Il Regno Unito supera la soglia dei 100.000 morti di Covid-19
Primo paese in Europa, nelle immagini ambulanze in fila a Londra
Ricami dorati, ruches platinate e ramage scintillanti si posano dolcemente sui modelli preziosi di Milla Nova From ELLE
Nicola Zingaretti si dimette da segretario del Pd. "Nelle prossime ore - annuncia su Facebook - scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea Nazionale farà le scelte più opportune e utili". "Visto che il bersaglio sono io, per amore dell'Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità", aggiunge. "Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd -scrive ancora Zingaretti - partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni". "Sono stato eletto proprio due anni fa. Abbiamo salvato il Pd e ora ce l’ho messa tutta per spingere il gruppo dirigente verso una fase nuova. Ho chiesto franchezza, collaborazione e solidarietà per fare subito un congresso politico sull’Italia, le nostre idee, la nostra visione. Dovremmo discutere di come sostenere il Governo Draghi, una sfida positiva che la buona politica deve cogliere". "Non è bastato. Anzi, mi ha colpito invece il rilancio di attacchi anche di chi in questi due anni ha condiviso tutte le scelte fondamentali che abbiamo compiuto. Non ci si ascolta più e si fanno le caricature delle posizioni. Ma il Pd non può rimanere fermo, impantanato per mesi a causa in una guerriglia quotidiana. Questo, sì, ucciderebbe il Pd". Conclude Zingaretti annunciando le dimissioni: "Io ho fatto la mia parte, spero che ora il Pd torni a parlare dei problemi del Paese e a impegnarsi per risolverli. A tutte e tutti, militanti, iscritti ed elettori un immenso abbraccio e grazie. Ciao a tutte e tutti, a presto. Nicola".
Si stima che, nel 2019, 931 milioni di tonnellate di cibo, il 17% del totale a disposizione dei consumatori, siano finiti nei bidoni dei rifiuti di famiglie, rivenditori, ristoranti e altri servizi alimentari. E’ quanto rileva una nuova ricerca delle Nazioni Unite, il Food Waste Index Report 2021 del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (Unep) e dell'organizzazione Wrap, condotta per sostenere gli sforzi globali per dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030. Il Food Waste Index Report 2021 esamina i rifiuti alimentari che si verificano nei punti vendita, nei ristoranti e nelle case, contando sia il cibo che le parti non commestibili come ossa e gusci. Il rapporto presenta la più completa raccolta di dati, analisi e modellazione sui rifiuti alimentari ad oggi e offre una metodologia per i Paesi per misurare i rifiuti alimentari. In totale, sono stati identificati 152 punti di dati sullo spreco alimentare in 54 Paesi. Il rapporto rileva che in quasi tutti i Paesi che hanno misurato lo spreco di cibo, questo era sostanziale, indipendentemente dal livello di reddito nazionale. Inoltre, dimostra che la maggior parte di questo spreco proviene dalle famiglie: a livello globale pro capite, 121 chilogrammi di cibo vengono sprecati ogni anno, con 74 chilogrammi sprecati a livello familiare, 32 a livello di servizi di ristorazione e 15 a livello di vendita. Lo spreco alimentare ha sostanziali impatti ambientali, sociali ed economici. Per esempio, ricorda il report, l'8-10% delle emissioni globali di gas serra sono associate al cibo che non viene consumato, quando si tiene conto delle perdite prima del livello del consumatore. "La riduzione degli sprechi alimentari ridurrebbe le emissioni di gas serra, rallenterebbe la distruzione della natura attraverso la conversione dei terreni e l'inquinamento, aumenterebbe la disponibilità di cibo e quindi ridurrebbe la fame e risparmierebbe denaro in un momento di recessione globale - ha detto Inger Andersen, direttore esecutivo dell'Unep - Se vogliamo affrontare seriamente il cambiamento climatico, la perdita degli spazi naturali e della biodiversità, l'inquinamento e i rifiuti, le imprese, i governi e i cittadini di tutto il mondo devono fare la loro parte per ridurre gli sprechi alimentari".
Mercato bloccato, almeno fino a quando l'Inter non avrà sistemato la questione della proprietà....
"Mi vergogno che nel Pd da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie"
Lo Stabile del Veneto accoglie il pubblico online per i tour virtuali dei Teatri Verdi, Goldoni e Mario Del Monaco. Osservare da vicino i segni del tempo sugli antichi mantegni dove ancora oggi si legano le corde, salire sul palco per guardare la platea dal punto di vista dell’attore, muoversi sui ballatoi come i tecnici, ammirare bozzetti e costumi in sartoria. Tutto questo sarà possibile. In attesa di poter tornare a proporre spettacoli dal vivo, il Teatro Stabile del Veneto spalanca così le porte per accogliere online il pubblico in un viaggio virtuale in 3D tra le sale, i camerini e gli spazi dietro le quinte dei suoi teatri. È una rappresentazione virtuale quella che il Teatro Stabile del Veneto ha voluto realizzare dei suoi tre teatri, il Verdi di Padova, il Goldoni di Venezia e il Mario Del Monaco di Treviso, per offrire agli spettatori di ogni dove un’esperienza immersiva e interattiva. Un tour alla scoperta degli spazi conosciuti e di quelli nascosti in cui, come un cicerone virtuale, l’attore Gaspare Del Vecchio, diplomato presso l’Accademia teatrale Carlo Goldoni, accompagnerà il pubblico in video con il racconto della storia e degli aneddoti dei tre storici teatri veneti. Ad aprire il programma dei tour virtuali domani 5 marzo è il Verdi di Padova, storico teatro cittadino fondato nel 1751 che negli anni ha ospitato sul suo palcoscenico grandi attori della scena italiana come Marcello Mastroianni, Giorgio Gaber, Ugo Pagliai, Paola Gassmann, Mariangela Melato, Franca Valeri e molti altri. Fortemente voluto da un’associazione di settanta nobili padovani per ospitare spettacoli di opera lirica in concorrenza con un altro teatro cittadino, il Verdi prese inizialmente il nome di Teatro Nuovo e solo successivamente fu intitolato al grande compositore, che, tuttavia, chiamato all’inaugurazione, declinò cortesemente l’invito. Tra gli elementi che ancora oggi impreziosiscono la sala risalta l’imponente affresco dipinto sulla cupola da Giuliano Tommasi dopo il bombardamento del 1917. Un affresco allegorico in cui da un lato è rappresentato il fato e dall’altro le arti danzanti che vincono sulla guerra e dove campeggia la scritta 'Post fata artium auspicio resurgo' (Dopo la morte, la speranza che le arti risorgano). Auspicio oggi più che mai attuale. Storia, curiosità e aneddoti come questi, ma anche dimostrazioni di macchinisti ed elettricisti al lavoro dietro le quinte vengono raccontati e svelati nel tour virtuale che da domani sarà, dunque, fruibile direttamente dal sito del Teatro Stabile del Veneto.
Sono 226 i nuovi contagi da coronavirus in Calabria secondo il bollettino di oggi, 4 marzo. Registrati inoltre altri 3 morti. Nella Regione ad oggi sono stati sottoposti a test 559.627 soggetti per un totale di 593.053 tamponi eseguiti (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 38.589 (+226 rispetto a ieri), quelle negative 521.038. Sono questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute, che fanno inoltre registrare +1 terapie intensive, +128 guariti/dimessi e 700 morti dall’inizio della pandemia. Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti: Cosenza: casi attivi 2.502 (42 in reparto Ao di Cosenza; 15 in reparto al presidio di Rossano; 5 al presidio ospedaliero di Acri; 2 al presidio ospedaliero di Cetraro; 0 all'Ospedale da Campo; 7 in terapia intensiva, 2.431 in isolamento domiciliare); casi chiusi 8.671 (8.378 guariti, 293 deceduti). Catanzaro: casi attivi 1.586 (23 in reparto all'Ao di Catanzaro; 3 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 2 in reparto all'Aou Mater Domini; 7 in terapia intensiva; 1.551 in isolamento domiciliare); casi chiusi 3.831 (3.732 guariti, 99 deceduti). Crotone: casi attivi 185 (9 in reparto; 176 in isolamento domiciliare); casi chiusi 2.702 (2.659 guariti, 43 deceduti). Vibo Valentia: casi attivi 444 (16 ricoverati, 428 in isolamento domiciliare); casi chiusi 3.181 (3.124 guariti, 57 deceduti). Reggio Calabria: casi attivi 1.587 (76 in reparto all'Ao di Reggio Calabria; 9 in reparto al P.o di Gioia Tauro; 7 in terapia intensiva; 1.495 in isolamento domiciliare); casi chiusi 13.541 (13.333 guariti, 208 deceduti). Altra Regione o Stato estero: casi attivi 50 (50 in isolamento domiciliare); casi chiusi 309 (309 guariti). I casi confermati oggi sono così suddivisi: Cosenza 93, Catanzaro 28, Crotone 27, Vibo Valentia 19, Reggio Calabria 59, Altra Regione o Stato estero 0. Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 186. Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile.
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Preoccupano le province di Bologna Modena, ma anche di Trento e Bolzano: forte incidenza delle nuove varianti di Covid.
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Sono 552 i nuovi contagi da coronavirus in Abruzzo secondo il bollettino di oggi, 4 marzo. Registrati inoltre altri 27 morti. Sono complessivamente 56.031 i casi positivi al Covid 19 registrati nella Regione dall’inizio dell’emergenza. I nuovi positivi con età inferiore ai 19 anni sono 117, di cui 45 in provincia dell’Aquila, 38 in provincia di Pescara, 24 in provincia di Chieti e 10 in provincia di Teramo. Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 27 nuovi casi e sale a 1.758 (di età compresa tra 54 e 97 anni, 5 in provincia di Chieti, 1 in provincia di Teramo, 20 in provincia di Pescara e 1 residente fuori regione). Del totale odierno, 14 casi sono riferiti a decessi avvenuti nei giorni e comunicati solo oggi dalle Asl. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 41194 dimessi/guariti (+486 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 13079 (+39 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 764420 tamponi molecolari (+6342 rispetto a ieri) e 271136 test antigenici (+1952 rispetto a ieri). Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 6.6 per cento. Sono 651 i pazienti (+13 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 85 (+3 rispetto a ieri con 5 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 12343 (+23 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 13533 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+122 rispetto a ieri), 14082 in provincia di Chieti (+159), 14701 in provincia di Pescara (+188), 13108 in provincia di Teramo (+87), 435 fuori regione (+3) e 172 (-7) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Colpisce circa 2 milioni di italiani, ma ad oggi è ancora poco conosciuta. La sua diagnosi avviene con difficoltà e spesso in ritardo. E' la fibromialgia, patologia che letteralmente significa dolore nei muscoli e nelle strutture connettivali fibrose (i legamenti e i tendini). Ad essa è dedicato l’instant book realizzato da Aisf-Odv, Associazione italiana Sindrome fibromialgica (Aisf), che rappresenta e assiste i pazienti colpiti, di cui 3 su 4 sono donne. Per far conoscere meglio questa patologia, che comporta dolore muscolo scheletrico diffuso e affaticamento, e porre l’accento sulle problematiche principali riguardanti soprattutto i trattamenti, farmacologici e non, a oggi disponibili - riferisce una nota - si è tenuto ieri un webinar dal titolo “Fibromialgia, se la conosci ci puoi convivere”. All’evento hanno partecipato Piercarlo Sarzi Puttini, presidente Aisf-Odv e professore ordinario di Reumatologia all’Università di Milano, Laura Bazzichi, reumatologa dell’Aou Pisana e Giusy Fabio, vicepresidente Aisf-Odv. Al termine dell’evento, dal sito di Aisf-Odv (www.sindromefibromialgica.it) è stata data la possibilità di scaricare gratuitamente l’istant book realizzato dall’associazione con la collaborazione di 11 clinici qualificati. Si tratta di un Pdf interattivo di 133 pagine ricco di articoli, schemi, immagini e podcast che approfondisce la fibromialgia in tutte le sue sfaccettature, con accento sulle novità in ambito terapeutico, legislativo e anche associativo. L’instant book ha ricevuto un supporto educazionale non condizionato di Alfasigma e nasce come iniziativa editoriale della testata giornalistica PharmaStar. "Per chi soffre di sindrome fibromialgica non ci sono farmaci totalmente efficaci. Tuttavia, la terapia farmacologica è importante per il controllo della sintomatologia. Per il dolore fibromialgico, e per aiutare il sonno, si prediligono farmaci antidepressivi, antiepilettici e miorilassanti, che sono in grado di agire sui meccanismi che innescano il dolore nel sistema nervoso centrale. I farmaci, però, da soli non sono sufficienti", ha spiegato Sarzi Puttini, aggiungendo: “L’educazione del paziente e l’esercizio fisico sono fondamentali. Per ‘educazione’ s’intende aiutare il paziente a comprendere la fibromialgia e imparare a conviverci, legittimando la sua sofferenza. Va perseguito inoltre il raggiungimento e mantenimento di una corretta forma fisica, tramite l’esercizio aerobico e la perdita di peso e una corretta educazione nutrizionale". "Ogni paziente deve essere esortato a trovare la propria dimensione terapeutica in termini complementari – ha precisato Bazzicchi – identificando con questo termine tutti quegli approcci che sono in grado di affiancare, senza sostituire, le terapie farmacologiche convenzionali, comportandosi come appoggio. In questo gruppo ritroviamo, per esempio, l’agopuntura, la spa-terapia, l’ozonoterapia, le tecniche mente-corpo (yoga, pilates, feldenkrais ecc)". I pazienti hanno bisogno di un supporto nell’affrontare difficoltà quotidiane e il percorso per giungere alla diagnosi e per una corretta gestione della malattia, come ha chiarito Giusy Fabio: "La sinergia di lavoro tra i medici e i volontari dell’associazione Aisf-Odv è fondamentale per potere assicurare ai pazienti un supporto a 360 gradi, emotivo e sanitario. Insieme si cerca di creare percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali, in modo che i pazienti possano ricevere la migliore assistenza in maniera omogenea sul territorio nazionale senza spreco di tempo e denaro".
Intervento record al Pascale di Napoli: 12 ore e due equipe che hanno asportato in un'unica sessione operatoria un tumore mandibolare e le sue metastasi
L'Italia ha bloccato l'invio di 250mila dosi del vaccino anti Covid di AstraZeneca destinate all'Australia, ricorrendo alle nuove regole introdotte dalla Ue per impedire l'export di vaccini anti Coronavirus al di fuori dell'Unione Europea. Lo riporta il Financial Times. Roma, riferisce il quotidiano finanziario, ha deciso di impedire l'invio delle dosi in Australia ed ha notificato la decisione a Bruxelles alla fine della scorsa settimana. La Commissione europea non ha obiettato alla decisione italiana. Né il governo italiano, né AstraZeneca, né la Commissione Ue hanno voluto commentare la notizia. In precedenza, l'agenzia dpa aveva riferito che era stata Bruxelles a bloccare l'export di 250mila dosi del siero AstraZeneca dall'Italia all'Australia. Le regole imposte da Bruxelles sull'esportazione di vaccini anti Covid-19 prodotti all'interno della Ue sono state introdotte dopo che AstraZeneca aveva ammesso che avrebbe mancato gli obiettivi di consegna alla Ue. L'annuncio della casa farmaceutica aveva suscitato il sospetto che una parte della produzione di vaccini destinati alla Ue venisse dirottata su altri Paesi. Il premier Mario Draghi, nell'ultimo vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione europea aveva chiesto che Bruxelles imponesse controlli più severi sulle esportazioni di vaccini. Un funzionario del governo italiano, citato dal Financial Times, ha riferito che le decisioni di consentire o bloccare le esportazioni di vaccini non vengono prese unilateralmente e che c'è stato un coinvolgimento della Commissione europea.
Il team Fundamental Equities di BlackRock prevede una forte accelerazione dell’economia mondiale quando le restrizioni Covid verranno rimosse. Nel mirino materie prime, chimico e semiconduttori
Lombardia zona arancione rafforzata con scuola chiusa. Vietate visite ad amici e parenti, no agli spostamenti nelle seconde case. Sono alcune delle regole e delle misure stabilite dall'ordinanza con cui il governatore Attilio Fontana vara la stretta fino al 14 marzo. Una serie di divieti e di provvedimenti per arginare la diffusione del coronavirus e contrastare le varianti del covid. L'ordinanza prevede al primo punto la "sospensione della didattica in presenza" in tutte le scuole, dagli asili -esclusi i nidi- alle elementari, fino alle superiori. L'eccezione può essere rappresentata dalle attività di laboratorio e dagli istituti chiamati a garantire l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nell'atto, particolare attenzione agli spostamenti: "Vietati spostamenti in altre abitazioni private, salvo necessità". E' vietato recarsi nelle abitazioni private "diverse da quella principale" nella regione: niente visite a parenti e amici, quindi, se non sono presenti "comprovate e gravi situazioni di necessità". Divieto di spostamento anche nelle seconde case, anche se all'interno della regione. L'ordinanza regola anche la spesa quotidiana: una persona per famiglia potrà fare acquisti. "L’accesso alle attività commerciali al dettaglio, al fine di limitare al massimo la concentrazione di persone, è consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani", si legge. Stop all’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport (aree attrezzate con scivoli ed altalene, campi di basket, aree skate) all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, "fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità".
VERONIQUE LEROY Autunno Inverno 2021-2022From Marie Claire