Fonseca: "Abbiamo pagato le assenze"
Il mister portoghese analizza il rendimento diverso della sua squadra tra Serie A ed Europa League.
Il direttore dell’Humanitas di Milano a La Stampa: "Per le scuole vale la pena rischiare. Ok pass e isole Covid-free ma servirà comunque cautela"
La cantante e atleta paralimpica è affetta da retinite pigmentosa e da anni riesce a percepire solo ombre e sagome
AGI - La creazione di una Super League di 12 grandi club è "necessaria a salvare il calcio in una fase critica", segnata dall'impatto economico della pandemia di Covid-19. Lo ha dichiarato Florentino Perez, presidente del Real Madrid e del nuovo torneo che, ha assicurato il dirigente in un'intervista alla televisione spagnola, "inizierà il prima possibile". Perez ha respinto l'ondata di critiche contro un torneo che si propone come alternativo alla Champions League e ha sostenuto che l'opposizione arriva da chi ha paura di "perdere i propri privilegi" e intende quindi mettere in cattiva luce il progetto. "Dobbiamo spiegare a tutti che questo non è un torneo per i club ricchi", ha avvertito Perez, "è un torneo per salvare tutti i club, altrimenti il calcio morirà". "Il denaro arriva a tutti, è una piramide", ha spiegato, "se quelli sopra hanno soldi, piovono giù". "Ci sono 15 squadre che generano valore e cinque entreranno per meriti sportivi, non è chiuso, è aperto, non abbiamo mai pensato a un torneo chiuso", ha detto ancora Perez. "Il calcio deve continuare a cambiare e adattarsi ai tempi, l'interesse nel calcio sta svanendo, bisogna fare qualcosa", ha continuato il presidente del Real Madrid, "il calcio è l'unico sport globale. La televisione deve cambiare per adattarsi ai tempi". "Dobbiamo riflettere sul perché le persone dai 16 ai 24 anni non sono più interessate nel calcio. Ci sono partite di cattiva qualità e ci sono altre piattaforme per l'intrattenimento", ha concluso Perez, "Il calcio deve cambiare. Un gruppo di club da alcuni Paesi europei vuole fare qualcosa per rendere questo sport più attraente dal punto di vista globale".
Florentino Perez, presidente della nuova Superlega e del Real Madrid, tocca, tra le altre cose, l’argomento...
Tra le accuse anche violenza sessuale e omicidio volontario con dolo eventuale
Dal 26 aprile ci saranno le tanto attese riaperture che interesseranno, però, maggiormente le regioni in zona gialla. Sono 13, al momento, i territori che nel prossimo monitoraggio potrebbero rientrare in questa fascia di rischio più bassa
"Oggi, mentre il segretario Generale delle Nazioni Unite sta lanciando l’allarmante report dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia sullo ‘Stato del Clima Globale’, l’Unione Europea sta per definire la Legge sul Clima. Il sesto, e possibilmente ultimo, round di negoziati tra la Commissione, il Parlamento e il Consiglio Europeo avrà luogo domani, martedì 20". Così in una nota gli attivisti di Friday for Future Italia. "La Legge sul Clima definirà le politiche climatiche dei prossimi anni e decenni, le ultime prima di ultimare il carbon budget. Secondo l’Ipcc, al momento della pubblicazione, il carbon budget che dà all’umanità un 66% di possibilità di rimanere all’interno di +1,5°C di riscaldamento sarà raggiunto in 6 anni e 8 mesi, se i livelli di emissioni resteranno all’attuale ritmo", ricordano. I punti cruciali dei negoziati sono "l’obiettivo di riduzione di emissioni al 2030, l’utilizzo del Carbon Budget, e la creazione di un Consiglio sul Clima Europeo, un possibile organo scientifico indipendente che vaglierà e consiglierà la politica sulla azioni climatiche. La Commissione ha proposto una riduzione delle emissioni del 55% netto al 2030. Il Parlamento lo ritiene insufficiente e afferma che esso sia in realtà un 52,8% di riduzione reale. Tuttavia, queste percentuali fanno riferimento ai livelli di emissione del 1990, e non a quelli pre-industriali, presupponendo che l’Ue abbia raggiunto il picco delle emissioni trenta anni fa". Il Parlamento ha proposto di introdurre "un Carbon Budget che indica quanta 'spesa', in termini di emissioni di gas serra, rimane a disposizione ai 27 paesi dell’Unione Europea. In questa proposta, il carbon budget dovrebbe essere la guida per stabilire gli obiettivi climatici, a partire da quello del 2030. Dall’altro lato, il Consiglio e la Commissione concordano sul suo utilizzo solo a partire dal 2040". "Crediamo che questo sia uno degli strumenti più preziosi nella lotta contro la crisi climatica", hanno scritto attivisti di Fridays For Future di tutto il mondo in una lettera indirizzata a Timmermans, il Commissario Europeo sul Green Deal. Nella lettera, ricorda il movimento, "gli attivisti avvertivano che fissare dei target senza considerare il budget di emissioni rimanente significa prendere decisioni senza considerare la scienza del clima. Sin dall’inizio dei negoziati, la comunità scientifica e la società civile hanno spinto i politici ad accordarsi per un target di emissioni reale di almeno il 65%, se non dell’80% entro il 2030. Un obiettivo più ambizioso non sarebbe solamente di beneficio per il pianeta e le popolazioni che vivono nelle aree più a rischio, ma ridurrebbe anche il bisogno di misure più drastiche in futuro".
AGI - Operazione contro la ‘ndrangheta della polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza di Reggio Calabria coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia. Sono 53 le ordinanze di applicazione di misure cautelari, di cui 44 in carcere e 9 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, detenzione, porto illegale e ricettazione di armi, estorsioni (consumate e tentate), favoreggiamento personale, aggravati dalla circostanza del metodo e dell'agevolazione mafiosa, nonché per traffico e cessione di sostanze stupefacenti (prevalentemente marijuana e hashish). Disposto il sequestro di una cooperativa agricola, con annessi capannoni industriali e terreni e un'impresa individuale - che ha come oggetto l'esercizio di attività agricola, con relativi terreni - per un valore stimato di oltre 8,5 milioni di euro. Numerose le perquisizioni. L'operazione di polizia scaturisce dalla convergenza investigativa di due attività di indagine - quella condotta dalla squadra mobile denominata 'Handover' e quella svolta dal Ros e dal Gico di Reggio Calabria denominata 'Pecunia Olet' - nei confronti della cosca Pesce, articolazione della ‘ndrangheta ramificata sul territorio di Rosarno e in altri comuni della Piana di Gioia Tauro, con interessi estesi in ambito nazionale e all'estero.
È in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione contro la ‘ndrangheta della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Reggio Calabria coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. I poliziotti della Squadra Mobile e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, il Ros dell’Arma dei Carabinieri (supportato dal Comando Provinciale CC di Reggio Calabria) il Gico della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, unitamente allo Scico, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, stanno eseguendo 53 ordinanze di applicazione di misure cautelari, di cui 44 in carcere e 9 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, detenzione, porto illegale e ricettazione di armi, estorsioni (consumate e tentate), favoreggiamento personale, aggravati dalla circostanza del metodo e dell’agevolazione mafiosa, nonché per traffico e cessione di sostanze stupefacenti (prevalentemente marijuana e hashish). La Squadra Mobile e il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato stanno eseguendo 49 misure cautelari, il Ros e il Gico 4 misure cautelari e il sequestro di una cooperativa agricola, con annessi capannoni industriali e terreni e un’impresa individuale - avente ad oggetto l’esercizio di attività agricola, con relativi terreni - per un valore di stimato di oltre 8,5 milioni di euro. Sono in corso di esecuzione anche numerose perquisizioni. L’operazione di polizia scaturisce dalla convergenza investigativa di due attività di indagine - quella condotta dalla Squadra Mobile denominata Handover e quella svolta dal Ros e dal Gico di Reggio Calabria denominata Pecunia Olet - nei confronti della cosca Pesce, articolazione della ‘ndrangheta ramificata sul territorio di Rosarno e in altri comuni della Piana di Gioia Tauro, con interessi estesi in ambito nazionale e all’estero.
AGI - Gli Stati Uniti stanno rimanendo dietro la Cina come leader globale nella lotta ai cambiamenti climatici. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, nel suo intervento al quartier generale della Chesapeake Bay Foundation a Annapolis, nel Maryland, sottolineando che per gli Stati Uniti è imperativo investire in infrastrutture e tecnologie verdi, dal punto di vista della sicurezza nazionale oltre che ambientale. "E'difficile immaginare gli Stati Unti vincere la competizione strategica nel lungo periodo con la Cina se non guidiamo la rivoluzione dell'energia rinnovabile", avverte Blinken. Washington considera la Cina la più grande minaccia per la sicurezza nazionale dell'America nel 21esimo secolo. Blinken segnala come Pechino sia al primo posto come produttore e esportatore di tecnologia per l'energia rinnovabile, dai pannelli solari alle turbine a vanto, dalle batterie ai veicoli elettrici. Sono cinesi un terzo dei brevetti per le rinnovabili e questo mina il ruolo degli States nel comparto. "Se non recupereremo, l'America perderà l'opportunità di definire il futuro climatico del mondo in modo tale che rifletta i nostri interessi e valori, e rinuncerà ad un'infinità di posti di lavoro per gli americani", avverte Blinken. L'intervento del capo della diplomazia Usa precede il summit sul clima organizzato dal presidente Joe Biden con 40 capi di Stato, incluso il presidente cinese, in calendario il 22 e 23 aprile. Il suo discorso punta anche a promuovere il piano per le infrastrutture da oltre 2 mila miliardi proposto dalla Casa Bianca e che prevede investimenti nell'energia verde. "Ogni paese del pianeta deve fare due cose: ridurre le emissioni e prepararsi all'inevitabile impatto dei cambiamenti climatici. L'innovazione e l'industria americana possono essere in prima linea su entrambi i fronti", osserva Blinken, segnalando che entro il 2040 il mondo si troverà a fronteggiare un gap da 4.600 miliardi in questo settore. L'amministrazione americana ha posto "la crisi climatica" in cima all'agenda della politica estera e della sicurezza nazionale tanto che Biden ha riportato gli Stati Uniti nell'accordo sul clima di Parigi nel suo primo giorno in carica.
Gli aggiornamenti in tempo reale sull'emergenza coronavirus in Italia.
La reina di Spagna detta e anticipa le tendenze con un twist regale da cui è sempre bene lasciarsi ispirare
Florentino Perez, presidente del Real Madrid e, soprattutto, in questi giorni concitati, numero 1 della...
"Non è un campionato per ricchi, ma per salvare il calcio" dice il presidente del Real Madrid.
Operazione dei carabinieri del comando provinciale della Capitale
Con le riaperture si rischia di far riprendere la circolazione del Covid prima della stagione estiva: lo ha affermato il virologo Lopalco.
Blitz antidroga a San Basilio. I carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone l’arresto per 16 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Gli arresti sono il frutto di ininterrotte indagini, coordinate dalla Dda capitolina e delegate ai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro, che hanno consentito di disarticolare un'organizzazione criminale dedita al traffico, alla detenzione e allo spaccio di hashish, cocaina e marijuana, operante in una delle più importanti piazze di spaccio del quartiere romano di San Basilio, convenzionalmente chiamata 'La Lupa', tra le strade di via Luigi Gigliotti, via Carlo Tranfo e via Girolamo Mechelli, dove chiunque avesse voluto acquistare cocaina, hashish e marijuana, avrebbe potuto trovare un "mercato" sempre aperto sia di giorno che di notte. Le attività investigative, condotte con notevoli difficoltà a causa della costante presenza delle cosiddette "vedette" in tutta l’area, hanno consentito di arrestare in flagranza di reato 31 persone.
AGI - Nei primi tre mesi e mezzo del 2021, per l'esattezza fino al 16 aprile, sono arrivati sulle nostre coste più di 8.520 migranti e rifugiati, di cui 1.196 (il 14%) minori stranieri non accompagnati. Lampedusa e Ventimiglia rappresentano le due frontiere opposte di un sistema di accoglienza e protezione per minorenni – non accompagnati o con i loro familiari – in cui si registrano ancora evidenti sfide. Lo rendono noto Unicef, Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, e Save the Children, l'Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro, che da dicembre 2020 uniscono le proprie forze per dare una risposta immediata ai bisogni essenziali di bambini e adolescenti, delle loro famiglie e delle donne sole in arrivo e in transito. Tra dicembre e marzo a Ventimiglia sono stati assistiti 72 nuclei familiari con 116 bambini a carico e raggiunti oltre 169 minori non accompagnati, tra cui 6 ragazze, a Lampedusa 59 famiglie con 130 bambini, di cui 52 bambine, 181 donne e 404 minori stranieri non accompagnati, di cui almeno 33 ragazze. Le giovani sono esposte a rischi specifici, viene sottolineato nel comunicato, in quanto non sempre identificate come minori da parte delle autorità predisposte e per la difficoltà nell'accesso a informazioni e servizi dedicati. Questo a causa delle particolari modalità con cui le minori viaggiano, spesso aggregandosi a famiglie o accompagnatori adulti e in virtù del fatto che molte non dichiarano la loro minore età, anche perché obbligate, o vittime di tratta. Dopo i primi 4 mesi di attività, Unicef e Save the Children hanno rinnovato la collaborazione congiunta fino a dicembre 2021 a supporto dei minori migranti in arrivo attraverso la rotta del Mediterraneo centrale e quella balcanica con team a Lampedusa e Ventimiglia. Tra gli interventi portati avanti nell'ambito del programma congiunto uno spazio per ragazze, lo Youth Corner, realizzato nel Child Friendly Space, un luogo sicuro che offre ascolto e protezione a minori soli e famiglie. Tra le opportunità offerte anche il servizio di Helpline Minori Migranti di Save the Children e di informativa tramite la piattaforma on-line U-Report on the Move di UNICEF. “Ogni minore dovrebbe avere diritto alla protezione e a vivere le sfide tipiche della sua età – sottolinea Anna Riatti, Coordinatrice della risposta in Italia per l'Ufficio Regionale Unicef per l'Europa e l'Asia centrale - ragazze e ragazzi rifugiati e migranti vivono invece soli una triplice transizione: dal Paese d'origine al Paese d'arrivo, il superamento del trauma, il passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Questa situazione aumenta inoltre l'esposizione al rischio di violenza e sfruttamento, in particolare per le ragazze. Abbiamo il dovere di supportare i minori rifugiati e migranti e di offrire soluzioni sicure, soprattutto in questo periodo di pandemia”. “Il nostro Paese e l'Europa tutta – aggiunge Raffaela Milano, direttrice Programmi Italia-UE di Save the Children - devono garantire ai bambini, alle bambine e agli adolescenti una rete di accoglienza e di protezione adeguata e rispettosa dei loro diritti fondamentali. Un'attenzione particolare va rivolta ai minorenni, ragazzi e ragazze, che giungono in Italia da soli, senza familiari adulti di riferimento, i quali necessitano di essere accompagnati nel loro percorso di crescita, così come previsto dalla legge 47/2017, una legge che occorre attuare pienamente. In questo difficile tempo di emergenza sanitaria è ancor più indispensabile rafforzare la rete di collaborazione tra istituzioni e organizzazioni della società civile per raggiungere questo obiettivo”. Lampedusa continua ad essere uno dei principali punti di arrivo e resta uno dei luoghi di prima accoglienza. E' al centro delle operazioni di soccorso e salvataggio nel Mediterraneo Centrale. Ciclicamente l'hotspot ospita molte più persone di quanto la struttura sia capace di accogliere e le procedure di prevenzione del contagio da Covid-19 hanno reso ancora più complessa la capacità di poter identificare i soggetti più vulnerabili e bisognosi di attenzione specifica. Di fatto, non sempre sono garantiti spazi dedicati a minori soli, famiglie con bambini e donne. A Ventimiglia la situazione appare ancora drammatica. Secondo dati raccolti dal team di Save the Children attivo sul posto, circa 200 minorenni soli hanno oltrepassato la frontiera nel 2020. Sono bambini e adolescenti senza figure di riferimento, che affrontano pericolosi viaggi in mare per raggiungere un porto sicuro o che attraversano la rotta balcanica, tentando di raggiungere i Paesi del Nord Europa, spesso per ricongiungersi con i propri familiari, senza la possibilità di un pasto caldo o di un tetto sopra la testa, senza assistenza sanitaria, esposti al rischio di sfruttamento e violenza. Dopo la chiusura del Campo Roja a luglio 2020 a Ventimiglia, si sono ulteriormente ridotti fino a quasi scomparire i servizi di assistenza e accoglienza per bambini, adolescenti e famiglie. Tanti minori dichiarano inoltre di essere respinti alla frontiera con la Francia e rinviati in Italia, vedendo così rifiutato il diritto alla protezione per minore età.
La deputata M5S respinge le parole del Garante a difesa del figlio Ciro accusato di stupro
AGI - Vicepresidente con Jimmy Carter e candidato presidente per i democratici nel 1984, Walter Mondale, scomparso oggi a 93 anni a Ceylon, Minnesota, resterà per gli americani l'uomo discreto della politica pre-show, quello che, masticando il sigaro, rifiutò di mischiare vita privata e politica, e trasformare le tragedie personali in strumento elettorale. Nei suoi comizi da candidato presidente Mondale era quello che denunciava la crisi degli agricoltori, evitando di raccontare la storia del padre, che aveva perso tutto nel 1920 con il collasso dei prezzi del grano. Era quello che lanciava grida d'allarme sull'aumento dei costi delle polizze sanitarie, senza raccontare della madre che aveva perso la copertura quando si ammalò di cancro. Forse anche per questo Mondale non ebbe speranza contro l'astro nascente dei repubblicani, l'attore Ronald Reagan, così cinematografico e televisivo in ogni sua dichiarazione. Il democratico era emerso con la sua ostinazione dall'America rurale, cresciuto a Ceylon, il piccolo centro con Heron Lake e Elmore, una triade sacra dei paesini agricoli del Minnesota, il più popoloso dei quali non arrivava a 950 abitanti. Laureato all'Univesità del Minnesota, militare nella guerra in Corea, poi avvocato, è dal ventre agricolo dell'America che Mondale costruì la sua ascesa politica, facendo della famiglia dei ‘farmers' le “basi di una nazione forte”, sostenuto dalla moglie, Joan, e dai tre figli. I suoi riferimenti erano il presidente John Kennedy e Hubert Humphrey, vicepresidente dal '65 al '69. Si affermò come un riformatore, contrario alla guerra in Vietnam, populista introspettivo deciso a contrastare i ricchi, gli industriali e i banchieri, scelto da Carter nel ‘76 come vicepresidente nella corsa alla Casa Bianca. Il ticket dei ‘farmers' sconfisse quello formato da Gerald Ford e Bob Dole, ma il loro mandato venne segnato dalla crisi economica che portò al trionfo di Reagan. Nell'84 Mondale provò la corsa da presidente, con Geraldine Ferraro vice, ma se il suo messaggio ebbe presa su quel tipo di America silenziosa, e lui impersonò la “civiltà del Minnesota”, come ha commentato la senatrice Amy Klobuchar, il democratico mancò di conquistare l'attenzione del resto del Paese. E la grande chance di andare alla Casa Bianca svanì davanti al nuovo trionfo di Reagan. I democratici hanno offerto molte interpretazioni e teorie differenti sul perché Mondale perse in modo devastante. Jesse Jackson sostenne che i Democratici si erano concentrati troppo sull'elettorato bianco, ma poi fu lo stesso Mondale a spiegare la ragione della sconfitta: “sono stato - ammise - poco adatto ad apparire in televisione”. La politica era entrata in una dimensione televisiva, che avrebbe cambiato la narrazione della politica. Chiamato da Bill Clinton a ricoprire il ruolo di ambasciatore in Giappone, dopo il ritiro nel '96, Mondale finì nell'oblio, trovando alla fine quella vetrina televisiva che gli restituì una popolarità mai veramente cercata. Avvenne con l'omaggio nella serie animata dei Simpson. Nella puntata “Un clown va a Washington”, Mondale impersonava il custode del Parlamento che, esperto di ‘intrallazzi di governo', aiutava Krusty il Clown a far approvare una legge in appena tre ore. Nessuno, a quel che si sa, gli chiese se avesse visto la puntata e se gli fosse piaciuta.