Gran Bretagna, coop in rosso. I dubbi sul modello mutualistico
“Un anno disastroso, il peggiore dei nostri 150 anni di storia”. Così il numero uno ad-interim Richard Pennycook ha commentato i risultati 2013 del Co-Operative Group. Il più grande gruppo mutualistico britannico, presente in settori che vanno dai supermercati alle farmacie fino ai servizi funebri, ha registrato perdite per oltre 3 miliardi di euro. La maggior parte sono arrivate dalla sua banca cooperativa, a seguito dell’aumento di capitale durante il quale, tra l’altro, il gruppo ha dovuto cedere il controllo ad alcuni hedge fund americani. Il buco, secondo gli osservatori, mette in luce i limiti dell’attuale modello di governance cooperativa del gruppo, che oggi elegge i membri del suo board tra gli iscritti a livello regionale.