Di Francesco: "Gettati altri 2 punti"
L'allenatore del Cagliari amareggiato per il pari subito nel finale di match.
Jens Petter Hauge cerca l'occasione per il riscatto: e il Milan non ha cambiato idea su di lui.
MILANO (Reuters) - Servono 8 miliardi di euro per far ripartire l'industria della moda italiana dopo la crisi innescata dall'epidemia di coronavirus. E' la richiesta avanzata al governo da Smi (Sistema Moda Italia), la federazione del tessile e della moda che, con l'aiuto della Business School dell'Università Carlo Cattaneo, ha elaborato un piano di interventi per il rilancio dell'industria già inviato al presidente del consiglio Mario Draghi e ai ministeri economici e del lavoro.
La Juventus ha riscattato ufficialmente West McKennie dallo Schalke 04: il costo dell'operazione.
Il cantautore all'Adnkronos: "Quello che mi ha fatto Amadeus forse ha fatto più male a lui che a me. L’anno scorso quello che ricordano tutti è ciò che ho fatto io"
Una busta con due bossoli di proiettile da arma da fuoco è stata fatto recapitare al leader di Italia Viva nel suo ufficio a Palazzo Madama.
La situazione Covid in Italia potrebbe presto precipitare nuovamente e, dati del monitoraggio Iss alla mano, il paese potrebbe tornare interamente in zona rossa
Theramex, società mondiale specializzata nella salute femminile, oggi ha annunciato l'approvazione della Procedura decentralizzata in diversi paesi dell'Unione europea e nel Regno Unito per BIJUVA® (1 mg estradiolo / 100 mg progesterone) in capsule come terapia ormonale sostitutiva (TOS) continuativa combinata indicata per i sintomi di carenza di estrogeni nelle donne in post menopausa, con utero intatto e dopo almeno 12 mesi dall'ultimo ciclo.
Amadeus si fa il segno della croce prima dell'inizio del Festival di Sanremo 2021. A qualcuno il gesto non piace. In particolare, all'Uaar, l'Unione atei agnostici razionalisti. "Era un po’ tutto concordato. Amadeus, che è un professionista, non il primo che capita, e la regia del Festival di Sanremo, hanno voluto inserire quel gesto, e in questo senso a me sembra davvero poco opportuno. Mi chiedo: come sarebbe stata presentata la stessa situazione se anziché fare il segno della croce, Amadeus avesse esposto la nostra tessera in mondovisione? Probabilmente ci sarebbero state delle proteste, dicendo che Amadeus aveva occupato lo spazio pubblico promuovendo la sua concezione del mondo. E questo è ciò è successo", dice all'Adnkronos il segretario nazionale dell'Uaar, Roberto Grendene, commentando il segno della croce che ieri Amadeus si è fatto all'inizio della prima puntata del Festival di Sanremo, un attimo prima di scendere le scale del Teatro Ariston. Subito dopo il segretario dell’Uaar spiega: "Diverso è se fosse stato un gesto un po’ scaramantico, come i giocatori di calcio quando entrano in campo, ma se è stato concordato, allora cambia molto. In ogni caso, la mia lettura del gesto di Amadeus si rifà anche alla conduttrice Rai che si presenta sempre in favore di telecamere leggendo il Tg con il Rosario al collo, un Rosario bello evidente. Si è parlato, anche al nostro interno, di libertà di espressione, ma sappiamo benissimo come funziona, sono scelte della regia. Non è che è un conduttore di una trasmissione o addirittura un giornalista che legge le notizie, può scegliere il tipo di abbigliamento, gli ornamenti, le spille che mette. Per cui è ovvio che c’è una scelta dell’emittente, in questo caso del servizio pubblico", aggiunge. "Non mi sento di dire che Amadeus ha sbagliato, rispettiamo ogni gesto individuale che viene dal profondo del proprio credo, però, a meno che non si sia trattato di un gesto spontaneo, lavorando in una televisione pubblica e sapendo che si parla anche a una platea di laici, atei, ebrei, musulmani, forse avrebbe dovuto tenerne conto", dichiara all'AdnKronos Foad Aodi, presidente Co-Mai, Comunità del mondo Arabo in Italia. "Oggi per gli italiani vale più la serenità, quindi bisognerebbe lasciare da parte ogni episodio che possa essere strumentalizzato o essere fonte di provocazione", aggiunge. "E come un calciatore che entra nel campo di calcio e si fa il segno della croce. Se uno crede…il credo è un valore aggiunto", dice l'imam di Firenze Izzedin Elzir. "Capisco che nella realtà italiana ed europea ci sia troppa paura, per motivi storici comprensibili, delle fedi religiose e dei loro simboli, ma non credo dobbiamo soffermarci su questo, dobbiamo riconciliarci col passato. Ognuno ha la sua fede, il suo credo, il suo pensiero, e anche se non condividiamo dobbiamo considerare la differenza una risorsa, una ricchezza. Un gesto come quello di Amadeus, che credo lui abbia fatto in maniera naturale, non mi deve fare preoccupare o sentire che la mia fede è minacciata", afferma.
AGI - Non è il momento di fare mancare il sostegno fiscale all'economia. Per questo la Commissione europea è orientata a mantenere la Clausola di salvaguardia anche nel 2022 e disattivarla solo nel 2023. Il Patto di stabilità e crescita (con tutte le regole che comporta) resterà quindi sospeso anche l'anno prossimo per dare agli Stati membri più respiro nella spesa pubblica. Attenzione però: i Paesi con il debito più alto - come l'Italia - devono fare attenzione sul medio termine e avere particolare prudenza. Questa è l'indicazione che arriva da Bruxelles. Sul lungo termine si farà una valutazione sulla revisione delle regole fiscali, destinate a cambiare nell'era post Covid. Non è escluso che si adotteranno regole diverse sulla base della situazione debitoria dei vari Stati membri. Non più quindi la ferrea norma del 3% nel rapporto deficit-Pil per tutti. Prosegue il sostegno di bilancio "Vi sono segnali di speranza per l'economia dell'Ue, ma per il momento la pandemia continua ad arrecare danni ai mezzi di sussistenza delle persone e all'economia in generale. Per attenuare questo impatto e promuovere una ripresa resiliente e sostenibile, il nostro chiaro messaggio è che il sostegno di bilancio debba continuare per tutto il tempo necessario. Sulla base delle indicazioni attuali la clausola di salvaguardia generale rimarrebbe attiva nel 2022 e sarà disattivata nel 2023", ha spiegato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. "Per il 2022 è evidente che il sostegno di bilancio sarà ancora necessario: meglio sbagliare per eccesso che per difetto. Allo stesso tempo, le politiche di bilancio dovrebbero essere differenziate in funzione del ritmo della ripresa di ciascun Paese e della situazione del suo bilancio", ha confermato il commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni. Il suggerimento di entrambi è puntare al massimo sui fondi del Next Generation Eu per gli investimenti. L'ipotesi di nuove regole Resta tuttavia alta l'attenzione per i Paesi con alto debito, tra cui ovviamente l'Italia. "Non abbiamo ancora elaborato le raccomandazioni per Paese ma chi ha un livello elevato di debito consigliamo fin d'ora una politica fiscale prudente, utilizzando i fondi del Recovery per finanziare investimenti addizionali", ha indicato Dombrovskis. "Pur conservando delle politiche di sostegno, espansive nell'insieme, i Paesi con alto debito devono fare attenzione al medio termine, e non introdurre pesi che diventino permanenti", ha rincarato Gentiloni. E parlando di medio termine torna sul tavolo la discussione per la modifica delle regole fiscali. "La revisione del Patto di stabilità è stata lanciata prima della pandemia” e “riprenderà una volta che la crisi sarà superata” ma nonostante "le regole siano state scritte anni fa il problema rimane sempre quello di bilanciare la crescita con la stabilità fiscale”, quindi “non porteremo avanti idee ‘precotte', ma ci baseremo sulla consultazione pubblica”, ha confermato Dombrovskis che auspica "un ampio consenso sulle modifiche".
Eleonora Daniele ha commesso una gaffe riguardante l'esibizione di Bugo al Festival di Sanremo.
Reggiseno nero, tuta nera e pancia di fuori
Una busta con dei proiettili è stata consegnata a Matteo Renzi, leader di Italia Viva, al Senato. Si apprende da fonti parlamentari. Numerose le manifestazioni di solidarietà nei confronti dell'ex premier. "A nome mio personale e di tutto il gruppo Pd del Senato esprimo grande solidarietà al senatore Renzi, vittima di un gesto folle. L’odio deve essere totalmente bandito dal linguaggio della politica", dice il capogruppo dem Andrea Marcucci dopo il ritrovamento di una lettera con due bossoli indirizzata al leader di Italia Viva. "Il clima d’odio di questi giorni contro #Renzi dimostra che siamo all’imbarbarimento della politica e del dibattito pubblico e i bossoli dimostrano che dalle parole d’odio è facile passare ai fatti. Caro Matteo, sempre a testa alta, non ci fanno paura, non ci arrenderemo mai", scrive il capogruppo di Italia Viva al Senato, Davide Faraone, su twitter. "Una busta con due bossoli recapitata a Matteo Renzi. Una minaccia spaventosa che mi auguro sia condannata con fermezza da tutti. È il momento di dire basta a questa politica intrisa di violenza e odio. Matteo, siamo al tuo fianco, con forza e orgoglio. Non ci faremo intimidire", le parole di Teresa Bellanova.
Nei Paesi Bassi i laboratori di screening sul Covid-19 sono presi di mira. Un'altra esplosione nel nord del Paese dopo quella di gennaio. Negazionisti o solo cittadini stanchi delle restrizioni? Intanto proseguono le proteste contro il coprifuocoView on euronews
Roberto Cingolani indica i capisaldi del suo programma. "Siamo a fine partita, come possiamo uscirne"
In attesa di un responso ufficiale, i fan alzano la voce e lanciano un appello ai Big: "Dimostrate di amare la musica e di non essere lì solo per vincere”
Intervista al Dem: "Conte non può essere più federatore. E Orlando resti vicesegretario"
Il direttore artistico, dopo un leggero calo di ascolti, prova a risollevare il Festival. Senza Ibra, occhi puntati sul tributo a Ennio Morricone e il ritorno (senza Morgan) di Bugo
''Subito un piano siderurgico nazionale per non perdere il treno della ripresa e dare un respiro di lungo periodo a un settore fondamentale per la seconda industria manifatturiera europea''. A chiedere al governo di intervenire con decisione e tempestività è il presidente di Federacciai Alessandro Banzato, forte del buon trend internazionale del settore agganciato dalle imprese italiane, ma stretto tra una Germania che ha appena completato il suo piano e i rischi di uno shopping estero pronto ad approfittare della mancanza di strategia e visione del sistema Paese. ''Veniamo da anni in cui i nostri governi hanno avuto un'attitudine industriale un po' debole, hanno guardato al mondo dell'industria con diffidenza e hanno preso iniziative basate sull'emergenza, come sull'Ilva. Ma ora -dice all'Adnkronos- è il momento di cambiare passo, di adottare una strategia di lungo periodo, come fa la Germania che ha appena completato il piano siderurgico e che, come mi ha spiegato il mio collega tedesco, non sarà cancellato o scritto nuovamente dal nuovo governo che arriverà''. Banzato non si riferisce a qualche esecutivo in particolare '' ma qui da noi -dice- nessuno ci ha mai chiamati per discutere di questo piano che è frutto di una collaborazione tra governo e parti sociali. Ci sono momenti particolari e questo lo è, che si deve mettere un cappello più alto su un settore super strategico per la nazione, siamo la base per la manifattura, che è, ribadisco, la seconda in Europa. Quando si parla di Germania si parla della sua capacità di essere pronta sui temi che sono importanti e caldi. Speriamo che il governo ci chiami, noi siamo a disposizione. Serve una strategia di lungo periodo''. Dati alla mano l'industria nazionale dell'acciaio ha fatto miracoli: ''dal crollo del 40% della produzione dovuta alla pandemia, siamo riusciti a recuperare e a scendere a -12% -sottolinea- e nel dato c'è anche la produzione ridotta dell'Ilva''. Ma non solo. Le imprese sembrano aver preso nel 2021 il giusto abbrivio: ''la situazione è buona -spiega- abbiamo agganciato pur con un aumento importantissimo del prezzo delle materie la ripresa internazionale e debbo dire che i carichi di ordini sono in generale buoni per il settore e per la filiera. Un momento positivo assolutamente da non perdere''. Anche perchè se si perde il treno ora, i pericoli sono diversi. ''se non si fa il piano siderurgico -spiega- il rischio è che qualche produzione strategica non si faccia più qui. Certo, si può andare a comprare sui mercati esteri, ma significa pagamenti anticipati, tempi di consegna più lunghi con il rischio che una certa produzione non abbia in tempi adeguati l'acciaio''. Una situazione che indebolirebbe le imprese ''e il timore è che poi dall'estero facciano shopping spostando oltreconfine alcuni tipi di produzione''. Piano siderurgico significa anche rispettare le regole del gioco europeo, senza che l'Ue si trasformi in un handicap per le aziende italiane: ''le regole europee -spiega non avvantaggiano qualche paese in particolare. Ci sono però paesi che per le loro lungaggini e difficoltà attuative, tipo il nostro, riescono a ''sfruttare' meno bene le regole europee e le possibilità che queste offrono. Un esempio sono le compensazioni sugli extra costi degli Ets che qui da noi in Italia non sono ancora arrivate, mentre i produttori degli altri paesi europei, li hanno già avuti da due, tre anni''. Poi, per la rotta europea e italiana sul green, l'industria dell'acciao è pronta a collaborare. ''abbiamo preparato un documento già consegnato sia al governo precedente che alle commissioni Industria di Senato e Camera -dice Banzato- e ora prendiamo i primi contatti con questo governo, naturalmente andremo a discuterlo con loro ed eventualmente integrarlo ove fosse necessario. Per quel che riguarda la nostra federazione, abbiamo già qualche associato che, per esempio sul campo dell'idrogeno, ha avviato delle piccole iniziative pilota per cercare di sviluppare il tema''. L'importante ''è aprire una collaborazione costruttiva senza ricominciare sempre daccapo''. Sull'Ilva ad esempio ''ho visto che neo ministro Giorgetti ha avuto un incontro sia con i sindacati sia con le autorità politiche locali, Comune e Regione Puglia e ho visto che ha riconfermato il piano: per me è la strada giusta per uscire da questa situazione''.
Amadeus ha scagliato una frecciatina contro uno spot sulla Liguria mandato in onda al Festival di Sanremo 2021.
"l'Italia si avvicina alla zona rossa": così Bertolaso commenta la situazione attuale, e chiede di andare avanti col vaccino