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Eurozona, inflazione allo 0,1% a novembre: Bce verso nuova manovra

Stavolta i “falchi” della politica monetaria della zona euro non potranno ribattere che è stata colpa del calo dei prezzi del petrolio. A novembre l’Eurostat ha registrato infatti una frenata dell’inflazione di base, cioè l’indice che non considera il costo dei beni energetici e alimentari. L’indicatore complessivo, dal canto suo, il mese scorso è rimasto ben saldo allo 0,1% annuale, molto lontano dall’obiettivo ufficiale della Banca centrale europea del 2%. Resta da vedere quella che sarà la diagnosi sulle aspettative della dinamica dei prezzi, vero ago della bilancia delle decisioni dell’Eurotower. Per gli analisti non ci sono dubbi: al vertice di questo mercoledì vedremo l’avvio di un’ulteriore manovra espansiva (il cosiddetto “Qe2”, cioè quantitative easing 2). Quest’ultima potrebbe assumere varie forme: innanzitutto quella di un ampliamento del piano di acquisto di titoli, temporale (oltre settembre 2016) o quantitativo (più degli attuali 60 miliardi di euro mensili). Oppure quella di un allargamento delle classi di attività acquistabili (per esempio obbligazioni private o persino azioni). O, ancora più probabile, un nuovo abbassamento del tasso sui depositi che la Bce pratica alle banche, oggi al -0,2%.