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Presidi fuori dagli stabilimenti. "Non fate acquisti per 24 ore"
La polizia ha arrestato per frode uno studente di 19 anni.
Test salivari a scuola per gli studenti: è questa l'idea per rendere più sicuro il rientro in classe in massa previsto a partire da lunedì 26 aprile. La Lombardia ha deciso di portarsi avanti, dando il via libera al loro utilizzo da maggio. Ma cosa ne pensano gli esperti? Possono davvero i test salivari essere utili per monitorare il covid tra i banchi? Questi test, spiega il presidente della Lombardia Lucio Fontana, sono "meno invasivi e più semplici da utilizzare e hanno la stessa validità del tampone nasofaringeo molecolare". Pertanto "ci consentiranno di attuare un monitoraggio ancora più accurato della diffusione del virus, senza la necessità di impiegare personale sanitario, che potrà dedicarsi alla campagna vaccinale e alla cura dei pazienti ricoverati e non negli ospedali". "La richiesta di utilizzare i salivari molecolari -sottolinea il governatore lombardo- era già stata avanzata diversi mesi fa al Cts nazionale senza ottenere risposte. Finalmente ieri il ministro Speranza ha confermato che tutti i tipi di test già autorizzati in Paesi che fanno parte del G7 possono essere utilizzati anche in Italia". E quindi, "considerando che questo test ha già ottenuto l'autorizzazione in gran parte di questi tra cui la Francia, Usa e Giappone, la nostra regione sarà la prima ad utilizzarlo in Italia, in sostituzione del tampone molecolare nasofaringeo, al momento unico strumento per confermare la positività al Covid-19". "La possibilità di avere una risposta pronta e rapida" con i test salivari "ci dà una notevole spinta per cercare di limitare il problema nei contesti delle scuole, che continuo a sostenere sono ambiti dove l'infezione, soprattutto questa data dalla variante inglese, non può che circolare nei locali scolastici o sui mezzi di trasporto dove i ragazzi sono esposti. Evviva, quindi alla sperimentazione promossa dall'Università di Milano. E' una operazione importante e fondamentale, auspicavo che ci fosse una situazione a tre gambe: vaccinazioni, test e chiusure mirate". Lo ha affermato Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, ospite di Sky Tg24, commentando il via libera della Regione Lombardia. "Spesso dei test salivari si sono sottolineate la scarsa sensibilità e validità. Ma per contro c'è il vantaggio della facile esecuzione e della rapidità dei risultati. Se il test è stato validato può essere un buon sistema per il monitoraggio dei casi nelle scuole. Non dico che si debba fare tutti i giorni, ma anche una volta a settimana va bene. Si possono rintracciare casi asintomatici ed evitare focolai nelle classi". Lo afferma all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma. "La saliva va benissimo per diagnosticare il Covid-19 senza il fastidio del tampone nasofaringeo, soprattutto nei bambini". Così il virologo dell'Università Vita-Salute di Milano, Roberto Burioni, commenta sul sito di informazione e comunicazione scientifica 'MedicalFacts', da lui fondato, la possibilità di utilizzare i test salivari nelle scuole. A supportare la tesi del virologo, uno studio pubblicato sulla rivista scientifica 'Lancet', firmato dalla scienziata affiliata all'Università di Yale, Anne L. Willie, secondo cui "i metodi di test Sars-CoV-2 ad alta sensibilità basati sulla saliva permettono test frequenti e convenienti, sfidando il tampone nasofaringeo per la designazione di un tipo di campione di riferimento". Gli studi che utilizzano metodi che impiegano la saliva "hanno mostrato una maggiore sensibilità rispetto ai tamponi", sottolinea Burioni. Ancora, viene spiegato nello studio, proprio come per la rilevazione dell’Rna della Sars-CoV-2, il test della saliva "è un’alternativa possibile al test degli anticorpi basato sul sangue, con gli anticorpi nella saliva che riflettono le concentrazioni nel siero". Quindi, “un singolo campione di saliva non invasivo può consentire contemporaneamente l’identificazione di casi attivi, casi precedenti e risposte immunitarie indotte dal vaccino", conclude la ricerca.
Su Netflix la storia di Fernande Grudet, controversa e spietata figura femminile dalla vita avventurosa
(Reuters) - Gli indici S&P; 500 e Dow Jones sono in rialzo dopo le ultime due sessioni consecutive in calo, mentre il Nasdaq rimane sottotono dopo i risultati deludenti di Netflix che hanno dato il via alla stagione delle trimestrali per i colossi tech. Il fornitore di servizi di streaming crolla del 7,9% dopo aver registrato una crescita degli abbonati più lenta nel primo trimestre dopo un boom dovuto alla pandemia.
LONDRA/BRUXELLES (Reuters) - L'Unione europea ha comunicato di avere in programma di incrementare il numero delle aziende chiamate a pubblicare dati ambientali e sociali dopo le critiche in merito all'inefficacia delle norme vigenti. La mossa della Ue fa seguito a critiche da parte degli investitori, che lamentano che il regime attuale non copre un numero sufficiente di aziende e non rende abbastanza chiaro quali informazioni devono essere fornite e in quale forma, rendendo più difficile il confronto e la valutazione delle società.
MILANO (Reuters) - Andrea Agnelli, tra i fondatori della Superlega europea e presidente della Juventus , ha detto che il progetto di una lega indipendente non può andare avanti, in seguito alla defezione di gran parte dei club che inizialmente avevano aderito. Dodici tra i più importanti club calcistici europei hanno annunciato domenica la creazione di una nuova lega, ma dopo 48 ore di critiche intense e di opposizione politica, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham si sono tirati indietro.
BRUXELLES (Reuters) - L'Unione europea non acquisterà altre 300 milioni di dosi di vaccini Johnson & Johnson e AstraZeneca che si era assicurata con i contratti in essere, secondo quanto riferito a Reuters da un funzionario senior. La decisione è l'ennesimo segnale che Bruxelles sta cercando di prendere le distanze da AstraZeneca in ragione delle tensioni venutesi a creare dopo che la casa farmaceutica ha mancato i propri impegni di consegna a causa di problemi alla produzione.
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"Io non ho bisogno di fare il nano o la ballerina di nessuno". Il professor Massimo Galli si esprime così a L'aria che tira su La7. "Sono un anziano professore che ha fatto la carriera che voleva fare, che non ha altre aspirazioni e che è prossimo alla pensione. Non ho bisogno di inchinarmi davanti a nessuno. Quando sono stato chiamato a collaborare per la funzione ricoperta, l'ho fatto. Ai tempi della Prima Repubblica si parlava di nani e ballerine che lavoravano a favore di questo o quello", dice il responsabile di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano. Galli viene interpellato sulla campagna di vaccinazione. "Abbiamo perso tempo, anche con AstraZeneca. Per ricoprire la differenza tra noi e la Gran Bretagna dovremmo fare 25-30 milioni di dosi di vaccino. Se tutto andasse bene e facessimo 500mila dosi somministrate al giorno, che non abbiamo mai raggiunto, ci vorrebbero 60 giorni per arrivare al punto in cui la Gran Bretagna è ora", aggiunge. In materia di riaperture "si sarebbe dovuto considerare tutto quanto e non dare un segnale che, l'impressione è quella, venga percepito come un liberi tutti".
Andamento negativo per il titolo in Borsa della Juventus dopo il crollo della SuperLega.
Al Corriere della Sera il presidente del Torino ha attaccato il progetto - naufragato - di Andrea Agnelli.
Quelli della SuperLega fanno finta di non sapere che nei campetti polverosi e romantici si rivela l'essenza stessa del pallone
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Reportage con Tristan Lecomte su laF per la Giornata della Terra
Il terremoto scatenato dalla Superleague può anticipare la nuova Champions prevista per il 2024.
AGI - Si fa sempre più drammatica l'emergenza Covid-19 in India. Nelle ultime 24 ore, il Paese ha registrato oltre 2mila decessi e quasi 300mila nuovi casi. Si tratta di uno dei record giornalieri più alti al mondo dall'inizio della pandemia. A oggi l'India ha raggiunto un totale di 15,6 milioni di infezioni e 182.553 morti. Numeri che hanno convinto il primo ministro Narendra Modi a rivolgersi alla nazione dicendo che il governo e l'industria farmaceutica stanno intensificando gli sforzi per dare una risposta alla mancanza di posti letto negli ospedali e alla penuria di ossigeno, tamponi e vaccini. "L'impennata dei contagi è arrivata come una tempesta e ci aspetta una grande battaglia", ha inoltre sottolineato Modi, criticato da tutte le forze politiche indiane per la gestione della crisi e anche contestato per aver tenuto una serie di manifestazioni elettorali in barba alle norme di contenimento del virus. Sabato scorso non indossava nemmeno la mascherina a un comizio nel Bengala occidentale. Il Paese è di fatto in ginocchio ed è emersa anche una nuova mutazione nel virus, anzi una tripla mutazione, ovvero tre diversi ceppi del Covid-19 si sono combinati per formare una nuova variante. Si ritiene che il picco di casi in stati come il Maharashtra, Delhi e il Bengala occidentale sia proprio guidato da questa variante con una triplice mutazione. I grandi raduni religiosi, la riapertura della maggior parte dei luoghi pubblici e i comizi elettorali sono occasioni di importante diffusione del virus, hanno avvertito gli esperti. Lunedì le autorità di New Delhi hanno dovuto imporre un lockdown per una settimana. Al momento l'India è il Paese con il più alto tasso di crescita di contagio, dietro solo agli Stati Uniti in termini di numeri totali. Anche i mercati finanziari subiscono le conseguenze di questa situazione e la rupia ha perso il 3 per cento a 75,14 per dollaro dall'inizio di aprile (tra le peggiore performance delle valute seguite da Bloomberg, tra cui il rublo russo e la lira turca). (AGI)
Un itinerario che si snoda per oltre 2.600 chilometri
Sono 1.026 i contagi da coronavirus registrati oggi 21 aprile in Piemonte secondo il bollettino della regione. Da ieri, segnalati altri 48 morti. I nuovi casi, 109 individuati dopo test antigenico, sono pari al 5,1% di 20.188 tamponi eseguiti, di cui 9.867 antigenici. Dei casi registrati nelle ultime 24 ore gli asintomatici sono 470 (45,8%). I casi sono 172 di screening, 633 contatti di caso, 221 con indagine in corso, 23 in Rsa Strutture Socio-Assistenziali, 95 in ambito scolastico e 908 tra la popolazione generale. Il totale dei casi positivi diventa quindi 340.517, di cui 27.507 Alessandria, 16.485 Asti, 10.429 Biella, 48.846 Cuneo, 26.286 Novara, 182.349 Torino, 12.672 Vercelli, 12.054 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.424 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2465 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 277(- 4 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.666 ( - 87 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 16.885. I tamponi diagnostici finora processati sono 4.188.754 (+20.188 rispetto a ieri), di cui 1.453.100 risultati negativi. Sono 48 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 5 verificatisi oggi. Il totale è ora di 11.039 deceduti risultati positivi al virus, 1.520 Alessandria, 681 Asti, 407 Biella, 1.347 Cuneo, 910 Novara, 5.237 Torino, 488 Vercelli, 358 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte. I pazienti guariti sono complessivamente 309.650 (+1.914 rispetto a ieri), 24.852 Alessandria, 15.017 Asti, 9.430 Biella, 43.937 Cuneo, 24.114 Novara, 165.852 Torino, 11.573 Vercelli, 11.317 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.324 extraregione e 2.234 in fase di definizione.
Sono 760 i nuovi contagi da coronavirus in Emilia Romagna, secondo la tabella del bollettino di oggi, 21 aprile. Registrati inoltre altri 23 morti. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, nella Regione si sono registrati 360.694 casi di positività, 760 in più rispetto a ieri, su un totale di 27.263 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2,8%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono oggi 287 (-4 rispetto a ieri), 2.116 quelli negli altri reparti Covid (-55). Purtroppo, però, si registrano 23 nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia le vittime in regione sono stati 12.690. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.627 tamponi molecolari, per un totale di 4.272.699. A questi si aggiungono anche 10.636 tamponi antigenici rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.160 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 289.471. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultra ottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su e quelle nella fascia d’età 70-74 anni. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 1.361.309 dosi; 412.086 sul totale sono seconde dosi, cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Prosegue, poi, l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 355 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 269 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 443 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,2 anni. Sui 355 asintomatici, 260 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 34 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 13 con gli screening sierologici, 7 tramite i test pre-ricovero. Per 41 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.