Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 6 hours 50 minutes
  • FTSE MIB

    34.031,39
    +306,57 (+0,91%)
     
  • Dow Jones

    38.239,98
    +253,58 (+0,67%)
     
  • Nasdaq

    15.451,31
    +169,30 (+1,11%)
     
  • Nikkei 225

    37.552,16
    +113,55 (+0,30%)
     
  • Petrolio

    82,96
    +1,06 (+1,29%)
     
  • Bitcoin EUR

    61.876,99
    -97,45 (-0,16%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.393,80
    -20,96 (-1,48%)
     
  • Oro

    2.321,30
    -25,10 (-1,07%)
     
  • EUR/USD

    1,0684
    +0,0027 (+0,26%)
     
  • S&P 500

    5.010,60
    +43,37 (+0,87%)
     
  • HANG SENG

    16.828,93
    +317,24 (+1,92%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.971,76
    +34,91 (+0,71%)
     
  • EUR/GBP

    0,8622
    -0,0002 (-0,02%)
     
  • EUR/CHF

    0,9729
    +0,0015 (+0,16%)
     
  • EUR/CAD

    1,4629
    +0,0039 (+0,27%)
     

Elezioni Usa: il futuro incerto dei trattati commerciali

Il trattato sul partenariato transatlantico, contestato in Europa e giunto al quindicesimo ciclo di negoziati, fa fronte a ostacoli anche negli Stati Uniti. Il prossimo presidente potrebbe bloccarlo: entrambi i candidati hanno rotto con l’ortodossia statunitense sulle virtù del libero scambio. La democratica Hillary Clinton lo ha criticato indirettamente, parlando del partenariato Trans-Pacifico che in passato aveva sostenuto da segretaria di Stato: “Bloccherò qualsiasi accordo commerciale che danneggi i posti di lavoro e riduca i salari”, ha affermato Clinton. Il repubblicano Donald Trump assume un atteggiamento apertamente protezionista, sostenendo che con la globalizzazione i posti di lavoro e le fabbriche degli statunitensi vengano dati al Messico e ad altri Paesi. I negoziati fra Stati Uniti e Unione Europea, ripresi il 3 ottobre, non sono trasparenti secondo i detrattori del Trattato che temono l’indebolimento delle norme ambientali e sanitarie a solo vantaggio degli scambi commerciali.