all'emergenza Arcuri - la necessità di accelerare sul piano vaccini, con le forze politiche che sostengono il governo (da Lega a FI) che insistono sulla necessità che ci siano impianti anche in Italia e che si arrivi all'ok anche di Sputnik. Il Dpcm sarà firmato oggi, dopo una nuova riunione della cabina di regia e l'interlocuzione con le Regioni che nei giorni scorsi, in via informale, hanno inviato delle osservazioni al governo. La lettera inviata dalle Regioni La lettera inviata dal presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, in rappresentanza di tutti i governatori, è datata 27 febbraio. Nella missiva, visionata dall'AGI, come premessa si sottolinea che “è già in corso una discussione sui contenuti del prossimo provvedimento di legge urgente in materia di ristori” e si prende atto con favore che alcune delle richieste sono state accolte quali “l'istituzione del tavolo tecnico di confronto per la revisione e l'aggiornamento dei parametri”. E si evidenzia “la necessità di rivedere le regole che disciplinano la gestione e il contrasto della pandemia nonché la rapida accelerazione della campagna vaccinale”. Ogni regione ha inviato in via informale dei pareri riguardo al prossimo Dpcm. E così il Friuli Venezia Giulia chiede che "le lezioni individuali in palestre e piscine" siano consentite. “Devono avvenire su prenotazione effettuata almeno 24 prima. Le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio”. Riguardo l'art. 20 “si chiede di eliminare dal comma 1: 'L'attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l'infanzia, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza', mentre a proposito del comma 2 dell'articolo 25 “si ritiene necessario, viste le diverse normative regionali adottate in materia, che venga chiarito che le chiusure prefestive e festive non riguardino quelle strutture che presentino ingressi direttamente accessibili da parcheggi esterni”. All'art. 26 “si chiede di aggiungere il seguente comma ‘È consentita dalle ore 11.00 fino a chiusura l'attività di somministrazione di alimenti e bevande esclusivamente con consumazione da seduti sia all'interno che all'esterno dei locali, su posti regolarmente collocati e in ogni caso nel rispetto delle Linee Guida approvate dalla Conferenza delle Regioni relativamente alla distanza minima interpersonale di un metro”. La provincia autonoma di Trento chiede, invece, di “prevedere l'apertura dei servizi alla persona (parrucchieri, estetisti, toelettatura animali) in zona rossa”. Stessa richiesta del Molise affinché “ai parrucchieri, barbieri ed estetisti possa essere concesso di lavorare anche in zona arancione e rossa previo appuntamento senza che in sala di attesa esitino clienti non opportunamente distanziati”. “Un divieto in tal senso, oltre ai prevedibili danni economici, sarebbe in totale contrasto con le scelte di carattere di lotta epidemiologica, assunte sin dall'inizio della pandemia”, sottolinea l'Abruzzo. Le regioni Piemonte e Molise chiedono di “autorizzare esplicitamente gli alberghi a servire i pasti ai propri clienti anche nelle zone arancioni e rosse”. Da qui la proposta di emendare il Dpcm. Inserendo che “i clienti delle strutture ricettive prive del servizio di ristorazione possono consumare i pasti (colazione, pranzo e cena) presso altre strutture ricettive con le stesse convenzionate”. E che resti "consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati”. L'Abruzzo chiede che non ci siano limitazioni agli allenamenti dei maestri di sci. “Dal combinato disposto delle disposizioni di cui all'art.2 co.3 Dpcm 14.01.2021 e dell'art.23 Decreto Ristori-quater emerge – sottolinea ancora l'Abruzzo - una incongruenza: infatti, da un lato, il Dpcm prevede che 'Le ordinanze – ossia quelle con le quali sono individuate le Regioni che si collocano in uno scenario di tipo 4 e con un livello di rischio alto – sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni' e, dall'altro, richiede, ai fini di una nuova classificazione, 'la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione' (art. 23 Decreto “Ristori-quater”)”. Le Marche propongono, invece, il prolungamento dell'orario di apertura fino alle ore 21:30” dei servizi di ristorazione “con rigidi protocolli di sicurezza, il rispetto delle regole anti-assembramento e controlli efficaci” e per alcune categorie “l'asporto dovrebbe essere consentito fino alle ore 21.30”. Altra richiesta è quella di proporre di autorizzare l'attività di somministrazione di alimenti e bevande nei circoli in territori montani ed in frazioni di comuni “nel rispetto dei protocolli di sicurezza e limitatamente agli associati”. Per quanto riguarda le cerimonie civili e religiose le Marche propongono di "definire criteri oggettivi e rigorosi che consentano ad ogni singola regione, in base alla situazione pandemica, di fissare regole e protocolli di sicurezza per permetterne la realizzazione”. Inoltre: “In molti Comuni soprattutto di piccole dimensioni i mercati ma soprattutto le fiere a carattere mensile sono da considerare quale un servizio essenziale. Si ritiene di prevedere che le fiere all'aperto non debbano essere vietate qualora si applichino le disposizioni di cui ai protocolli di sicurezza e alle normative anti-assembramento”. Infine si propone “nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza e al fine di evitare anche disparità di trattamento, di permettere” nei centri commerciali alle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole e delle librerie” di rimanere aperte “anche nei giorni festivi e prefestivi non essendo esercizi commerciali”. E “si rinnova la richiesta di riprendere in considerazione le riaperture delle palestre (presso locali al chiuso) e delle piscine, anche per lo sport di base ed amatoriale”. Il Veneto, invece, punta sulla possibilità in presenza degli esami di qualifica dei percorsi di IeFP, nonché la formazione in azienda solo ed esclusivamente per i dipendenti dell'azienda stessa”. La Campania chiede, invece, di ripristinare il seguente periodo nel prossimo Dpcm: “Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”. Ed ancora occorre ripristinare “la sospensione delle attività presso i centri culturali, i centri sociali e i centri ricreativi”. “Entrambe le modifiche – si aggiunge - si giustificano con il fatto che le varianti del virus COVID-19, soprattutto quella inglese, sono caratterizzate da una particolare diffusività; il che impone di ridurre il più possibile le occasioni di contatto sociale e, a maggior ragione, sconsiglia, vivamente, di mitigare il regime attualmente vigente”. Ed ecco le osservazioni della Lombardia: “prevedere che si svolgano in presenza i corsi di formazione individuali o quelli che necessitano di attività di laboratorio; prevedere l'apertura dei servizi di ristorazione fino alle ore 22.00; ampliare le tipologie di attività che possono restare aperte nei centri commerciali nei fine settimana (tra cui tintolavanderie); prevedere per le Regioni la possibilità di adottare misure relative alla chiusura delle scuole e dei servizi per l'infanzia e delle scuole primarie e secondarie di primo grado” e di “reinserire in zona rossa i ‘Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere', nonché degli ‘estetisti'”. La discussione sulla Dad Nella riunione si è discusso sulla possibilità di inserire la Dad anche in zona arancione, prevedendo una stretta in quelle regioni dove si presentano 250 casi positivi a settimana ogni centomila abitanti. Ma alcuni partecipanti all'incontro hanno sottolineato che nelle zona arancioni allora andrebbero chiusi i centri commerciali e i negozi. In questa direzione sarebbero i ministri Speranza, Franceschini, Bianchi e Patuanelli ma non i ministri Giorgetti e Gelmini. La riunione è stata aggiornata a oggi. Intanto sul fronte dei vaccini il cambio in corsa riguardo il commissario all'emergenza Arcuri ha trovato il consenso soprattutto di Lega e FI. La nomina del capo della logistica dell'Esercito a Commissario per l'emergenza accentrerà il ruolo della Difesa e della protezione civile. Si va verso, secondo quanto viene riferito, un sistema di prenotazioni e somministrazioni unico e uguale per tutte le regioni. Tutte le regioni in ogni caso hanno chiesto che ci sia un'accelerazione del piano vaccinale.
È un'Inter a due facce. Da una parte c'è la squadra guidata da Antonio Conte,...
Un sorriso felice, nuance brillanti e la primavera è già qui
Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.
TraWell ha siglato con Sostravel.com un reseller agreement per la vendita del servizio di telemedicina “Dr. Travel” sul proprio network aeroportuale. Lo si apprende in una nota del gruppo attivo nel settore dei servizi di protezione e rintracciamento bagagli per i passeggeri aeroportuali che spiega che il servizio Dr. Travel è destinato a fornire assistenza medica ai viaggiatori che incorrono in patologie generiche nel corso del proprio viaggio (circa 1 viaggiatore su 3), spesso estranee, queste ultime, alle coperture offerte della maggior parte delle assicurazioni sanitarie. Nel dettaglio, il servizio Dr. Travel sarà venduto presso i punti vendita di TraWell presenti negli aeroporti, e potrà essere utilizzato dai clienti finali, tramite l'app Sostravel, attraverso il proprio smartphone. Il servizio sarà disponibile in 7 lingue, e avrà una copertura di 14 giorni dalla data di partenza al costo di 10 euro per il singolo viaggiatore e 25 euro per l’intera famiglia (sino ad un massimo di 6 persone).
Una volta uscita dalla casa del GF Vip Rosalinda Cannavò ha presentato Andrea Zenga all'amico Gabriel Garko.
AGI - Joe Biden “ha attirato un'enorme quantità di immigrazione illegale nel nostro paese come non si era mai visto prima”. Neanche dieci minuti sul palco della Cpac di Orlando per il suo primo discorso da ex presidente, e Donald Trump affonda il coltello nella piaga della nuova crisi dei migranti al confine con il Messico. Era stato il suo grido di battaglia (vincente) nel 2016, un po' accantonato nel 2020 ma è tornato in cima all'agenda The Donald nella campagna per la riscossa repubblicana alle elezioni di metà mandato nel 2022. La risposta della Casa Bianca “Non c'è crisi alla frontiera con il Messico”, si è affrettata a rispondere la Casa Bianca, nel giorno del bilaterale (virtuale) tra Joe Biden e il presidente messicano Andrès Manuel Lòpez Obrador. La rassicurazione è stata affidata al segretario per Sicurezza nazionale, Alejandro Mayorkas (nato a Cuba e primo latino in questo ruolo) che ha promesso di "rimpiazzare la crudeltà" dell'era Trump con "un processo per l'immigrazione ordinato, umano e sicuro". Ai migranti chiede pazienza. "Non diciamo non venite, diciamo non venite adesso – dichiara il ministro - perché saremo in grado di garantire presto un processo ordinato per gli arrivi” dopo che Trump “ha completamente distrutto il sistema per l'immigrazione”. Biden consentirà alle famiglie separate di restare Biden ha firmato una serie di ordini esecutivi per cancellare l'eredità di Trump, dall'abolizione del ‘Travel Ban' al ripristino delle tutele per i ‘dreamers', dalla riunificazione delle famiglie separate alla frontiera alla revoca degli ordini sulla 'tolleranza zero', dalla cancellazione delle restrizioni sulle 'green card' alle riapertura dei porti ai richiedenti asilo. Al netto dei ricorsi giudiziari, la riunificazione delle famiglie dei migranti langue mentre al governo si chiedono spiegazioni sui centri di detenzione per i clandestini minorenni che non sono stati smantellati ma anzi rinforzati. Da quando l'ex numero due di Barack Obama si è insediato a Pennsylvania Avenue, in migliaia hanno attraversato il confine con il Messico con picchi come non si vedevano dal 2018, dai tempi delle carovane dei migranti centro-americani. La situazione è sotto controllo assicura Mayorkas: “Gli uomini e le donne del dipartimento della Sicurezza nazionale stanno lavorando giorno e notte per garantire che non vi sia una crisi alla frontiera e che la sfida, per quanto dura, sia gestibile". I migranti "devono aspettare – insiste Mayorkas - se al confine arrivano famiglie o singoli adulti, siamo obbligati, per la salute pubblica, anche di chi arriva, a imporre restrizioni, a rimandarli in Messico come stiamo facendo”. Ma non è solo dall'ex presidente e dall'opposizione repubblicana che piovono critiche. La progressista Alexandria Ocasio-Cortez denuncia addirittura “passi indietro” rispetto alle “disumane” politiche migratorie di Trump. Gli agenti di frontiera (US Custom and Border Protection) segnalano una media di 3.000 arresti al giorno e già a inizio febbraio avevano lanciato l'allarme sul raggiungimento “della capienza massima di tenuta in sicurezza” delle strutture per i migranti, citando i protocolli delle autorità sanitarie per limitare i contagi di coronavirus. I centri per i minori che hanno attraversato la frontiera da soli sono quasi pieni, tanto che il ministero della Sanità ha riconvertito a questo scopo una struttura usata dai lavoratori del petrolio a Carrizo Springs, in Texas, e che può ospitare fino a 700 adolescenti tra i 13 e i 15 anni. Si tratta di una struttura che era rimasta aperta per un solo mese con Trump alla Casa Bianca. “L'alternativa è rimandarli indietro”, si difende la portavoce di Biden, Jen Psaki. La cittadinanza a 11 milioni di 'dreamers' Il presidente in carica ha promesso un percorso verso la cittadinanza per tutti gli 11 milioni di immigrati senza documenti negli Stati Uniti, se rispettano le leggi e si tengono lontani dai guai. Trump ha perso le elezioni del 2020 ma ha guadagnato il 5% di consenso tra gli ispanici. “Non possiamo farci carico dei problemi del mondo. Ci piacerebbe ma non possiamo”, proclama The Donald sul palco della Cpac, dando la colpa al successore e alle sue “folli promesse” per la nuova invasione di migranti alla frontiera, “compresi alcuni tra i più diabolici del pianeta”. E la crisi potrebbe essere solo all'inizio perché con la bella stagione il flusso è destinato ad aumentare. Houston abbiamo un problema, Biden chiede aiuto a Lòpez Obrador, populista di sinistra che andava d'accordo con Trump e che è stato tra gli ultimi capi di Stato a congratularsi con il nuovo inquilino della Casa Bianca per la vittoria. E' il sottosopra di Biden: "Gli Usa e il Messico sono più forti se sono uniti, che sia nell'affrontare le sfide al confine o contro la pandemia".
L'indice Nikkei 225 ha chiuso la sessione in calo dello 0,86% a 29.408,17 punti. L'azionario sconta in generale l'alert che è stato lanciato dall'autorità bancaria di Pechino, sul rischio di bolle nei mercati finanziari esteri. "I mercati finanziari sono scambiati a livelli elevati in Europa, Stati Uniti e altri paesi avanzati", ha detto Guo Shuqing, responsabile della commissione bancaria e assicurativa in Cina. La borsa di Shanghai cede l'1,50%, Hong KOng fa -1,08%, Sidney +0,40%, mentre Seoul avanza dell'1,14% dopo che il governo ha riportato che, nel mese di gennaio, la produzione delle fabbriche è balzata a gennaio del 7,5%, facendo meglio delle stime e accelerando rispetto alla crescita del 2,5% di dicembre. Diffusa una carrellata di dati macro in Giappone che, da un lato, ha messo in evidenza la resilienza del mercato del lavoro del paese e che, dall'altro lato, ha confermato le difficoltà che le aziende devono affrontare a causa degli effetti dello stato di emergenza imposto di nuovo nel paese. C'è da dire tuttavia che l'effetto pandemia non è stato particolarmente forte, anche perchè lo stato di emergenza stavolta ha interessato solo 11 - tra cui l'area metropolitana di Tokyo- delle 47 prefetture del paese. Nel mese di gennaio il tasso di disoccupazione del Giappone si è attestato al 2,9%, come a dicembre e meglio del 3% atteso. Il rapporto tra posti di lavoro disponibili e persone in cerca di una occupazione è salito a gennaio a 1,10 dagli 1,05 di dicembre, il che significa che, per ogni 100 persone in cerca di una occupazione, ci sono stati a disposizione 110 posti di lavoro. Diffusi i numeri sulle spese in conto capitale delle aziende giapponesi che, nel quarto trimestre del 2020, sono scese del 4,8% su base annua, peggio della flessione attesa del 2%, ma meglio del crollo del 10,6% del terzo trimestre. Esclusa la componente software, il capex è sceso del 6,1% su base annua, peggio del -3% stimato ma in recupero rispetto al tonfo precedente, pari a -11,6%. Sempre nel quarto trimestre del 2020 gli utili delle aziende giapponesi sono scesi su base annua dello 0,7%, facendo meglio del tonfo pari a -28,4% del terzo trimestre. Le vendite delle aziende sono calate del 4,5% su base annua, meglio del crollo -11,5% del trimestre precedente. Protagonista, oggi, anche l'annuncio dell'RBA (Reserve Bank of Australia, banca centrale dell'Australia), che ha lasciato i tassi di interesse ufficiali e il target sui tassi dei titoli di stato a tre anni invariati allo 0,1%. La borsa di Sidney non ha gradito, azzerando parte dei guadagni precedentemente riportati nella sessione, quando era salita dell'1% circa. L'azionario sperava infatti nel lancio di ulteriori stimoli monetari dall'istituzione. Ma il governatore Philip Lowe ha fatto notare che la ripresa dell'economia sta procedendo bene, e che l'espansione sta avvenendo in modo anche più spedito rispetto a quanto atteso inizialmente. Allo stesso tempo, l'RBA ha precisato che sono ancora necessari "progressi significativi" nell'occupazione, così come è necessario un aumento dei salari molto più solido di quello attuale. Lowe ha poi sottolineato che l'aumento dei tassi dei bond a livello globale ha portato anche le quotazioni del dollaro australiano a salire ma che, allo stesso tempo, la banca centrale non alzerà il tasso ufficiale fino a quando l'inflazione non supererà la soglia del 2%. Il dollaro australiano ha reagito alla notizia scendendo prima al minimo intraday di 77,37 centesimi di dollaro, poi recuperando velocemente a 77,6 centesimi di dollaro. Da segnalare che, nelle ore precedenti, alcuni economisti hanno avvertito che l'RBA potrebbe essere costretta a rivalutare la politica di tassi ultra bassi a causa del pericolo bolla immobiliare, visto il recente boom dei prezzi delle case, che lo scorso mese sono balzati a Sydney e a Melbourne rispettivamente del 3% e del 2,5%. A livello nazionale, i prezzi delle case sono saliti nelle quattro settimane di febbraio del 2,1%, riportando il rialzo più forte su base mensile dall'agosto del 2003. Focus sui prezzi del petrolio, in ribasso in attesa della riunione dell'Opec+ che prenderà il via dopodomani, giovedì 4 marzo e che deciderà i livelli della produzione per il mese di aprile. Alcuni economisti prevedono un ulteriore aumento della produzione, che potrebbe liberare fino a 1,5 milioni di barili al giorno di crude nel mercato. I prezzi del petrolio WTI scendono dello 0,74% a $60,19 al barile, mentre quelli del Brent cedono lo 0,72% a $63,23 al barile.
Crédit Agricole Italia ha annunciato di avere sottoscritto ieri un contratto per la compravendita ai blocchi – subordinatamente all’ottenimento della necessaria autorizzazione secondo la regolamentazione bancaria – di 800.000 azioni ordinarie del Creval (ISIN: IT0005412025), rappresentative del 1,14% del capitale del sociale, ad un prezzo unitario pari a quello dell’offerta. Il perfezionamento dell’acquisto è previsto entro due giorni lavorativi dall’ottenimento di suddetta autorizzazione e, comunque, prima dell’avvio del periodo di adesione all’offerta. Nella nota si precisa che, tenuto conto anche degli altri contratti precedentemente comunicati, l’offerente ha sottoscritto contratti di compravendita riguardanti complessive 5.493.785 azioni Creval, rappresentative del 7,83% del capitale sociale, che si aggiungono alla partecipazione del 9,847% già detenuta da Crédit Agricole Assurances e il cui acquisto è subordinato all’ottenimento dell’autorizzazione della Bce all’acquisto di azioni Creval – fuori offerta e indipendentemente dall’esito della stessa – al di sopra della soglia del 10% e sino al 20% del capitale sociale del Creval.
La Lombardia rischia di finire nuovamente in zona rossa: perché si teme un nuovo lockdown in regione?
AGI - Tanto rap tra le uscite pre Festival di Sanremo; Sfera Ebbasta duetta con Lous and The Yakuza, una tra le più importanti esponenti della trap europea, mentre Gigi D'Alessio torna a collaborare con i rapper della sua Napoli. Intrecciano le rime anche Nerone, Gemitaiz e Nitro, così come Blind, Gue Pequeno e Nicola Siciliano. Lo Stato Sociale conclude il folle progetto discografico con l'uscita di “Albi”, un album che la band bolognese completerà proprio sul palco dell'Ariston. Chicca della settimana: il piccolo capolavoro di Nicolò Carnesi. Lo Stato Sociale “Albi”: Si conclude con questo album il folle progetto dei ragazzi de Lo Stato Sociale: cinque album, nelle cinque settimane precedenti al loro ritorno al Festival di Sanremo, ognuno di questi affidato alle cure particolari di un membro della band… e non è affatto un caso. “Albi”, è l'unico dei cinque mini progetti formato da quattro canzoni, la quinta la sentiremo direttamente sul palco del teatro Ariston, quando la band chiuderà nuovamente un cerchio che si è aperto proprio su quel palco tre anni fa, inondata da un successo che rischiava, com'è tutto sommato fisiologico, non forse di frantumarli, ma di cambiarne i connotati. Forse un'altra band avrebbe semplicemente provato a coprire la questione, senza risolverla, con una storia su Instagram, i regaz no, hanno risposto con gli strumenti in mano, facendo quello che sanno fare meglio, ovvero musica dissacrante, anche quando romantica, che trabocca di politica, intesa nel senso più nobile e terreno del termine. E tutto questo lo ritroviamo in “Albi”, forse ancor più che negli altri quattro dischi. Un riassunto di tutto ciò che sono e fanno i ragazzi de Lo Stato Sociale, un promemoria affinché nessuno, se non la vita, provi più a renderli qualcosa di diverso, un prodotto impacchettato da vendere, da dare in pasto al pubblico per una manciata di like e qualche spicciolo in più. Lo Stato Sociale è una band di amici che fanno musica e in “Albi” ce n'è di validissima, tipo “Fucking Primavera” o “Belli così”, che in certi punti suona proprio come una confessione a cuore aperto, necessaria per chi fosse interessato a conoscere la vera essenza del gruppo, non a comprarla. Lous and The Yakuza feat. Sfera Ebbasta “Je ne sais pas”: Lous And The Yakuza, cantautrice e modella congolese naturalizzata belga dal fascino disarmante, è forse colei che prima e meglio di tutti ha capito cosa si cela dietro quel mood amaro e ipnotico della trap. Ha denudato il genere, lo ha reso accattivante, quasi erotico. Accanto a lei anche Sfera Ebbasta si ridimensiona facendo quasi la figura dell'artista. Che il futuro di questo genere non sia proprio la ballad? Che il destino beffardo non abbia messo in mano ad un branco di finti gangster dell'hinterland milanese un genere che loro hanno utilizzato a sproposito per le loro spacconate, ma che in realtà per funzionare al meglio debba essere ammorbidito in roba da consumati chansonier? Ci piacerebbe un casino. Gigi D'Alessio feat. Enzo Dong, Ivan Granatino, Lele Blade e Samurai Jay “Guagliune”: Dite quel che volete, siate liberi di considerare qualsiasi melodia cantata in dialetto napoletano come robetta da cafoncelli terroni, ma questa nuova generazione di rapper partenopei ha cambiato totalmente la prospettiva, ha trovato la propria lingua, il proprio ritmo, il proprio modo di raccontarsi. E tutto ciò che cantano trasuda onestà, a tal punto che il risultato è di una raffinatezza che i cugini di Milano si sognano la notte e provano a pareggiare con una serie di orrendi tatuaggi sul viso. Bravi loro e ancor più bravo Gigi D'Alessio a giocarci, abbracciarli come fratellini ai quali lui anni addietro con il suo lavoro ha aperto un varco. Nerone feat. Nitro e Gemitaiz “Un sec”: Ma quanto è bello quando fenomeni del rap si mettono insieme a giocare con il rap. Quando dietro una canzone non ci intravedi “il progetto”, non ci leggi niente che non abbia a che fare con la voglia di intrecciare le rime, di ritrovarsi come fossero seduti al bar. “Un sec” è divertente, liscia, uno dei motivi per cui il rap oggi è il rap, almeno finchè questo pericoloso clamore non rompa il giochino. Tormento “Non è finita qui”: A proposito di storia del rap, l'ex Sottotono Tormento fa uscire quello che è un omaggio al genere, lui che è uno di quelli che in Italia lo ha portato e reso celebre, ancor prima che le piattaforme come Spotify diffondessero quel virus che ha fatto del rap quasi l'unico genere esistente. Si sente l'influenza della old school, l'eleganza delle americhe, per quella che è una dichiarazione d'amore vera, forse più valida per ciò che significa che per come è composta, in quel senso servirebbe una spolveratina. BLANCO “Paraocchi”: Sarebbe interessante studiare i motivi per cui il rap in così pochi anni di successo (in Italia) sia capace di sfornare a cadenza regolare giovani fenomeni che nemmeno maggiorenni, come nel caso di BLANCO, riescono ad imporre le loro rivoluzioni ad una scena che ha la capacità di stare ad ascoltarli…mentre il pop resta ancorato ad una classe di 50enni che arrancano faticosamente senza uno straccio di idea. Questa “Paraocchi” rappresenta uno sguardo sul futuro della musica italiana, può piacere o meno, certamente non è perfetta, certamente sa di acerbo, di spregiudicatezza, di fame di mangiarsi tutto il mangiabile con l'ingordigia tipica dei giovinastri. Ma resta un brano letteralmente imperdibile. Blind feat. Gue Pequeno e Nicola Siciliano “Promettimi”: E poi dicono che quelli che escono da X-Factor poi non combinano niente, il giovine Blind per esempio riesce ad incidere forse il più brutto brano rap dell'era d'oro del rap. Mica male. Una roba quasi inascoltabile, peccato il coinvolgimento di uno bravo come Nicola Siciliano. Nicolò Carnesi “Virtuale”: Forse la miglior canzone finora ponderata da mente umana sul disagio della società ingolfata dalla rete internet. Una piccola perla, un piccolo capolavoro sfornato da un cantautore che meriterebbe di viaggiare a profondità decisamente più elevate e visibili. Carnesi riesce a tradurre con estrema poesia un'angoscia che si declina in maniera anche piuttosto tangibile, “Quanto è misera la vita negli abusi di allegria” fa esplodere in un attimo le colonne portanti di questo impero del male che regola ormai le nostre vite, è quello che pensiamo quando ci ritroviamo a spiare gli influencer che mangiano e una parte di noi dice “Ma non hai niente di meglio da fare di questo?”…eppure continuiamo. Eccezionale. Franco Ricciardi “'O ssaje”: Franco Ricciardi nella classe urban napoletana è senza ombra di dubbio tra i più interessanti, tra quelli che sono riusciti a maneggiare con estro e ricercatezza la materia prima che avevano per le mani. A non perdere quella matrice neomelodica, anzi, rimpastarla, rimodellarla, renderla eterea, allo stesso tempo contemporanea, senza perdere un minimo della propria essenza. Una traduzione a chi non ha nel sangue quello spettacolo senza precedenti che è Napoli. Quindi bravo e quindi grazie. Laila Al Habash “Moquette”: Che Laila Al Habash fosse una cantautrice estremamente interessante lo sapevamo, la collaborazione con Niccolò Contessa, negli ultimi anni diventato una sorta di entità astrale che orbita sulle teste della musica indipendente, rende il tutto esplosivo. Contessa centellina i propri interventi, se si è scomodato per due delle tre canzoni di questo album, tra le quali l'ottima “Flambè”, che mette in evidenza i tratti più accattivanti del timbro della giovane Al Habash, vuol dire che ne valeva la pena; e noi non possiamo che essere d'accordo. Germanò feat. Jesse The Faccio “Sapiens”: Ci piacerebbe conoscere ogni vicolo di vita intrapreso da Germanò per capire in quale punto uno che scrive e compone così bene come lui, sia stato superato da artisti buoni per la piazzetta del Pigneto che valgono meno del dito mignolo del suo piede sinistro. Perché, in tutta onestà, ascoltando questa “Sapiens” non si può non pensare che Germanò meriti palchi ben più prestigiosi, tipo quello di Sanremo, per dirne uno, che ci viene in mente proprio perché quest'anno ha definitivamente aperto le porte a quel mondo dal quale, perlomeno sulla carta, proviene anche Germanò. Perché non stiamo parlando di roba dedicata ad una nicchia, stiamo parlando di musica italiana, di quel cantautorato popolare che tutti possono capire ma che ha totalmente cambiato i criteri di selezione, per cui ci ritroviamo a scrivere di una canzone che potrebbe tranquillamente essere proposta in una prima serata televisiva, come se stessimo parlando di chissà quale arguta capriola filosofica di Franco Battiato. Vorremmo che qualcuno ci rispondesse in maniera chiara e definitiva su cosa rende un pezzo buono per il largo pubblico, perché, da componente del pubblico, mi piacerebbe sentire più “Sapiens”, più brani sensati, più brani ben congeniati, più brani che puntano a dire qualcosa, piuttosto che prodottini impacchettati alla meno peggio che vengono tenuti in piedi da un tot di follower su Instagram. E se perfino Sanremo è arrivato a fare una selezione decente del panorama indipendente italiano, vuol dire che il suddetto panorama, forte dei suoi Tommasi Paradisi, si sta accartocciando su se stesso, e nella gara tra la tartaruga e la lepre è finita a fare la parte di chi alla fine arriva dopo. Celestopoly “Autostrade”: Una delle migliori cose che possano succedere in quest'epoca di affollamenti discografici è inciampare nelle canzoni. È talmente facile per gli utenti ascoltare, condividere, far circolare, che poi di conseguenza è facile anche per chi cerca, trovare. Questa “Autostrade” colpisce, e molto, la perfetta coordinazione tra ciò che è stato scritto, come viene cantato e come viene suonato. Una lunga melodia che tira per i capelli le parole, come se non potessero essere che quelle parole e cantate solo come un lamento pulito, come se provenissero da lontano, una delicatezza forte, un sapore agrodolce che avvolge. Un debutto coi fiocchi e chi ci inciampa è fortunato. Perlomeno noi ci sentiamo fortunati.
Il consiglio di amministrazione di Fope, azienda orafa italiana protagonista nel settore della gioielleria di alta gamma quotata su Aim Italia, ha preso atto dei primi risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2020 che vedono i ricavi scivolare a 26 milioni di euro contro i 35 milioni del 2019 e l'utile netto attestarsi a 1,65 milioni rispetto ai 4,85 milioni del 2019. In ribasso anche l'Ebitda e l'Ebit che si sono attestati rispettivamente a 3,95 milioni e a 2,34 milioni. "Siamo soddisfatti del dato di chiusura dei ricavi, superiore alle aspettative; la flessione del 25,7% rispetto al 2019, e in particolare dell’11% se compariamo il dato relativo ai soli paesi con significativo impatto turistico, è un risultato che ci conforta rispetto la rilevanza che il brand Fope ha per i nostri concessionari e come prima scelta per le nostre clienti", commenta Diego Nardin, amministratore delegato di Fope, aggiungendo che "l’attenta gestione dei costi nelle fasi di lockdown e le vendite, realizzate con le marginalità precedenti all’emergenza sanitaria, hanno consentito di mantenere un adeguato livello di profitto e la distribuzione di dividendi nel corso del mese di dicembre 2020. La gestione finanziaria, che non ha subito impatti significativi in seguito ai periodi di lock down, ha consentito di procedere con gli investimenti programmati". Il manager aggiunge: "anche alla luce dei risultati del 2020 raggiunti in una situazione difficile, guardiamo al 2021 con ottimismo e crediamo nella capacità di ottenere risultati positivi, nonostante il contingente periodo di emergenza sanitaria non consenta di sciogliere tutte le incertezze riguardo la risposta dei mercati. Risulta tuttavia positivo, e in linea con le nostre aspettative, il riscontro avuto fino ad ora dai nostri migliori concessionari".
AGI E' un algoritmo ad aiutare i medici in corsia a curare i pazienti che hanno sviluppato la polmonite da Covid e intervenire preventivamente evitando, quando possibile, l'intubazione. Lo spiega all'AGI il primario di pneumologia dell'ospedale San Donato di Arezzo, Raffaele Scala, che ha elaborato e utilizza questa applicazione insieme al collega portoghese Joao Carlos Winck, coordinatore del Centro di medicina respiratoria riabilitativa all'Università di Porto. “Si tratta di un sistema che permette con istruzioni ben precise – afferma Scala - come e quando intervenire con assistenza respiratoria in pazienti che hanno sviluppato una polmonite da Covid, quindi come incrementare il livello di assistenza o come ridurlo. L'algoritmo indica modalità e tempi delle diverse tecniche di assistenza respiratoria non invasiva in base alle condizioni del paziente". "Solo con l'applicazione tempestiva e corretta di ossigeno, alti flussi, CPAP e ventilazione non invasiva, - aggiunge - è possibile prevenire il deterioramento delle condizioni respiratorie del paziente colpito da polmonite Covid. Questo ci permette di selezionare in maniera più precisa i pazienti che hanno effettivamente bisogno di intubazione ed evitare di “intasare” il reparto di terapia intensiva”. Un sistema che può essere utilizzato in qualsiasi reparto ospedaliero. “Lo scopo di questo tipo di algoritmo che si basa sulle tante pubblicazioni medico scientifiche uscite durante la pandemia – prosegue Scala – è proprio quello di rappresentare una sorta di 'bussola' per tutti i medici che si occupano di polmonite da Covid e non solo.” Il reparto di pneumologia e malattie infettive dell'ospedale Aretino, la 'bolla covid', ha attualmente 80 pazienti ricoverati. L'età media è drasticamente scesa rispetto alla prima ondata. Oggi oscilla tra i 50 ed i 65 anni, ma ci sono pazienti ricoverati anche di 35 e 40 anni. “Non siamo ai numeri emergenziali di novembre e dicembre scorsi – prosegue Scala – ma sicuramente nell'ultima settimana abbiamo registrato un incremento preoccupante. In attesa della vaccinazione di massa raccomandiamo alla popolazione di rispettare le regole base per difendersi dal virus. Distanziamento, igiene delle mani e mascherina.”