Inzaghi: "Abbiamo bisogno della vittoria"
Il tecnico della Lazio presenta la trasferta sul campo dell'Udinese. La Lazio va a caccia di punti per cercare di qualificarsi alla prossima Champions League.
Un primo passo per "trasformare la fantascienza in realtà”
Il dottore respinge le accuse. L'ipotesi è che ci siano almeno una trentina di casi
Il governatore Zingaretti: "Riapriamo, finalmente, ma non al Covid e quindi stiamo attenti"
AGI Scattano le contestazioni formali ai dirigenti della Regione Sardegna coinvolti nello scandalo del 'pranzo di Sardara', tenutosi in un hotel termale del Medio Campidano in violazione delle norme anti-Covid e interrotto dalla guardia di finanza. Saltano anche i primi incarichi apicali. Lasciano il commissario straordinario della Provincia di Sassari, Pietrino Fois (già assessore regionale per i Riformatori sardi) e i vertici dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari: in particolare il direttore generale Giorgio Sorrentino e le responsabili amministrativa, Roberta Manutza, e sanitaria, Paola Racugno, che nei giorni scorsi erano stati sentiti dal pm Giangiacomo Pilia come persone informate dei fatti. La procura di Cagliari ha aperto un'inchiesta, per ora senza indagati né ipotesi di reato. Da una decina di giorni sfilano al palazzo di giustizia le persone che erano presenti nell'hotel, in tutto una quarantina, 19 dei quali identificati durante il blitz dei finanzieri. Le lettere di contestazione Sono arrivate le prime lettere di contestazione ai dirigenti regionali e al portavoce del presidente della Regione Christian Solinas, risultati presenti nell'hotel. Il pranzo, secondo quanto emerso finora, è costato un migliaio di euro ed è stato pagato, almeno in parte, da uno dei soci della struttura, Gianni Corona, che è stato multato dai finanzieri per non aver rispettato le restrizioni della zona arancione per il Covid. Non sono ancora chiare le ragioni del convivio. Con le comunicazioni agli interessati è partito l'iter che potrebbe sfociare in procedimenti disciplinari, come previsto dalla legge che disciplina l'organizzazione degli uffici della Regione. I destinatari sono il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Antonio Casula; il direttore generale dell'assessorato all'Industria, Alessandro Naitana, e quello degli Enti locali, Umberto Oppus, il quale, dopo essere stato sentito in procura aveva annunciato che avrebbe rimesso il mandato. Oltre a loro, la lettera è stata inviata al portavoce del presidente della Regione, il giornalista Mauro Esu, che aveva smentito pubblicamente di aver partecipato al pranzo, al fratello Stefano, consulente dell'assessorato agli Enti locali, e al capo di gabinetto dell'assessorato all'Industria, Alberto Urpi, sindaco di Sanluri. "Non ho partecipato al pranzo di Sardara", ha dichiarato il componente dello staff dell'assessora Anita Pili. "Il primo pomeriggio, dopo una mattinata in comune da sindaco, sono arrivato, convinto di andare a conoscere il gestore che voleva mostrarmi la struttura (unica nel territorio e di proprietà comunale) che non avevo mai visto in vita mia e che era regolarmente aperta", ha spiegato Urpi in un post sulla sua pagina Fb. "Trovandomi, invece, in una situazione che non era quella che avevo previsto, sono andato subito via. Una volta uscito ho trovato la Guardia di Finanza, alla quale mi sono regolarmente presentato, che mi ha fatto andare via". Finalmente, dopo averlo fatto ieri con le autorità competenti, ora posso farlo anche pubblicamente, nonostante lo... Pubblicato da Alberto Urpi su Giovedì 22 aprile 2021 I destinatari delle contestazioni avranno altri dieci giorni di tempo per le loro controdeduzioni, anche assistiti da legali o sindacalisti. Stesso iter e' previsto per o vertici dell'azienda ospedaliero universitaria di Cagliari (che comunque hanno già rimesso il mandato) e per il direttore generale dell'agenzia regionale Forestas Giuliano Patteri. Petizione online per chiedere le dimissioni Le persone coinvolte, oltre al provvedimento disciplinare, rischiano anche un giudizio davanti alla Corte di Conti per risarcire il danno d'immagine causato all'amministrazione, se verranno accertate le loro responsabilità. Le dimissioni delle figure apicali, che sono balzate alla ribalta della cronaca nazionale, sono state sollecitate da giorni dai consiglieri dell'opposizione (Pd, Progressisti, LeU e M5S) del Consiglio regionale e anche da centinaia di cittadini che stanno firmando una petizione online. Ha superato le 600 sottoscrizioni l'appello lanciato sulla piattaforma change.org dal gruppo 'Assemblea permanente Villacidro' e rivolto, in particolare, al presidente della Regione. "Le dimissioni devono essere il primo atto di un processo di riqualificazione di un'intera classe politica", si legge nella petizione, "oramai screditata da continue inchieste e scandali tra i quali il banchetto non è che l'ultimo episodio". Nei giorni scorsi in procura sono stati sentiti, tra gli altri, l'amministratore delegato della società che gestisce l'hotel termale, Francesco Salaris, e la responsabile commerciale Angela Bellu. Sono stati ascoltati anche Marco Granari, comandante del 151esimo Reggimento fanteria Sassari; l'ex assessore regionale agli Enti locali ed ex presidente dell'Anci Sardegna, Cristiano Erriu; Sandro Murtas, ex direttore generale di Abbanoa, il gestore idrico della Sardegna. Il pm ha anche acquisito una lettera anonima sul 'pranzo di Sardara' recapitata in Consiglio regionale alla consigliera del M5S Desiré Manca. novità su Sardara Novità su Sardara Pubblicato da Desirè Manca Portavoce 5 Stelle su Martedì 20 aprile 2021 La battaglia in Consiglio regionale I gruppi di minoranza (Pd, Progressisti, LeU e M5S) dell'Assemblea sarda, dopo essere arrivati anche a occupare l'emiciclo, hanno di nuovo chiesto al presidente Solinas di riferire sul 'pranzo'. Con una mozione lo impegnano a informare l'Aula, entro il 1 maggio, sull'annunciata revoca degli incarichi fiduciari di natura politica e dirigenziale nelle amministrazioni regionali. "Con quale spirito i sardi potrebbero continuare a fidarsi della classe dirigente regionale che elude palesemente le regole, dure e stringenti, proprio da essa stabilite?", argomentano i firmatari della mozione, ricordando anche gli obblighi contenuti nel codice di comportamento del personale della Regione, degli enti, agenzie e societò partecipate. Il documento sollecita azioni a tutela della credibilità della Regione e dell'immagine della Sardegna come meta turistica e su come si vorrà porre rimedio ai danni economici e di reputazione causati dal 'pranzo', che ha avuto risalto anche a livello nazionale. L'ultimo servizio giornalistico in ordine di tempo è andato in onda su Raitre nella trasmissione 'Agora'', che si è soffermata anche sul sul contestato disegno di legge 107 sulla riorganizzazione degli uffici della presidenza e degli assessorati. Un testo che da giorni impegna il Consiglio regionale e che consentirebbe di attribuire incarichi fiduciari per un costo stimato di oltre 6 milioni di euro l'anno.
Usa, proteste dopo l'uccisione di un'adolescente afroamericana
In 10 anni la Pa ha perso oltre 132.000 addetti e il 13% di dirigenti. Alla vigilia del Pnrr, occorre abbandonare le vecchie piante organiche e ridisegnare l’organizzazione.
"La situazione dei cimiteri capitolini è talmente grave che, per dirne una, i parenti di chi è morto a inizio febbraio aspettano ancora le ceneri. Parliamo di Roma, la Capitale: una città in cui circa 2mila feretri aspettano di essere tumulati, seppelliti, cremati. Il deposito è pieno, i container realizzati a supporto scoppiano letteralmente e con il caldo in arrivo rischiamo condizioni igienico sanitarie decisamente sfavorevoli per chi lavora nel settore". Alessandro Bosi, segretario nazionale Feniof, traccia all'Adnkronos un quadro poco rassicurante della situazione cimiteriale romana. Un grattacapo per l'amministrazione venuto alla luce con ancor più forza dopo lo sfogo del deputato Andrea Romano, in attesa di sepoltura per il figlio morto da due mesi e che, ha assicurato Ama in una nota, è stato cremato il 15 marzo scorso. "Venerdì scorso abbiamo manifestato sotto alla scalinata del Campidoglio, imprese funebri e cittadini, perché non ci consentono di tumulare, un po' per la mancata ricezione da parte del cimitero, un po' perché quando pure il feretro viene accolto resta in deposito anche un mese e mezzo. Gli operatori funebri operanti su Roma ci relazionano di circa 2mila feretri da destinare a cremazione, inumazione e tumulazione e il dato non dovrebbe essere lontano dalla verità, atteso che - spiega il numero uno della Federazione Nazionale Imprese Onoranze Funebri - oltre agli 850 censiti ufficialmente dal Comune da destinare a cremazione, ce ne sono almeno altrettanti per le sepolture normali e per tutte quelle operazioni di riduzioni a ossario e resti mortali da avviare a cremazione che oggi vanno a rilento". "Le linee di cremazione a Roma sono 6 e ognuna ne dovrebbe garantire almeno 8 al giorno. Dovrebbero avvenire circa una cinquantina di cremazioni al giorno; il problema però è smaltire il pregresso perché non basta provvedere alla cremazione degli 850 feretri in deposito ma anche di coloro che quotidianamente muoiono e richiedono tale pratica (circa il 30% del totale). Serve un piano di fattibilità che porti avanti in parallelo la gestione del pregresso e delle nuove sepolture e sul tema va adoperata la massima serietà ed impegno senza arroccarsi su posizioni oramai indifendibili, velocizzando anche le tempistiche di rilascio documenti che sono una parte importante del problema: oggi servono in media 20 giorni per avere le autorizzazioni e, dopo, altrettanti giorni per l'operazione cimiteriale. Sono tempistiche inaccettabili". Dal canto suo Ama garantisce all'Adnkronos un "impegno massivo che prosegue anche in questi giorni, d’intesa e in stretta collaborazione con Roma Capitale, per far fronte all’eccezionale crescita dei decessi registrata in città dalla seconda ondata del Covid-19, collegata anche in via indiretta alla pandemia. Da ottobre 2020 ad oggi, a Roma - spiegano dalla municipalizzata - si è registrato un incremento oggettivo di oltre 5.000 decessi (+35%) rispetto all’analogo periodo del biennio precedente, ma l’azienda pur con un organico fortemente ridotto per vari eventi esogeni, è riuscita ad assorbire l’83% del surplus, contenendo al massimo le giacenze rispetto ai numeri fisiologici in una situazione standard per una città caratterizzata dai grandi numeri su tutto, come Roma". "Attualmente, presso le camere mortuarie sono presenti circa 850 salme in più rispetto a un periodo ordinario: oltre il 10% in meno complessivamente rispetto a fine dicembre scorso (picco massimo della seconda ondata) - dicono ancora da Ama - segno dell’enorme sforzo e del grande lavoro che si sta facendo. Proseguono anche le attività di cremazione presso il crematorio del Cimitero Flaminio. Entro la fine del mese, grazie anche all’implementazione delle attività amministrative propedeutiche già in atto, il crematorio del Flaminio potrà effettuare fino a 360 nuove cremazioni/settimana, in linea con le capacità dell’impianto". "L'Ama scarica la responsabilità di questi disservizi al picco di mortalità dovuto al Covid ma è una sciocchezza inaudita - replica Bosi - visto che già nel 2017 ci furono analoghi problemi e da mesi la curva dei decessi dovuti alla pandemia ha fortemente rallentato, mentre i disservizi proseguono senza sosta. Giovedì scorso, quando ha tanto grandinato, gli operatori dell'impresa funebre arrivati a Prima Porta, sono stati rimandati indietro all'ultimo perché non potevano accogliere il feretro e sono stati dirottati al Verano. L'idea - dice il segretario nazionale Feniof - è che stiano navigando a vista. Dal Comune hanno detto che hanno stanziato 2 milioni di euro per interventi strutturali all'interno dei cimiteri, ma ad oggi non hanno ancora iniziato a spenderli". "Nessuno fa leve politiche di alcun tipo, siamo solo alla ricerca di soluzioni che, al momento, sembrano non arrivare - conclude Bosi - Il tutto per consentire agli operatori funebri di terminare le attività affidategli dalle famiglie in lutto alle quali va piena vicinanza della categoria da noi rappresentata". (di Silvia Mancinelli)
Ha rotto il silenzio il presidente del Barcellona, Joan Laporta che ha parlato della SuperLega.
A guidare la crescita saranno le minicar elettriche
La Commissione europea ha avviato un'azione legale contro AstraZeneca per il "completo fallimento" nel rispetto degli impegni contrattuali sulla fornitura di vaccini ai Paesi Ue. Lo ha annunciato il ministro della Sanità irlandese, Stephen Donnelly, in un intervento davanti al Parlamento di Dublino: "Per quanto riguarda AstraZeneca è stata avviata un'azione legale e nei giorni scorsi l'Irlanda si è aggiunta come una delle parti. in particolare rispetto al completo fallimento di rispettare gli impegni contrattuali per le forniture di aprile, maggio e giugno". Solo qualche ora fa, l'Ue aveva affermato attraverso il suo portavoce alla Salute di "non ha preso alcuna decisione su un'azione legale" contro AstraZeneca per i tagli nelle consegne di vaccini anti-Covid previsti dal contratto. "Siamo focalizzati sull'assicurare le consegne" di vaccini e "ogni decisione verrà presa insieme agli Stati membri. Guardiamo a tutte le opzioni per assicurare una puntuale consegna delle dosi", spiegava Stefan de Keersmaecker, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Stamani Politico.eu ha scritto che l'Ue si apprestava a fare causa ad AstraZeneca e che la maggioranza degli Stati membri sarebbe d'accordo. Nel contratto di acquisto anticipato è scritto che, in caso di controversie, viene attivata una procedura di risoluzione amichevole, avviata con una lettera del 19 marzo, che prevede un incontro tra i dirigenti della Commissione e della compagnia. Questo incontro "ha avuto luogo", a livello di direttore generale per la Commissione e di vice-Ceo per la compagnia. Se la procedura non si risolve con un accordo, allora è possibile ricorrere alla giustizia civile. La competenza è della giustizia belga.
Zlatan Ibrahimovic e il Milan avanti insieme. Il rinnovo si farà ed è in arrivo, come...
"Ricordatelo, non sei Beyoncé"
AGI - “Abbiamo appreso dalla stampa il pagamento degli stipendi” di Alitalia da parte delle autorità italiane e “non abbiamo commenti specifici”, ma “spetta agli Stati membri valutare se una misura comporta aiuti di Stato che devono essere notificati alla Commissione in base alle norme dell'Ue”. Lo ha detto Arianna Podestà, portavoce della Commissione europea, nel corso della conferenza stampa quotidiana. "Allo stato attuale non possiamo fare valutazioni sulla discontinuità economica (di Alitalia, ndr) perché siamo in trattativa e non abbiamo elemento conclusivi", ha aggiunto in merito alla nuova Alitalia. "Quello che posso dire in generale sulla discontinuità economica è che è composta da un certo numero di fattori, tra questi l'obiettivo del trasferimento degli asset, il prezzo, l'identità del compratore, la tempistica del trasferimento e, in generale, la logica economica della transazione", ha spiegato. "Per quanto riguarda i prestiti ponte ricevuti da Alitalia, i 900 milioni di euro nel 2017 e la seconda tranche da 400 milioni, ricevuti nel 2018/2019 c'è un'indagine in corso che sta andando avanti", ha detto ancora. "La vice presidente della Commissione, Margrethe Vestager, ha affermato più volte che ci stiamo lavorando. Siamo in contatto con le autorità italiane sui dubbi sulla compatibilità delle misure e i loro effetti sulla concorrenza", ha aggiunto. Immediata la replica del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti sul pagamento degli stipendi Alitalia. "In base all'articolo 1 della Costituzione chi lavora deve essere pagato".
La lista dei difensori che hanno fatto più assist (ad oggi) nella stagione 2020-21.
"Vorrei ribadire che la Russia è sinceramente interessata ed entusiasta per la collaborazione internazionale per trovare soluzioni efficaci contro i cambiamenti globali, come per altre sfide vitali globali". Lo ha detto Vladimir Putin in conclusione del suo intervento al summit virtuale sul clima organizzato dagli Stati Uniti, sottolineando che "c'è una solida cornice legale per la collaborazione internazionale nel ridurre le emissioni inquinanti". La Russia considera gli impegni assunti sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici "con la massima responsabilità", in particolare il protocollo di Kyoto e gli accordi di Parigi. "Abbiamo intrapreso un'azione per costruire una legislazione moderna che permetta il controllo e crei incentivi per la riduzione delle emissioni", ha aggiunto ricordando gli obiettivi fissati per le riduzioni "significative" entro il 2025 ed esprimendo fiducia nella possibilità che questi obiettivi "vengano raggiunti". "In confronto ai livelli degli anni novanta, la Russia ha ridotto le sue emissioni a livelli più alti di molti altri Paesi", ha poi rivendicato sostenendo che ora il 45% della produzione energetica ora proviene a fonti a bassa emissione di gas serra, comprese quelle nucleari.
Sono 233 i contagi da coronavirus in Abruzzo oggi, 22 aprile, secondo i dati del bollettino della regione. Da ieri, altri 8 morti. Nel dettaglio, i nuovi casi sono di età compresa tra 1 e 90 anni. I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 47, di cui 6 in provincia dell’Aquila, 2 in provincia di Pescara, 15 in provincia di Chieti e 24 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 8 nuovi casi e sale a 2355 (di età compresa tra 58 e 92 anni, di cui 4 in provincia di Chieti, 2 in provincia di Pescara e 2 in provincia di Teramo). Del totale odierno, 2 casi sono riferiti a decessi avvenuti nei giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl. Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità Abruzzo. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 3.2%. Sono 466 i pazienti (-8 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 46 (-4 rispetto a ieri con 2 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 8908 (-82 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 17437 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+40 rispetto a ieri), 17942 in provincia di Chieti (+84), 17682 in provincia di Pescara (+30), 16263 in provincia di Teramo (+105), 537 fuori regione (-18) e 184 (-8) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Dal Pala Asti di Torino, sabato 24 aprile lo scudetto 2021
La prestazione generale di Cristiano Ronaldo contro il Parma ha mostrato tanta svogliatezza.
Edizione Terra Santa, anche in formato e-book
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