IPSE DIXIT - Draghi: “Whatever it takes”, quando l'ha detto, cosa significa
Era il 2012, in piena crisi economica, Mario Draghi, allora numero uno della BCE, pronunciò le parole che lo etichettarono come "salvatore dell'euro". Ecco quali
Domenica 7 marzo l’iniziativa organizzata in maniera autonoma, creativa e intraprendente da 27 giovani tra laureati e studenti dell’Ateneo. L’evento ospiterà intellettuali, rapper, imprenditori, accademici
Reazioni positive degli esponenti di Chiese d'Oriente e Islam sciita iracheno dopo l'orazione ecumenica a Ur tra Papa Francesco e l'Ayatollah al-Sistani View on euronews
Sono 3.232 i nuovi contagi di Coronavirus in Emilia Romagna secondo il bollettino di oggi, 6 marzo. Si registrano altri 25 morti e aumentano ancora i ricoveri. Dall’inizio dell’epidemia di Covid, nella regione si sono registrati 276.601 casi di positività. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 36.607 tamponi. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 8,8%. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.746. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, poi gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1^ marzo. Poi il personale scolastico e le forze dell’ordine. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 467.897 dosi. Sul totale, 151.823 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 852 nuovi casi e Modena con 610, poi Reggio Emilia (334), Rimini (246) e Cesena (243). Ancora, Ravenna (219), Parma (203), Ferrara (201), il territorio di Imola (143), il circondario di Forlì (112) e la provincia di Piacenza (69). Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.073 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 213.413. I casi attivi sono 52.442 (+2.134 rispetto a ieri). I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 275 (+9), 2.753 quelli negli altri reparti Covid (+91).
Il Lazio si appresta a produrre l'attestato per chi ha ricevuto il vaccino covid. "A metà del mese tutti i cittadini del Lazio sottoposti a vaccinazione, già oltre 500mila, potranno scaricare online l'attestato di certificazione vaccinale che potrà essere utile in futuro in base alle disposizioni che il Governo o l'Ue vorranno emanare. Noi siamo pronti, si potrà scaricare online sul fascicolo sanitario di ognuno. Un passo in avanti a favore dei cittadini e per la tutela della salute pubblica", ha annunciato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, al termine dell'inaugurazione del nuovo centro vaccinale all'esterno della Stazione Termini di Roma. "Quello di oggi è un ulteriore passo in avanti nella battaglia che il Lazio e l'Italia sta producendo per le vaccinazioni. Noi stiamo andando a superare quota 20mila vaccinazioni al giorno e potremmo farne almeno il triplo con le dosi a disposizione. Speriamo che a marzo possano essere risolti i problemi di approvvigionamento che ancora persistono", ha aggiunto. La regione oggi ha registrato 1.563 i contagi da coronavirus e altri 13 morti. A Roma sono stati individuati altri 600 casi covid. "E' in corso in questo momento una battaglia molto importante nel Lazio, questa settimana siamo in zona gialla ma non è una tana libera tutti. Serve grande attenzione e il rispetto delle regole", ha affermato ancora.
Con il governo Draghi sta cambiando tutto. Ne è convinto Matteo Renzi che nella sua e-news fa il punto sui progressi ottenuti grazie al nuovo esecutivo. "Fino a una settimana fa in tanti dicevano: ma che cosa cambia con Draghi al governo? E invece sul Recovery plan, sulla gestione dell’intelligence, sui vaccini tutto sta cambiando. Abbiamo bisogno di più dosi e il governo italiano sta cambiando passo portandosi dietro l’intera Unione Europea, come abbiamo visto anche in questi giorni sulla vicenda Astrazeneca-Australia. Ma abbiamo bisogno anche di utilizzare le dosi già acquistate: in questo senso penso che sia assurdo che mentre salgono i contagi ci siano circa due milioni di dosi già a disposizione delle Regioni e delle istituzioni NON utilizzate". "Ecco perché -sottolinea il leader di Iv - chiedevamo mesi fa un piano vaccini serio! E bene ha fatto Draghi a cambiare la struttura mettendo a capo un generale dell’esercito esperto di logistica e sanità militare, il generale Figliuolo, al posto del commissario Arcuri. Piano piano tutto sta cambiando. Spero che la prossima tappa sia ripensare il cashback: pensate che per il cashback l’Italia ha speso il doppio di quanto ha speso la Nasa in America per mandare Perservance su Marte. Abbiamo aperto la crisi di governo perché le cose non funzionavano. E adesso vedete che piano piano tutto sta cambiando e cambierà", assicura Renzi. Nessun pentimento nonostante le intimidazioni ricevute. "Aumentano varie forme di minacce. Ma più che la busta con i bossoli ricevuta in Senato (grazie a tutti per le parole di affetto e amicizia), mi stupiscono le frasi di personalità del mondo della magistratura. Nello Rossi, direttore della rivista della corrente Magistratura Democratica, scrive che intorno a me 'va creato un cordone sanitario'. A me sembra - sottolinea Renzi - una frase di enorme gravità detta da un giudice su una testata che è la rivista ufficiale dei giudici di Magistratura Democratica e della quale è il direttore". "Una corrente della magistratura dice che io devo avere un cordone sanitario intorno? Ragazzi, ma ci rendiamo conto? - si chiede l'ex rottamatore -Il silenzio su questa frase mi fa più male dei bossoli. Perché chi conosce il mondo della giustizia sa che cosa significa 'cordone sanitario'. Ne ho parlato in questa intervista a Augusto Minzolini. Bossoli, cordoni sanitari, fango sui social: nulla di nuovo sotto il sole, si direbbe. Ma si sappia che se il prezzo da pagare per aver fatto le scelte che ho fatto è ricevere questi avvertimenti, non mi spavento: rifarei tutto. Penso che per l’Italia e per i nostri figli sia meglio avere alla guida Draghi e non Conte. E non mi vergogno di combattere per le mie idee, per le mie scelte, per i miei pensieri", ribadisce. Quanto alle dimissioni del segretario dem Zingaretti, "non mi interessa commentare ciò che sta avvenendo nel Pd. Era normale che dopo il fallimento della strategia “O Conte o morte” qualcosa potesse accadere. L’asse con i cinque stelle sembra oggi inossidabile al punto da permettere a Beppe Grillo la provocazione della candidatura alla guida del Pd. I problemi del Pd lasciamoli al Pd". Un ringraziamento invece l'ex premier lo riserva ai protagonisti del Festiva di Sanremo. "Penso che si debba dire grazie ad Amadeus e Fiorello. Tante polemiche sui social perché lo share pur molto alto non è stato ai livelli dello scorso anno. Ma prima che tutto finisca vorrei dire grazie perché fare spettacolo in questo momento è giusto e doveroso, ma difficilissimo. Farlo davanti a una platea vuota è tecnicamente quasi impossibile, specie per chi è abituato a nutrirsi della reazione del pubblico in sala".
AGI È stata messa definitivamente la parola fine sulla vicende delle centinaia di bovini alla deriva su una nave nel Mediterraneo. Il loro abbattimento era stato sospeso in seguito a un ricorso delle società di trasporto alla Corte suprema spagnola che però lo ha respinto e pertanto che gli animali sulla Karim Allah verranno uccisi tutti, dopo che molti sono già stati fatti a pezzi e gettati a mare nel corso del viaggio. Ai piedi della Karim Allah è stata installata una tenda all'interno della quale verranno abbattuti e decine di container che serviranno per rimuovere le carcasse dal porto di Escombreras a Cartagena. L'associazione Animal Equality chiede che venga interrotta l'esportazione di animali al di fuori dell'Ue dalla Spagna e da tutto il territorio europeo in quanto non viene garantito il loro benessere. L'ultima tappa dopo due mesi di sofferenze Il viaggio dei vitelli e quindi giunto al termine dopo due mesi e mezzo di sofferenze. Gli 864 animali sopravvissuti, degli 895 partiti, saranno macellati al molo del porto di Escombreras a Cartagena in ottemperanza all'ordinanza emessa dal Ministero dell'Agricoltura, della Pesca e dell'Alimentazione. Gli avvocati della nave hanno cercato in tutti i modi di evitare l'abbattimento cercando di dimostrare che gli animali sono sani e accusano le autorità spagnole di bloccare i loro tentativi di dimostrarlo. Nonostante ciò, il controllo veterinario ufficiale effettuato tra il 25 e il 26 febbraio ha concluso che le condizioni dei vitelli, dopo più di due mesi di viaggio, impedivano loro di intraprendere un nuovo viaggio per essere riesportati e venduti al di fuori dell'Unione Europea. Il 18 dicembre 2020, la Karim Allah, che trasportava 895 vitelli, ha lasciato il porto di Cartagena, presumibilmente diretto a Iskenderun (Turchia). Ha quindi cambiato rotta e si è diretto a Tripoli (Libia). Si sospetta che i bovini fossero infetti dalla malattia della febbre catarrale e della blue tongue. Il Libyan National Animal Health Center ha rifiutato di approvare l'ingresso di bovini malati. La Karim Allah è partita e successivamente ha chiesto il permesso di attraccare a Biserta (Tunisia), presumibilmente per trasportare il foraggio per gli animali, ma gli è stato negato l'ingresso a Biserta o in qualsiasi altro porto tunisino ed è stato costretto a lasciare le acque territoriali tunisine. È stato avvistato nel porto di Augusta (Sicilia, Italia) il 28 gennaio. Ha lasciato Augusta, poi si è fermato ed è stato ancorato al largo di Cagliari (Sardegna, Italia), dove le autorità avevano predisposto un'ispezione. Tuttavia, la nave è fuggita prima dell'ispezione. Il 22 febbraio è arrivata nella Baia di Cartagena ed è attracca a Puerto de Escombreras il 25 febbraio (AGI)
Loomis Sayles, affiliata di Natixis IM, spiega che vanno monitorati tre fattori chiave nel segmento investment grade: traiettoria degli spread, scomposizione settoriale pre/post pandemia e rischio vaccini
Il cielo che avvolge Napoli non è mai stato così grigio. Tensioni, sfoghi, un clima bollente...
Rebic ha lasciato il centro sportivo di Milanello: non sarà a disposizione per Verona-Milan.
L'Alto Adige registra un boom di casi da variante sudafricana soprattutto nelle fasce d'età più giovani.
In un circolo privato a Roma è stata organizzata una festa con tanto di balli caraibici. 39 persone presenti alla festa sono state multate.
Il sogno scudetto e l'apertura di un ciclo: Antonio Conte e il suo percorso all'Inter.
Nella lotta al Covid in Italia "questo mese di marzo non sarà semplice, dobbiamo mettere in campo ogni sforzo e ogni energia e farlo, come stiamo facendo oggi, unendo tutte le forze: la croce rossa, le ferrovie, la regione, il Governo. Tutti insieme per provare a vincere questa battaglia". Lo ha affermato oggi il ministro della Salute Roberto Speranza, all'inaugurazione del nuovo centro vaccinale contro il Coronavirus alla Stazione Termini di Roma. "Come istituzioni, unite, chiediamo ancora alle persone la massima attenzione e cautela, perché il virus circola e non si può abbassare la guardia. Ma vogliamo rivolgere anche un messaggio di fiducia perché questa battaglia la vinceremo e l'arma principale è proprio il vaccino. Insistiamo e parliamo con chi ha ancora dubbi: il vaccino è un atto semplice che salva se stessi e il prossimo", è il messaggio del ministro. "Abbiamo superato ieri 5 milioni di somministrazioni e stiamo crescendo. Ieri in tutte le Regioni sono state fatte 185 mila vaccinazioni e ancora potremmo crescere quando arriveranno più dosi", ha spiegato Speranza, che ha dedicato una menzione speciale al Lazio. "La Regione Lazio è tra quelle che stanno costruendo la possibilità reale per uscire dalla crisi in cui siamo piombati un anno fa".
Pesano i raduni clandestini per il carnevale, a febbraio, ma anche la variante di Manaus del Covid-19. Martedì il picco con più di 1700 vittime in 24 ore. View on euronews
AGI – Indizi per comprendere storie di artigiani ma anche storie di vita. Non solo elementi per tutelare e preservare una straordinaria testimonianza dell'antico. Il restauro del mosaico della battaglia di Isso, capolavoro che pesa 7 tonnellate, ha una superficie di eccezionale estensione (5,82 X 3,13 metri) ed è costituito da milioni di tessere, è appena all'inizio. La sala che lo ospita nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli è piena di persone, anche se il museo è chiuso. Il direttore scientifico dei lavori, Antonio de Simone, archeologo e docente universitario, spiega all'AGI: “Partiamo da indagini già fatte in passato che ci danno elementi di base, ma dobbiamo agire ancora per la identificazione e caratterizzazione dell'opera in modo da poter intervenire per la sua conservazione. Sapevamo da tempo che su questo fronte era necessario intervenire”. Ci sono infatti analisi “ripetute a distanza di circa due anni e abbiamo quindi la certezza che si sono accentuate alcune criticità, ma anche una visione di come e quali. Solo “l'ispezione diretta sulla superficie potrà dirci di più”. “Con la caratterizzazione dell'opera ci aspettiamo di capire meglio i materiali che compongono il mosaico – esplicita ancora De Simone - già le prime indagini ci dicono che i materiali pregiati di cui sono fatte le piccole tessere in parte sono provenienti dall'Italia e in parte da paesi che secoli fa già commerciavano con Roma, quelli cioè dell' Africa settentrionale. Ma ci sono anche pietre che provengono da cave greche”. “Noi vorremmo capire bene anche come si sono generati lacune e distacchi di tessere, perché sarebbe un ulteriore contributo alla storia di Pompei”, aggiunge. Il mosaico infatti, trovato nel 1831 nell'imponente atrio della domus del Fauno della Regio VI, “era in quella casa da almeno 170 prima da essere seppellito durante l'eruzione del Vesuvio dell'ottobre del 79 d.C. - dice l'archeologo - e aveva subito diversi traumi. Anzitutto quelli derivanti da essere un pavimento. Possiamo leggerne tracce a esempio nella parte in basso a sinistra di chi guarda, dove, sotto una vasta lacuna, c'è parte di uno scudo che mostra una qualità di tessere e lavoro diverso da quello del centro della raffigurazione, con i volti fieri di Alessandro Magno e del re persiano Dario”. L'opera, dunque, aveva subito un restauro anche in età romana, e compiuto da maestranze il cui lavoro mostra come una più abile generazione mosaicisti fosse venuta meno. “I danni al mosaico prima dell'eruzione in buona parte sono connessi non solo alla naturale usura, ma anche al terremoto del 62 d.C. e poi a un lungo sciame sismico negli anni, con punte di forti scosse”, racconta De Simone. I lavori su Pompei dal 1985 nelle Regio I e II "ci hanno messo in contatto con questo dato spiegabile anche dal punto di vista vulcanologico. La prima ‘botta' è stata più evidente con il terremoto, ma, mentre il magma risaliva nel vulcano, le scosse continuarono per 17 anni. Ora, facendo i lavori di restauro, immaginiamo di trovare anche nelle criticità presenti nel mosaico evidenze anche impercettibili di questi passaggi di eventi”. “Noi stiamo lavorando da 4 mesi e quello che faremo non sarà distruttivo. Estrarremo indizi più che prove, ma potremmo capire dietro le toppe cosa c'è”, indica lo studioso. Il mosaico, che racconta la schiacciante vittoria del giovane re macedone sugli avversari storici della Grecia nel novembre del 333 a.C., punto di partenza delle conquiste che daranno vita al mondo ellenistico, nell'Archeologico di Napoli è esposto nell'allestimento voluto nel 1916 da Vittorio Spinazzola, in verticale al muro, in uno spazio definito da alcune colonne dell'atrio della domus, contornato dai mosaici che decoravano le soglie, privi già del loro supporto originario. “Così resterà probabilmente – anticipa De Simone – una sorta di quadro, perché in questo modo si percepisce meglio la formidabile composizione del disegno, non sappiamo ancora se con supporto moderno o mantenendo l'attuale”. Le operazioni avviate da pochi giorni, sono prelusive al distacco dal muro, ad aprile, dopo aver protetto la superficie di tessere con un tavolato ligneo di protezione. A quel punto gli archeologi potranno lavorare sul retro utilizzando appositi smart glass, una tecnologia fornita da Tim, che consentiranno di monitorare costantemente la corrispondenza tra la zona di intervento e la relativa superficie non visibile, proiettando in scala 1:1 la parte frontale del mosaico su una apposita superficie, un mezzo che renderà anche fruibile dal pubblico quanto accade nel cantiere; ma pure di avere in proiezione disponibili una serie di parametri geofisici desunti dalle indagini fatte nel 2015 e nel 2018, nel primo caso da Iperion Ch.it e del Cnr-Isti di Pisa, e nel secondo dall'Università del Molise e ancora dal Cnr.
Il leader di Italia Viva nella sua E-news: "Aumentano varie forme di minacce"
Sanremo 2021 per i meme se lo aggiudica a furor di popolo del web Aiello con l'urlo di "sesso e ipubrofene" diventato icona in tempo reale sui social. Ma per i maratoneti del Festival sempre pronti a cogliere la sfumatura ironica dietro a ogni inciampo tecnico, aneddoto o espressione scenica, gli spunti per la gara parallela delle parodie non sono mancati ancor prima che la kermesse numero 71 prendesse il via. io che io che leggoguardo i memesanremo su twitter#Sanremo2021 pic.twitter.com/zVNWmsFz1X— ash figlia di loredana (@nephiljms) March 5, 2021 Prima a salire sul podio della satira è stata l'Oriettona nazionale che fermata dalla polizia per violazione del coprifuoco alla vigilia del Festival ha dato il via alla gara della fantasia, rimanendo tra le protagoniste più "attenzionate" dai 'mematori' che l'hanno fatta diventare protagonista di innumerevoli fotomontaggi. Per i suoi abiti è diventata musa Disney, accostata alla fata Madrina di Shrek o, dopo la gaffe sui Maneskin diventati "Naziskin", una più 'tosta' cantante metal tra le teste rasate. A contendersi però il podio con Aiello per aver dato più spunti all'ironia: il nastro teso tra i microfoni nell'esibizione di Fedez e Francesca Michielin. Un nastro su cui hanno trovato spazio in tanti da Bolt a Bernie Sanders allo stesso Fedez protagonista per la sua sforbiciata sul palco di altri innumerevoli meme. Così come c'è chi ha visto nella barba lunga di Max Gazzè il Silente di Harry Potter ma anche gli effetti dell'eterno lockdown citando il presidente Mattarella "Giovanni neppure io vado dal barbiere". Non sono passati poi inosservati neppure gli inciampi tecnici. Dopo i problemi al microfono che hanno costretto ieri sera Francesco Renga a ripetere due volte l'esibizione ecco subito spuntare la carta del Monopoli con l'imprevisto: "C'è un problema audio. Riascolta la canzone di Francesco Renga". Così come il meme di Amadeus che rincorre sul palco la musicista "signora.... i fiori".
AGI - Qualche prenotazione e richieste di informazioni dai turisti italiani per i mesi di luglio e agosto, ma la 'casella' degli stranieri resta 'in bianco' per le strutture ricettive della Sardegna. L'effetto 'zona bianca' non ha dato riscontri negli alberghi e nei camping. O meglio, non ancora, considerato che sono passati solo cinque giorni dall'approdo nell'area con minori restrizioni. Va invece meglio negli agriturismo della Sardegna, che accolgono clienti sardi e stanno già ricevendo le prenotazioni per le feste pasquali. La stagione turistica estiva perde invece i mesi 'laterali' (maggio-giugno e settembre-ottobre), quando storicamente si accolgono gli stranieri: "Solitamente - ha ricordato all'AGI il presidente di Federalberghi Sardegna Paolo Manca - in questo periodo avevamo il 50-60% delle prenotazioni già effettuate da parte degli ospiti stranieri, e al 31 marzo si arrivava all'80%, mentre ora non ne abbiamo". I turisti che arrivavano soprattutto dal centro Europa, "tendenzialmente si organizzano prima per le vacanze estive". Vuota la 'casella stranieri' anche nei campeggi, ha confermato all'AGI Nicola Napolitano, presidente Faita Sardegna (l'associazione dei camping). "A inizio marzo, solitamente abbiamo già il 50% delle prenotazioni, e un quadro chiaro per strutturare la stagione", ha spiegato, "mentre quest'anno siamo fermi al 10%, le abbiamo solo per il mese di agosto e con turisti italiani". L'attenzione dei rappresentanti di categoria è rivolta anche ai collegamenti con il resto dell'Italia e l'estero: "La politica si attivi per sciogliere il nodo dei trasporti - ha auspicato Napolitano - che incide per il 40% nel budget del turista e ancora di più in questo momento storico segnato dal Covid. Quando le prenotazioni si sbloccheranno il turista deve avere la possibilità di arrivare in Sardegna a costi accessibili, altrimenti siamo doppiamente penalizzati". "Si deve lavorare - gli ha fatto eco Manca - per creare un contesto che permetta, da fine maggio, di essere ospitali". In un quadro in cui gli spostamenti tra regioni subiscono ancora limitazioni, e nel resto d'Italia ci sono zone in cui la situazione è ancora delicata, la 'zona bianca' ha avuto immediati effetti sul turismo 'locale'. Le aperture serali per le cene, secondo la Coldiretti, valgono l'80% del fatturato degli agriturismi sardi. "Finalmente stiamo lavorando, a ranghi ridotti ma abbiamo ripreso a lavorare", ha affermato la presidente di Terranostra, l'associazione degli agriturismi Coldiretti, Michelina Mulas. Precisando che si tratta di clienti 'locali' "in particolare gli storici, che hanno già cominciato a prenotarsi anche per le festività pasquali". Mentre "tutto tace sul fronte nazionale ed estero. La situazione è ancora in divenire e incerta e non consente di poter programmare neppure a breve termine".
L'annuncio di Amadeus sul prossimo anno: ecco cosa succederà
L'allenatore del Bologna scherza sulla sua prestazione canora al Festival di Sanremo.